Il mistero delle lune di sangue

Prologo

I corridoi pullulavano di studenti e le tuniche nere delle diverse case sfilavano tra le alte pareti illuminate da torce incantate: un nuovo anno stava per cominciare a Hogwarts e i ragazzi del primo anno erano appena sbarcati nella Rimessa per le barche.

-Abbiamo poco tempo prima che quei mocciosi arrivino nella Sala Grande! Mi rifiuto di farmi mettere in punizione già il primo giorno dal Preside!

Petra sospirò mentre si abbandonava alla rassegnazione di venir trascinata per tutto il tragitto dalla presa salda di Evangeline: quest'ultima era molto conosciuta tra i professori grazie alle sempre più originali punizioni che il Preside le aveva addossato. Aveva lucidato le scale per un intero semestre durante il suo primo anno ad Hogwarts e aveva dovuto accompagnare il Professor Finias a recuperare alcuni ingredienti nella Foresta Proibita per le lezioni di Pozioni durante il terzo anno, oltre ad aver coronato l'ingresso al suo terzo anno tramutando il Professor Turner in un calice di vino, venendo poi punita con una serie di ore extra nella Biblioteca a riordinare gli scaffali e compilare le scartoffie al posto di Madama Baker. Il quarto anno era riuscita perfino a farsi mandare dal Ministro della Magia e finire sulla prima pagina della Gazzetta del Profeta a causa di una pozione mal distillata, che aveva provocato un invasione di cisti e brufoli nell'intero istituto.

-Giuro su Merlino che quest'anno devo riuscire a mantenere un profilo basso!

-Nel caso qualcosa andasse storto, prega che non sia il Professor Finias a doversi occupare della tua punizione

Evangeline era terrorizzata da quell'uomo e solo sentirne il nome le provocava una scossa di brividi lancinante: non aveva mai eccelso in Pozioni e il Professor Finias non faceva che ricordarglielo ad ogni lezione; a differenza di Petra, che era la prima della classe, che veniva premiata e lodata.

-Adesso non ci voglio pensare! Tu piuttosto, vedi di muovere quelle gambe e darti una mossa!

Secondo Petra, il Cappello Parlante aveva sbagliato con Evangeline: contrariamente da quello che il suo atteggiamento mostrava, era una ragazza sveglia, astuta e talentuosa, oltre che una vera forza della natura. Puntava sempre in alto e non si lasciava intimorire da niente. Se non era adatta alla casa dei Serpeverde, per lo meno, Petra si sarebbe aspettata di vederla tra i Grifondoro, invece il Cappello Parlante l'aveva smistata nei Tassorosso.

Quando varcarono la soglia della Sala Grande, le candele che illuminavano la stanza fluttuavano sopra le loro teste e quattro lunghe tavolate si estendevano fino a poco prima delle scalinate che portavano alla tavolata dei professori. Le due ragazze si salutarono con un cenno del capo, per poi dirigersi verso il tavolo della rispettiva casa. Petra si sedette insieme agli altri Serpeverde, ma come suo solito cercò di evitare gli sguardi curiosi e a intrattenere qualsiasi tipo di discussione: nonostante fosse al suo quinto anno, non aveva molti amici e aveva preferito non conoscere i membri della sua casa, o almeno ci aveva provato. Un ragazzo alto e dai corti capelli platino si sedette al suo fianco e con un ampio sorriso la salutò. Cameron Malfoy era il secondogenito di tre figli ed era senza dubbio il fiore all'occhiello di suo padre: la sua era una famiglia parecchio prestigiosa nel mondo magico ma le voci che giravano sul loro conto erano parecchio contrastanti. Il maggiore, Percival Malfoy, frequentava l'ultimo anno ad Hogwarts e ricopriva il ruolo di prefetto per i Serpeverde. A differenza di suo fratello minore, era un tipo di poche parole e parecchio sfuggente: spesso doveva lasciare l'istituto per raggiungere suo padre al Ministero o per svolgere qualche lavoro sotto ordine del Preside.

-Quest'anno mio fratello minore inizierà il primo anno!

Petra osservò con attenzione Cameron e scoccò la lingua sotto al palato.

-Oh, non lo sapevo

-Oppure non mi hai ascoltato l'anno scorso, dato che te lo avrò ripetuto almeno un centinaio di volte!