CAPITOLO 6: 2017

38 3 0
                                    

Qualche giorni fa mi proposero di andare al Mercato del Testaccio per suonare qualche mia nuova canzone, per fare in modo che sempre più gente iniziasse ad ascoltarmi. L'idea mi piacque fin da subito, e fu proprio per questo che accettai volentieri l'iniziativa.

Il palco che mi trovai davanti era un palco davvero piccolo, in cui ci stava il pianoforte e poco altro, ma on era questo ciò che mi interessava. Speravo di riuscire a mandare il mio messaggio a quante più persone possibili, questo era il mio obiettivo.

Salii sulle scalette e mi sedetti al pianoforte, feci qualche controllatina a livello tecnico ed inizia a suonare le mie canzoni, come se fossi stato in camera mia.

Mi sentivo osservato, anche se davanti a me c'erano appena tre ragazze che mi ascoltavano ammirate e qualche anziano che stava prendendo il caffè nel bar accanto. C'erano persone che mi passavano davanti senza neanche osservarmi, e fu lì che mi resi conto di quanto questa sensazione provochi dolore, pur essendo stato per tanti anni anch'io il primo a passare davanti agli artisti di strada senza rivolgere loro un'occhiata.

Cantai le canzoni del mio nuovo album "Pianeti" partendo da quelle che avevano avuto più successo.

"Signora, venga un po' più avanti, non la mangio!" avevo esclamato io.

"No, stiamo bene qui, grazie." Mi rispose lei, acida.

"Dai provate a chiamarle anche voi, che magari le conoscete anche..." avevo supplicato io ai pochi ragazzi che mi stavano ascoltando.

"Dai signore, venite ad ascoltare la sua mucica. Non è niente male, eh! Anzi!" provarono loro, affiancandomi.

Ma il mio impegno non servì a nulla, la gente proprio non aveva intenzione di avvicinarsi.

Sorrisi loro, proprio come mi avevano da sempre insegnato a fare, anche se dentro di me pervase immediatamente la tristezza.

Deve essere stata vista anche da fuori seppur, spero, in quantità minore rispetto a quella che realmente stavo provando dentro di me perché -ad un tratto- la stessa ragazza che era lì con le sue amiche da ormai mezz'ora, mi disse:" Non ti preoccupare, ci siamo qui noi ad ascoltarti. Anzi, continua così e vedrai che avrai successo, le tue canzoni spaccano davvero!".

Le sorrisi e continuai a suonare.

NOI SIAMO ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora