Percy

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"Annabeth, quando arrivano?"
"Per la millesima volta Testa d'Alghe hanno detto a Chirone che arrivavano circa mezz'ora fa ma non si può mai sapere quando si è un gruppo di ragazze che si muove a piedi."
Io e Annabeth stavamo aspettando con impazienza l'arrivo delle Cacciatrici di Artemide per una sorta di impresa che comprendeva la presenza di Thalia.
A quanto pareva dovevamo andare io, la mia ragazza, Nico, Thalia, Clarisse, i fratelli Stoll, Will e Leo.
Erano passati due anni dalla guerra contro Gea e tutti noi avevamo storto il naso all'idea di un altra missione ma Chirone ci aveva assicurato che non sarebbe stato nulla di che, solo questione di controllo o roba simile.
"Dai Percy, non credo che dovremo aspettare ancora molto." Mi disse Annabeth dandomi un bacio sulla mandibola e avvolgendomi la vita con il braccio destro.
"Hey guarda! Come al solito hai ragione Sapientona, stanno arrivando." Dissi mentre dalla nostra posizione vicino all'albero di Thalia, sul confine del campo, si vedevano le Cacciatrici arrivare.
La figlia di Zeus ci vide e si mise a correre nella nostra direzione.
Quando arrivò di fronte a noi ci rivolse un breve saluto per poi abbracciarci con i suoi modi travolgenti.
"Ciao Kelp Head, ciao Sapientona mi siete mancati un sacco!" Fece.
"Ciao Thals, a me invece tu non sei mancata per niente!" Dissi scompigliandole i capelli corti con una mano.
"Non starlo ad ascoltare in trenta minuti mi avrà chiesto un miliardo di volte quanto sareste arrivate, mi sono dovuta sorbire tutta la sua iperattività e ADHD." Mi tradì la mia ragazza.
" Hey! Prima di tutto, brutta traditrice, seconda cosa non prendermi in giro per i miei disturbi!"
"Tanto lo so, Kelp Head mi vuole bene."
"Thalia noi possiamo andare?" Una cacciatrice si era fatta avanti per parlare con Thalia in quanto prendeva lei il comando in assenza di Artemide.
"Certo andate pure, la nostra signora dovrebbe raggiungervi stasera quando raggiungerete Times Square."
La ragazzina che avrà avuto sui dodici o tredici anni annuì e si allontanò con le altre Cacciatrici.
"Allora, direi che possiamo andare verso la Casa Grande, dovrebbero già essere tutti la." Fece la figlia di Atena tirandomi la mano in modo da spronarmi ad avviarci.
"Allora ragazzi, come vanno le cose tra voi due?" Chiese la figlia di Zeus con aria maliziosa.
"Tutto a posto direi." Disse Annabeth mettendomi la mano in un punto pericolosamente basso della schiena e con un'aria ancora più maliziosa di quella di Thalia.
"Giù le mani Chase." Feci io prima di darle un veloce bacio sulla guancia.
"Ma wow! Annabeth versione pervertita!"
"Tu non hai idea." Risposi io
"Ma state zitti tutti e due." Fece la mia ragazza.
Intanto eravamo arrivati alla Casa Grande quindi attraversammo il portico per poi entrare dalla porta aperta. Gli altri erano tutti già seduti intorno al tavolo da ping pong.
"Benvenuti ragazzi accomodatevi pure. Ciao Thalia."
"Buonasera Chirone."
Una volta accomodati il centauro cominciò a parlare.
"Il vostro compito è semplice e vi da anche la possibilità di studiare in una delle migliori università al mondo. Dovrete trascorrere un anno scolastico a Yale per controllare dei ragazzi. Diciamo che non hanno nulla di strano ma ognuno di loro ha il nome di uno degli dei dell'Olimpo, proprio per questo motivo non crediamo che siano mezzosangue in quanto un dio non permetterebbe mai che a proprio figlio venga dato il suo nome o quello di un altro dio. Solo che il semplice fatto di avere nomi di divinità potrebbe scatenare l'ira di quelle vere. Sapete tutti che gli dei, chi più chi meno, sono orgogliosi e non sopportano chi si crede alla loro altezza. In caso di problemi voi dovrete intervenire. Voi siete i rispettivi figli di ognuno degli dei da cui questi ragazzi prendono io nome, fatta eccezione per Leo. Non c'è un ragazzo che si chiama Hephaestus ma una che si chiama Hera, e in quanto Era non ha figli se non con Zeus fatta eccezione per Efesto che ha solo lei come madre è stato deciso di mandare un figlio del dio dei fabbri."
Un attimo di silenzio che venne interrotto da una voce carica di felicità
"Questo significa che studierò architettura a Yale per un anno? Ma questo è fantastico!" Disse Annabeth e a me non poté rendere più felice vederla in quello stato.

Spero che questo primo capitolo possa esservi piaciuto anche se piuttosto corto, il prossimo sarà dal punto di vista di uno dei fratelli mela. 😆

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