"E' il terzo anno consecutivo che mi esibisco su palchi all'interno degli stadi, proprio quei luoghi in cui mi recavo ogni domenica on papà, sempre tifando per la Roma. Da piccolo mi chiedevo spesso se sarei mai riuscito ad entrare in essi, sapendo di dovermi esibire davanti a così tante persone. Mi sembrava un sogno così impossibile, così irrealizzabile, che ogni volta che questo pensiero mi attraversava la mente, facevo di tutto pur di distrarmi e cacciarlo via. Non mi sarei mai aspettato di arrivare a ciò che ho oggi.
Se ci penso ancora mi vengono i brividi.
Spesso la gente si avvicina e mi chiede:" Ma non ti sei ormai abituato al successo? A vedere le persone cantare con te le tue canzoni?".
La verità è che no, non mi sono ancora abituato e temo non mi abituerò mai. Spero vivamente si così.
Ormai so che le persone sono sotto quel palco per vedermi e sentirmi cantare, quello si, ma non realizzerò mai che tante persone sanno ogni mia singola canzone a memoria e che ognuno di loro, per un motivo o per l'altro, in ogni testo ci si ritrova.
Non mi abituerò mai alle lacrime, agli abbracci, i sorrisi, i baci lì sotto. Io li vedo tutti, seppur la maggior parte delle volte attraverso degli occhiali da sole, questo perché mi sento spesso a disagio tra tante persone, e mi meraviglio sempre di quanto loro riescano ad essere "loro stessi" seppur tra così tante persone.
Questo forse perché si considerano come una grande famiglia? Non lo so, quel che so per certo è però che abbiamo creato un qualcosa di unico, che spero non si romperà mai.
Mi sento sempre fin troppo bene sopra quel palco, mi sento finalmente parte di qualcosa, e so di non riuscire a farne a meno nemmeno per un'estate.
Ogni anno sono sempre più eccitato e un po' meno spaventato rispetto all'anno prima, forse perché sto iniziando a concepire che il mio unico obiettivo, ogni volta che salgo su quel palco, è l'essere me stesso. Semplicemente questo.
E penso non ci sia lavoro migliore del mio.
Anche quest'anno, proprio per questo motivo, sono stati organizzati 10 stadi, quelli di Trieste, Napoli, Torino, Roma, Messina e Padova.
Ogni data più bella e speciale rispetto a quella prima. Dopo ogni serata su quei palchi mi porto a casa sempre qualcosa in più rispetto a ciò che avevo dentro prima di partire.
Ad ogni data le persone mi stupiscono sempre più, grazie alle loro voci, i loro cori, il loro affetto, le loro fan-action con i palloncini o le torce dei cellulari.
Grato alla vita per avermi dato la possibilità di realizzare questo mio sogno. Se qualche mio fan mi chiedesse di dar lui qualche consiglio di vita, gli direi proprio "vivi coi sogni appesi".
La frase che mi ha salvato e che spero possa aiutare tante altre persone.
Niccolo'."
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NOI SIAMO ULTIMO
RomanceMolti di noi conoscono Ultimo, le sue canzoni e i suoi testi. Ma in pochi conoscono quella che è stata la sua vita fino ad ora: la sua infanzia, la sua adolescenza, i primi amori e i rapporti che ha avuto con la sua famiglia... Questa è una storia c...