CAPITOLO 5

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Con l'arrivo delle prime giornate di primavera, la Parkinson prese possesso del giardino sul retro della casa di Grimmauld Place, tirando fuori dal capanno di legno il barbecue con tutto l'occorrente necessario e dando libero sfogo alla passione irrefrenabile di carne che l'aveva invasa da quando il sangue di Grayback si era risvegliato in lei, oltre al fatto di poter approfittare di quelle situazioni per lamentarsi con l'unica persona che la poteva capire.

-... ed anche l'altra sera lei è piombata qui di corsa! - borbottò animatamente Pansy, mettendoci se possibile ancora più energia nello sbattere la costata sulla griglia. - Non solo si è strafogata un'intera vaschetta di gelato alla vaniglia, ma ha anche monopolizzato Harry per tutto il tempo!

Il taglio di carne venne rigirato nuovamente e sbattuto senza gentilezza sulla graticola, facendo colare alcune goccie di sangue fin sulla brace, emettendo così un basso sfrigolio che arrivò alle narici di Draco.

Il biondo inalò il più profondamente possibile quell'odore appetitoso.

-Basta così... - biascicò lui con gli occhi chiusi.

-Ma non è finita qui! - ribatté Pansy, girando ancora la carne. - Non contenta di aver praticamente rovinato la mia serata romantica...

-Pans... - Draco provò a interrompere la sua partner.

-... si è fermata a dormire, piazzandosi sul divano del ...

-Pans...

-... salotto e lasciandomi capelli da tutte le parti, che poi ho ...

-Pans...

-... ovviamente dovuto raccogliere io, distruggendo poi dal nervoso il ...

-Pans...

-... completino che avevo preso per l'occasione! Ma sai quanto mi è costato quel cors...

-BASTA PANS! - il mezzo urlo ed il ringhio basso facero scattare la Parkinson sul posto, zittendola all'istante.

Anche tutti gli altri si erano ammutoliti sul posto, fissando l'angolo dove i due ex mangiamorte stavano in disparte.

Malfoy osservò con gli occhi stretti i presenti, invitandoli a non interferire nelle questioni del suo branco, che per quanto potesse essere scarno, facendo volgere altrove gli sguardi di tutti, che con una noncuranza poco credibile avevano ripreso le loro chiacchiere frivole.

Solamente il Capo Auror e la Responsabile del Registro delle Creature Magiche non si erano lasciati intimorire da quello scatto d'ira. Harry aveva alzato un sopracciglio, quasi a voler sottolineare per l'ennesima volta lo stato interessante della moglie; Hermione, invece, era rimasta con le labbra socchiuse ad osservarlo, come se lo stesse studiando.

Ed in quel momento, una leggerissima brezza di primavera portò alle narici dell'auror Malfoy quell'odore che tanto cercava di evitare...

L'odore semplice e perfetto della sua compagna...

Draco avvertì il sangue defluire al cavallo dei pantaloni e le pupille dilatarsi, mentre l'istinto della bestia stava ruggendo con tutta la forza che aveva per vincere sulla ragione, ed indurlo ad afferrare la donna che gli invadeva i pensieri per marchiarla.

Ma il biondo fece invece una cosa ben diversa, alzandosi in piedi con forza ed afferrando la costata per trasferirla nel suo piatto, stringendo con forza il pezzo di carne nella mano destra.

-L'hai cotta abbastanza, Pans. - proferì infine Draco con un tono più dolce, tornando a sedersi al suo posto a fianco della partner e cominciando a mangiare la sua bistecca come se nulla fosse successo.

L'ALTRA META' DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora