Dopo essermi ripresa arrivai in cucina, elegante e moderna come gli altri ambienti della casa, la Bianchi era già seduta e mi stava aspettando con davanti un piatto fumante di pasta al pesto.
"Spero ti piaccia, il pesto lo faccio io e questo è molto spesso il mio pasto salvavita"
"Sa, non la immaginavo brava a cucinare, invece è davvero buona"
"Non sottovalutarmi Alex, trust me"
"Dovrebbe smetterla di copiarmi, sa?"
"Non credo, è piuttosto divertente"Durante quel pranzo affrontai una delle più belle conversazioni mai avute fino a quel momento, io per educazione continuavo a darle del lei, non mi sarei mai permessa di oltrepassare quel limite senza che fosse lei la prima a concedermelo, ma nonostante ciò sembrava fossimo due amiche che condividevano i propri interessi l'un l'altra, con una tale sintonia da farmi provare il desiderio di continuare quella conversazione per sempre. Musica, serie, film, macchine, ma soprattutto libri, nonostante la differenza di età eravamo più simili di quanto potessi immaginare.
Vera's pov
Sorseggiavo la fine del mio calice di vino osservando attentamente gli occhi di Alex brillare mentre mi parlava del suo libro preferito.
Quasi all'improvviso diventò tutto più chiaro, più lei parlava e si illuminava, più io capivo il motivo dietro tutta la mia difficoltà nell'inquadrare questa ragazza, lei era come me. Lei aveva bisogno di essere capita, ascoltata, di parlare di cose che le interessassero davvero, di brillare in ogni istante come stava facendo in quel momento davanti a me.Una volta finito il pranzo la nostra conversazione si spostò sul divano, dove Skyfall mi sorprese mettendosi comoda su Alex aspettando che lei iniziasse a coccolarla.
"Per fortuna che con gli estranei era diffidente"
"Non credo di averla mai vista così con qualcuno che non fosse me, ma se ti da fastidio che ti stia addosso la faccio scendere"
"No assolutamente... sa, Skyfall non l'avevo mai sentito"
"Non ti piace? O non ti piace la canzone?"
"Al contrario, adoro entrambi, dunque è anche una fan di Adele? Troppo buon gusto in una donna sola"
"Concordo, ho un gusto impeccabile"
"Anche modesta noto"Io le risposi con un sorriso, facendo calare il silenzio, e fu lì che la consapevolezza che quella fatidica domanda si stesse avvicinando mi mise addosso un improvviso senso di ansia, perché per tutti quei giorni avevo continuato a torturarmi chiedendomi se avessi fatto un errore ad espormi così tanto con Alex. La vidi irrigidirsi leggermente, quindi decisi di anticipare la sua mossa. Mi misi comoda e iniziai a giocare con i miei anelli.
"Dunque Alex... avevi detto di volermi parlare di una cosa, di che si tratta?"
Notai la sua espressione imbarazzata
"Si ricorda di quel giorno?"
Non avevo alcun bisogno che specificasse di quale giorno stesse parlando
"Si, certo"
"Ecco... quel giorno lei mi ha dato il suo numero di telefono"
"Si Alex, e a proposito di questo, quando si da a qualcuno il proprio numero, ci si aspetta che quel qualcuno mandi un messaggio o faccia una chiamata così che entrambe le persone lo abbiano"
"Si, ha ragione, ma non volevo disturbarla. In ogni caso, io vorrei solo sapere il significato della luna che ha messo accanto al suo contatto quando lo ha salvato nella mia rubrica"
"Luna? Devo... devo essermi sbagliata, avrò cliccato qualcosa senza rendermene conto"La osservai mentre mi guardava un po' delusa, mentre io ricambiavo con uno sguardo gelido cercando di soffocare i pensieri.
"Si è fatto tardi Alex, sicuramente avrai qualcosa da studiare per domani, è meglio che tu vada"
"Si... è meglio che vada, grazie per il pranzo"La accompagnai sulla porta, dove, dopo aver salutato Skyfall, restammo qualche secondo immobili e in silenzio, l'una negli occhi dell'altra, poi la guardai salire in moto e allontanarsi.
Alex's pov
Arrivata a casa mi lanciai sul letto, mettendo la testa sotto il cuscino e pensando a quanto fossi stata stupida a pensare che una donna come lei avesse davvero potuto guardare una come me con occhi diversi da quelli di una professoressa che aiuta una sua alunna in difficoltà.Passai circa mezz'ora a rimuginare su quella conversazione, quando ripercorrendo attentamente le sue parole, i suoi atteggiamenti ed il suo sguardo, arrivai ad una conclusione, mi stava mentendo. Presi una decisione, non mi sarei arresa.
Afferrai il telefono e cercai il suo contatto, dopotutto era stata lei stessa a dire di voler ricevere un messaggio per poter avere il mio numero.Buonasera prof, stavo pensando
a poco fa e sono giunta ad una conclusioneBuonasera a te Alex
Lei mi ha mentito vero?
Alex ti consiglio di smettere di pensare a me
e di studiare qualcosa per domaniTanto lo sa già
Cosa?
Che non mi arrenderò così facilmente
A domani Alex
Got it, a domani
Quella sera non cenai neanche, passai la serata a pensare a cosa fare, e quando arrivò la telefonata del signor Wilson gli raccontai lo stretto indispensabile per ricevere un consiglio, evitai di scendere nei particolari ed omisi completamente alcuni avvenimenti, come ciò che successe in bagno. Come al solito lui fu comprensivo e molto d'aiuto, mi consigliò qualcosa che mi sorprese, quasi come se avesse capito il significato dei dettagli che gli stavo nascondendo.
La mattina seguente mi svegliai con più energia del solito, mi preparai velocemente e dopo essermi assicurata di avere il secondo casco con me feci partire la moto.
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Chiedi alla luna
RomanceAlex è una ragazza di 18 anni all'inizio del suo quinto anno di liceo, è cresciuta da sola con sua madre, Serena. La sua unica figura paterna, il suo professore di inglese, non sará con lei questo ultimo anno, verrà sostituito da Vera Bianchi, giov...