Capitolo 6.

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Petra aveva inseguito Evangeline per tutto il primo mese dall'inizio delle lezioni, ma sembrava non essere intenzionata a rivolgerle la parola ancora per un po': gli omicidi si erano attenuati e dall'incidente nella Foresta Proibita, solo un Grifondoro del secondo anno era stato trovato morto nella fontana del Cortile di Trasfigurazione. 

Gli allenamenti di Quidditch andavano magnificamente e le interminabili sedute di studio capitanate da Emi avevano iniziato a dare i loro frutti nei primi compiti assegnati. 

Petra poteva quasi dire che quell'inizio dell'anno, tutto sommato, poteva anche essere considerato "normale". Ma l'assenza di Evangeline aveva iniziato a diventare snervante.

Il Professor Hunter aveva preso a scrivere sulla lavagna gli esercizi da fare a coppie durante le sue ore e alcuni Serpeverde avevano iniziato a giocare a morra cinese per decretare le coppie di lavoro: Petra sedeva in uno degli ultimi banchi e Cameron sembrava non voler demordere nell'averla come sua compagna per quella lezione. 

-Dato che Evangeline si è messa in coppia con Eldon, vuol dire che per questa lezione puoi stare con me! Su Petra, non farti pregare!

Ma lei era troppo occupata ad osservare Evangeline, che aveva deciso di sedersi al banco più vicino alla cattedra: non sapeva cosa avesse per la mente, ma doveva trovare il modo per parlarle. 

Con un gesto distratto della mano allontanò da se Cameron, per poi alzarsi e dirigersi verso Dalton e Astrid, prendendo per il braccio quest'ultima e tirandola a se.

-Tu farai coppia con me, Dalton potrà stare tranquillamente con Cameron, vero?

-Io in realtà...

Ma Petra ignorò il suo balbettio e si trascinò Astrid dietro come una pezza: forse lei poteva fornirle qualche informazione su Evangeline di cui non era al corrente.

La lezione iniziò e il Professor Hunter prese a passeggiare tra i banchi a braccia conserte, osservando con attenzione il movimento delle bacchette e il tempo di reazione dei suoi studenti: Evangeline eccelleva come suo solito, sfoggiando una tecnica che poteva fare invidia ai migliori Auror del Ministero. Per quanto riguardava Astrid, era un vero disastro: nonostante la presa sulla bacchetta fosse buona e lo stesso valeva per i movimenti, era come se la magia non avesse intenzione di obbedire ai suoi ordini.

-Perdonami Petra, non sono proprio la compagna adatta per permetterti di allenare con gli incantesimi di difesa...

-Non preoccuparti, non ho molta voglia di fare lezione ad ogni modo

Astrid annuì in imbarazzo, passandosi una mano dietro la testa.

-Senti un po', Evangeline come ti sembra?

-Come mi sembra? Be', è indubbiamente una bella ragazza ed è molto gentile, anche se un po' sulle sue ultimamente: non ci rivolge la parola da quell'incidente del mese scorso, sembra volatilizzarsi come un fantasma ogni qual volta proviamo ad avvicinarci! Non viene a vedere più le partite o gli allenamenti di Quidditch e persino ai banchetti è raro vederla! 

Petra annuì stremata. Tutte cose di cui si era accorta anche da sola.

-Chissà perché si comporta così...

-A dire il vero ha iniziato dopo averti seguita fuori dalle Cucine, sai? Non è che forse vi siete dette qualcosa che l'ha ferita?

Ma Petra ammutolì.

-Peccato. Immagino che però tra non troppo le sarà passata, non trovi anche tu? Stiamo pur sempre parlando della nostra Eva!

-Sì, forse hai ragione. Adesso basta chiacchere e vedi di alzare quella bacchetta: vediamo se riesco ad aggiustarti Valery

Il mistero delle lune di sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora