Sto dando giusto una ritoccata al make up e devo dire che mi sono superata sta volta. Spruzzo tanto, tantissimo profumo e... finito. Mi specchio, il vestito bianco che fascia perfettamente le mie forme (anche se sembra che la mia pancia deve scoppiare, vabbé si sgonfierà ballando), invece per quanto riguarda i miei capelli ho ancora le treccine le levo tra qualche giorno. I capelli hanno bisogno di respirare un po'. Ok, sono pronta ora c'è solo un problema, devo capire come uscire di casa. Ah, giusto! Come mi aveva suggerito Addy. Sono le 21:15 e probabilmente mio padre è nel suo studio, se esco dall'ingresso mi sentirà sicuramente e stessa cosa per quanto riguarda la porta nel retro. Quindi uscirò dalla finestra di camera mia. Prima però devo escogitare un piano affinché mio padre pensi che io sia a letto. Apro la porta e grido al piano di sotto «Papà ascolto un po' di musica e vado a letto, notte» aspetto che mi risponda, chiudo la porta a chiave e metto la musica abbastanza alza per far si che si senta. Imposto pure un timer, spengo la luce e apro la finestra. Non dovrebbe essere troppo difficile. Esco con calma la prima gamba e poi la seconda e mi aggrappo al tubo che c'è fuori casa. Ok ora non resta che scendere. Continuo a scendere e arrivo sana e salva a terra, cammino verso casa di Alex a piedi è inutile utilizzare la macchina per 10 minuti e poi papà l'avrebbe notato. Ottimo il consiglio della mia amica.

Arrivo alla festa alle 21:30. Già da fuori si nota la confusione che c'è, ma soprattutto si sente la musica che risuona ad alto volume da dentro. Casa di Alex è molto bella, hanno un gran giardino ben curato e l'interno è ancora più elegante dell'esterno. Mi dirigo verso il retro dove avrei trovato le mie amiche, ogni tanto mi fermo a salutare persone che conosco, per lo più studenti dell'università. Arrivata nel luogo dove si concentra il casino vengo invasa dalla caloria delle mie amiche. Tutte hanno un bicchiere di qualche alcolico in mano, ad eccezione di Addison che si deve ovviamente distinguere e ne ha tre, me ne porge uno e urla «Carotina! Sei arrivata finalmente, forza e ora di divertirsi» mi trascina insieme alle altre in mezzo alla folla e comincia a muoversi in modo... scatenato direi. Sono appena arrivata devo prendere un po' di confidenza con il posto e poi vorrei salutare Alex, ma non lo vedo da nessuno parte. Faccio cenno alle altre che mi sto allontanando un attimo e in coro mi gridano «Muoviti!» direi che sono andate.
Entro dentro dove la situazione è leggermente più calma e mentre che cerco con lo sguardo il padrone di casa, faccio per bere il mio drink, ma ricordo quel bellissimo episodio, quindi prima controllo bene il fondo del bicchiere giusto per essere certa che non ci sia qualche polverina magica all'interno e, dopo un controllo approfondito, bevo. Quando rialzo lo sguardo vedo a pochi metri da me Alex e...Michael stanno parlando, quest'ultimo indossa una camicia nera che risalta i suoi occhi chiari, dei jeans neri e delle scarpe bianche. Noto anche che indossa qualche anello argento e...ok basta gli sto facendo una radiografia. Senza che se ne accorgano mi avvicino a loro
«Ehi» si girano verso di me, (sono "leggermente" un po' più bassa di loro) sento il corpo in fiamme, mi guardano come se fossi nuda infatti mi ricontrollo per essere sicura di non esserlo, e direi proprio di no. Comincia Alex a parlare «Piccola Lay, sei spettacolare stasera» mi bacia la mano in modo teatrale
«Ti ringrazio. Ti stavo cercando» gli faccio un'occhiolino amichevole
«Oh sentivi la mia mancanza vero? Comunque stavamo parlando di te» non so se esserne onorata o spaventata.
«Di me?»
Alex fa' per rispondere ma qualcuno lo chiama e lascia soli me e il suo amico che finalmente prende parola «Io e te "soli", Detective» gli piace giocare
«Beh soli per modo di dire- aspe' perché mi hai chiamata Detective?»
«Ho saputo che studi criminologia quindi sarai la futura detective di San Diego» ecco di cosa parlavano, comunque non mi dispiace come nomignolo.
«Beh si lo spero»
«Sono sicuro che sarà così, non sbaglio mai» mi fa l'occhiolino e continua a parlare «Ti continua a piacere il mojito eh»
«Ovviamente, però se vuoi confessare la tua colpevolezza è il momento giusto»
«Ah vero, sono ancora io il colpevole della situazione, beh allora appena avrai finito il primo drink sei obbligata a farti offrire da bere, magari così ti convinci»
«Non è così facile, ti ci vorrà molto di più però non posso rifiutare un drink». Stavo per continuare a parlare ma all'improvviso arriva una ragazza carina col caschetto e un vestito rosa, molto corto, che si avventa a Mr Colpevole in un bacio molto... diciamo entusiasta per non dire altro. La cosa che mi lascia interdetta, però, è che Michael ricambia con la stessa voglia. Non sapevo fosse fidanzato, lo avrei potuto immaginare, ma non l'ho fatto e forse è stato meglio così. Sento un leggero fastidio alla pancia... ma sarà per la mancanza di alcool nel mio stomaco, infatti mi scolo tutto il bicchiere che ho in mano. I due fidanzati continuano a fare come se non fossi davanti a loro come una bambina che vede per la prima volta due persone che si baciano, sono sicura di sembrare patetica. Ho due opzioni: o me ne vado e li lascio al loro... momento o li faccio ritornare alla festa e cerco di capire chi è questa. Se devo essere educata dovrei andarmene, ma il mio cervello mi dice di no quindi mi armo di un altro bicchiere e mi schiarisco la voce per richiamare la loro attenzione, ma fallisco miseramente. Riprovo ma di nuovo niente. Ok ora mi sono rotta il cazzo «Ehm, scusa» mi rivolgo alla ragazza, che finalmente si gira, con un tono che neanche io sapevo di possedere «Non so se ti è stato insegnato ma è maleducazione interrompe le conversazioni altrui»
Mi risponde con una voce fastidiosa
«Beh, lui è il mio ragazzo quindi penso di poter fare quello che mi pare» che me ne dovrebbe fregare?
«Sinceramente potreste anche scopare qua davanti, non me ne potrebbe fregare meno di zero. I maleducati sono la cosa più noiosa che io conosca»
È incazzata, la faccia le è diventata rossa «Tra le due, la maleducata penso sia tu che mi dai della noiosa senza conoscermi»
«Io non ho detto che tu sei noiosa ho detto che i maleducati lo sono, quindi se ti reputi di esserlo buon per te» e detto questo giro i tacchi ma non prima di aver rivolto uno sguardo a Michael, che mi guardava con... ammirazione? boh non saprei dirlo per ora e neanche mi interessa, non pensavo cadesse così in basso.

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