La mattina successiva alla serata cinema, Louis si sveglia di soprassalto per colpa del suono della sua sveglia sul telefono. La sera prima deve essersi dimenticato di disattivarla, come tutti i venerdì. La spegne velocemente per evitare che possa risvegliare anche Harry, il quale non si è mosso di un centimetro dalla sua posizione comoda sul suo petto, una mano posizionata proprio sul cuore.
Alla fine hanno finito per addormentarsi entrambi sul divano senza fare altro che scambiarsi semplici e stanchi baci, troppo pigri per raggiungere la camera da letto del più piccolo.
Ora che è sveglio però, Louis non riesce sicuramente a riaddormentarsi di nuovo, troppo abituato al ritmo serrato dei giorni lavorativi. Inoltre, sente la sua vescica implorare per essere svuotata, così, cercando di essere il più silenzioso e delicato possibile, si alza facendo scivolare Harry sul morbido divano e posiziona un paio di cuscini sotto di lui in modo da non fargli percepire la perdita di supporto.
Prima di raggiungere il bagno, si ferma per un paio di minuti ad accarezzargli i capelli ricci e la guancia morbida priva di barba. Probabilmente se lo fotografassero in quel momento avrebbe gli occhi a cuoricino e uno stupido sorriso dolce stampato sul viso, ma è più forte di lui, l'affetto che prova verso questo ragazzo incontrato per caso è qualcosa che non ha mai provato in tutta la sua vita. Ha questa voglia incontrollabile di stringerlo e tenerlo stretto a sé per sempre, senza volerlo lasciare andare, riempirlo di baci e coccole, farlo ridere e fare l'amore con lui per tutto il giorno.
Ed è proprio con questi pensieri in testa che, dopo aver soddisfatto i suoi bisogni, si dirige in cucina nel tentativo di preparare la colazione al più piccolo. Almeno spera di riuscire a fare qualcosa di mangiabile, cucinare non è esattamente il suo forte, ma non è esattamente pessimo.
O almeno così credeva, perché poco più di mezz'ora dopo, di fronte a un piatto di pancake bruciati sta rivalutando tutte le scelte fatte nel corso della preparazione. Forse, avrebbe dovuto seguire la ricetta e non andare a caso.
Sospirando deluso, butta nel cestino tutto quanto e, dopo essersi assicurato che Harry non si sia svegliato, prende le chiavi di riserva del più piccolo ed esce alla ricerca di un bar nelle vicinanze che possa provvedere alla colazione per loro quella mattina.
Ritorna meno di venti minuti dopo con due cappuccini ancora caldi da asporto e un sacchetto con quattro croissant appena sfornati. Si, ne ha presi quattro perché non sapeva decidere cosa prendere e quale avrebbe preferito Harry, non giudicatelo.
Inoltre, durante il tragitto si è imbattuto in questo piccolo negozio di antiquariato e non ha saputo resistere alla tentazione di comprare per Harry un cappello Fedora nero vintage visto in vetrina e un anello semplice con la scritta 'peace' preso all'ultimo minuto proprio mentre era in cassa. La sensazione di pagare queste piccole cose per Harry gli ha riempito il cuore di una sensazione che non provava da anni e anni. Si sente bene, appagato come fumare una sigaretta dopo aver mangiato.
Riesce a riaprire la porta con una mano sola, riuscendo a mantenere tutto quanto in equilibrio e quasi corre di nuovo in salotto dove aveva lasciato Harry dormiente, ma quando entra nella stanza nota immediatamente il divano vuoto.
Un senso di panico inizia a farsi strada in lui, perché dannazione. Come gli è venuto in mente di andarsene senza avvisare Harry del fatto che sarebbe tornato subito, che non lo stava lasciando solo, che non stava scappando come un vigliacco. Forse Harry aveva un impegno e non vedendolo lì, avrà pensato di andarsene anche lui. Molla disordinatamente sul tavolino tutti gli acquisti e la colazione per correre in camera, poi in bagno, ma niente. Harry non c'è. Con un briciolo di speranza rimasta in corpo, corre in cucina ed è proprio lì che lo trova, seduto su una sedia che da le spalle alla porta, dove si trova Louis ora, con il cellulare in mano. Lo muove nervosamente da una mano all'altra, le dita che indugiano sul tasto di chiamata sul contatto di qualcuno. Louis capisce che Harry è preoccupato solo quando vede tremare una mano prima di far partire la chiamata.
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'Cause after all The End doesn't exist
FanfictionLouis è appena uscito da una relazione durata ben tre anni e dopo tempo riscopre le bellezze dell'essere single. Allo stesso tempo, cerca di mandare avanti senza ripensare al passato il suo lavoro di Wedding Planner più voluto del Regno Unito. Harr...