Un bigliettino

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Siamo in macchina, il viaggio è stranamente silenzioso, io guardo fuori dal finestrino e continuo a pensare ad Alex, alle sue labbra, il suo corpo, il suo calore, tutto. Ad un certo punto arriva una domanda da mio fratello "Allora... Vi siete divertite al concerto?" "come non mai" dice Jolanda, io non ho voglia di rispondere, la mia testa è occupata a pensare ad altro, Alex, Alex, Alex e ancora Alex, solo lui.

"Arabella vorresti avere almeno la gentilezza di rispondere?" mi dice mio fratello che due palle alzo gli occhi al cielo, smetto di guardare fuori dal finestrino e dico:"Si, è stato bello" "Quel Alex ha detto che ti eri sentita male, cosa è successo?" aggiunge lui "Infatti Ari ti ho visto parecchio agitata" dice Jolanda girata verso di me. "Ehh nulla sarà la troppa adrenalina del concerto, non so, non mi era mai capitato di stare così vicino al palco" "Ora però stai bene si?" dice Jolanda "sisi certo" "Ma che vi siete detti con Alex?" dice lei, faccio un piccolo colpo di tosse e poi dico:"Mah, nulla di che, insomma, mi ha solo dato l'acqua e mi ha chiesto come stavo, poi del resto stava facendo delle cose sue, non so"

Si, sto mentendo, lo so perfettamente, ma ripeto, non posso assolutamente dire la verità, soprattutto in questo momento. "COME HAI FATTO A NON MORIRE? IO GIÀ NON STO REALIZZANDO CHE CI HO PARLATO" dice lei ripensando a prima "Be.. Non sei contenta?" "OVVIO CHE LO SONO, ho realizzato il mio sogno, ancora meglio di come credessi, è il giorno più bello della mia vita" faccio un leggero sorriso e poi mi giro di nuovo verso il finestrino "Grazie ancora comunque, ti devo la vita haha" dice Jolanda "Prego" dico sorridendo leggermente. "Che hai? Perché sei così fredda?" dice lei Madonna mia perché a me "Ah dici? Scusa, sarà che sono ancora un pò scossa da oggi" dico cercando di non far capire nulla, chiaramente sono così perché ho i pensieri completamente andati persi. "Allora meglio che vai a riposarti quando tornate" dice lei "sisi certo" dico io. Così arriviamo a casa di Jolanda, la lasciamo li e poi torniamo a casa.

Entriamo senza dire una parola e i nostri genitori ci accolgono "Tesoro com'è andata? Vi siete divertite?" "è andata benissimo ci siamo divertite molto" rispondo io a mia madre. "Menomale" dice lei "Come mai avete fatto così tardi?" dice mio padre "Ehh non so il concerto è durato tanto e poi io mi ero sentita un attimo male ma sto bene" "come mai ti sei sentita male?" dice mia madre con aria preoccupata, "Non lo so, sarà stata l'adrenalina" detto questo vado dritta in camera mia, evitando di parlare con mio fratello o con i miei così che non mi avrebbero fatto ulteriori domande e mi chiudo in camera. Mi butto sul letto, distrutta, sento solo il suo profumo su di me e anche ancora del suo sudore tra i miei capelli umidi, butto la testa nel cuscino e continuo a ripensare a tutto ciò che era successo e a tutte le emozioni che avevo provato. È molto tardi, così decido di andare a dormire, non mi va neanche di mangiare, è da un sacco che non mangio. Così mi dirigo in bagno, mi lavo i denti, mi affaccio un attimo per dare solo la buonanotte.

Poi mi chiudo in camera, mi tolgo il top, il reggiseno e mi metto la maglia del pigiama, poi mi tolgo i pantaloni, mentre li tolgo mi viene in mente un flash, Alex mi aveva messo qualcosa in tasca, così li tolgo e velocemente metto la mano all'interno della tasca, trovo un bigliettino ecco a cosa gli serviva la penna penso mentre tiro fuori il biglietto, lo prendo e lo apro subito, rimango per qualche secondo a fissarlo, cazzo, mi ha dato il suo numero, che cazzo faccio adesso, vado completamente nel pallone, non so assolutamente cosa fare, gli scrivo? O no? Non so che fare Magari ora lo metto via e domani penserò meglio a cosa fare penso mentre metto via il bigliettino dentro al mio cassetto. Finisco di mettermi il pigiama, spengo le luci e mi infilo sotto le coperte e mi addormento subito, domani avrei deciso se scrivergli o no...

~𝐒𝐮𝐜𝐤 𝐢𝐭 𝐚𝐧𝐝 𝐬𝐞𝐞~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora