Il primo giorno

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Le giornate passavano, tutte più o meno uguali, suonavo, disegnavo, passavo del tempo con mio fratello, qualche volta uscivo da sola, qualche volta con mio fratello e a volte anche con i miei. No, non mi sono ancora fatta degli amici, non sono una persona molto estroversa o sociale, mi piace stare da sola e per i cazzi miei, ormai avevo "dimenticato" quello che era successo con quel ragazzo, ci sono passata sopra (fortunatamente aggiungerei). Ebbene si, per quanto riguarda il liceo, domani sarebbe stato il mio primo giorno, che stress, non ne ho la più minima voglia, dovrò stare in mezzo a tanta gente, della mia età,che palle. Sto dormendo come sempre e vengo svegliata dalle urla di mia madre:"ARABELLA MUOVITI È DA MEZZ'ORA CHE TI STO DICENDO DI SVEGLIARTI, SBRIGATI" con la mia solita calma mi alzo "si si arrivo arrivo" mi alzo molto lentamente dal letto, faccio colazione e poi vado molto di fretta a lavarmi e vestirmi sennò mia madre mi avrebbe bastonato. Mi vesto con i miei soliti outfit, prendo tutte le cose che mi sarebbero servite e torno al piano di sotto. "Sono pronta" "ANDIAMO SBRIGHIAMOCI" Mia madre è una persona molto ansiosa quando si tratta di orari, anche se siamo in ritardo di tipo 1 minuto per lei è come se fossimo in ritardo di 30 minuti. Così ci dirigiamo al liceo, arriviamo. "Ciao tesoro, divertiti" La guardo male e la ringrazio, per poi dirigermi, senza alcuna voglia, all'entrata del liceo. In giro è pieno di ragazzi giustamente, io mi guardo un pò in torno mentre cammino. Arrivo dentro e mi metto a cercare la mia classe. Ad un certo punto mi viene incontro un professore, credo che abbia sui 20 anni che dice:"mi scusi, lei è la signorina Arabella latrì?" "sisi sono io" "prego può entrare con me" "ok" lo seguo e entriamo in una classe, lui prima di farmi entrare entra lui e mi presenta:"Buongiorno a tutti ragazzi,oggi ci sarà una nuova compagna, prego entra pure" probabilmente mi guarderanno tutti male penso mentre entro e con la mano saluto. "Lei è la vostra nuova compagna, Arabella latrì, prego può accomodarsi lì" mi indica un posto vicino ad una ragazza, annuisco e mi vado a sedere lì, per andare lì passo in mezzo ai banchi, devo dire che mi sento leggermente osservata, sono l'unica la dentro ad avere questo tipo di stile e mi sento un pò a disagio ma non ci penso e vado al mio posto. Non appena mi siedo la ragazza accanto a me mi sorride, io ricambio il sorriso anche se non ne avevo voglia ma mi sembrava brutto non ricambiare, così mi sistemo e inizia la lezione. Le lezioni vanno avanti tranquillamente, mi sto trovando bene dai. Arriva il momento di pausa e io esco un pò nei corridoi per prendere un pò d'aria, ad un certo punto la mia vicina di banco mi si avvicina "Heyy, ti disturbo?"mi dice lei "oh, nono tranquilla" sinceramente non mi andava di parlare con qualcuno ma vabbè "Sei Arabella giusto?" no sono sto cazzo "sisi, tu invece?" "Io mi chiamo Jolanda, comunque hai un nome bellissimo" "grazie, anche tu" "ti va di conoscerci?" mi chiede lei vabbè dai almeno mi faccio un'amica no? "Mh si perché no" "mi sembri una appassionata di musica" a quelle parole mi si illuminano gli occhi "sisisisisi" "bene ci ho azzeccato haha" "Tu anche??" "Siii" "ok già ti adoro" ridiamo tutte e due dai non è così male "okok che gruppi ascolti?" mi chiede lei "Ehh tanti, troppi, però il mio gruppo preferito sono i Muse" "BELLIIII" "LI CONOSCI?" "OVVIO" "basta ti amo" ridiamo di nuovo entrambe e poi io le chiedo:"E invece il tuo gruppo preferito?" "IO AMO GLI ARCTIC MONKEYS" "Mh, non conosco sai" "devi ASSOLUTAMENTE ascoltarli" "va bene va bene poi darò un'occhiata" "fidati ti piaceranno sicuramente, sono bravissimi" "Va bene va bene vedrò" Arctic monkeys, mh mi ispirano il nostro discorso viene interrotto dalla campanella, così rientriamo e continuiamo le lezioni. Finalmente finisce questo primo giorno di liceo, che devo dire è andato meglio di come mi aspettassi, mi è piaciuto, esco insieme a Jolanda e continuo a parlare con lei un pò di tutto ma principalmente di musica, lei suona il flauto e canta. "Bene io devo andare" dico io "ma non ti vengono a prendere i tuoi?" "nono vado a piedi, casa mia è qua vicino" "vuoi un passaggio?" mi chiede lei "nono tranquilla veramente" "va bene, ma ti posso chiedere se ti va di scambiarci i numeri?" "mh certo va bene" così ci scambiamo i numeri, ci salutiamo e poi mi dirigo verso casa. "Allora, com'è andata?" mi chiedono i miei appena entro "meglio di quanto mi aspettassi" "Menomale, hai fatto amicizia?" "si, con la mia compagna di banco" "bene" dice mia madre "Ma Alessandro?" chiedo io "Sta alla scuola per l'inglese, esce più tardi" "ahh okok". Detto questo me ne vado in camera mia.

~𝐒𝐮𝐜𝐤 𝐢𝐭 𝐚𝐧𝐝 𝐬𝐞𝐞~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora