"Ma tu che cos'è che studi?" Chiesi a Percy mentre ci dirigevamo verso la biblioteca dove avevamo deciso di incontrarci con i suoi amici e la mia famiglia.
"Scienze motorie."
"Ti piace insegnare?"
"Molto, in realtà non lo avrei mai immaginato. Solo che ad un campo estivo che faccio ogni anno da anni ora più che stare la ad imparare insegno ai nuovi arrivati e ho scoperto che mi piace insegnare. Ma soprattutto quando avevo diciott'anni mia madre e il suo compagno hanno avuto una bimba e da allora adoro i bambini." Mi rispose con sguardo sognante.
"Beh, wow. Ti facevo più il tipo duro che mette in mostra i muscoli e va in giro fumando. Non sentimentalista o simile."
"Lo so ma ehi, ti assicuro che una sorellina piccola che ride sguaiatamente a caso con guance e braccia piene di ciccia ti ammorbidisce molto."
"Poi mi farai vedere una foto."
Percy rise.
"Va bene. E tu? Cosa studi?"
"Legge." Risposi semplicemente.
"Ah già, per informazione, siamo strani in famiglia. Per cominciare abbiamo tutti il nome di un dio dell'Olimpo e poi c'è un gruppetto da tre particolarmente... difficile. Diciamo che sono quelli che tengono l'umore alto ma dicono una marea di idiozie. Sono..."
"No! Aspetta, aspetta. Voglio indovinare. Allora prima di tutto ovviamente Hermes, poi l'altro sarà sicuramente Poseidon e il terzo... in realtà non saprei."
In quel momento ero davvero stupito, ma come diavolo aveva fatto?
"Allora, prima di tutto complimenti, cioè non ho la più pallida idea di come tu abbia fatto. Comunque il terzo non è mio parente è un ragazzo di nome Liam che si è unito a noi in non so quale modo ed è entrato a Yale in non so quale modo. In sostanza te lo dicevo perchè a questi tre vogliamo tutti bene, circa più o meno. Secondo me solo Haven tiene a Liam. E poi era per avvisarti di starci lontano."
"Più che starci lontano, Kelp Head si unisce al gruppo."
Non capii subito chi fosse stato a parlare ma poi a Percy si affiancò una ragazza che in realtà sembrava piuttosto piccola, sui quindici sedici anni. Aveva dei folti capelli neri portati in un taglio maschile degli occhi blu elettrico evidenziati dall'eyeliener nero. Era bello, ma mai perfetto quanto il mio.
"E tu sei...? Le domandai.
"Thalia, piacere."
"Grazie tante, Thals gentile come sempre." Disse Percy fermandosi.
"Non ha del tutto torto Testa d'Alghe." Disse Annabeth abbracciando la vita del suo ragazzo con il braccio sinistro.
Nello stesso momento sentii due braccia a volgersi la vita da dietro e stringere mentre una testa che arrivava a stento alle mie scapole si appoggiava alla mia schiena.
"Grazie tante del sostegno Annabeth." Sbuffò Percy.
"Ciao Persefòni mou." Le dissi.
Calò un silenzio tombale e io mi guardai intorno con un'aria che immaginavo fosse piuttosto interrogativa.
"Cosa?" Chiese la voce di Haven da dietro di me.
"Quindi, chiamandoti tu Hades... Chiami lei Persefone?" Domandò Annabeth.
"Ma questa è una gran genialata!" L'esclamazione del mio compagno dis stanza arrivò qualche secondo in ritardo.
"Ehm, grazie?" Risposi io.
"Siamo già in ritardo per la biblioteca quindi andiamo." Disse Haven. "Ehi, non vi ho chiesto cosa studiate." Aggiunse poi
"Scienze motorie."
"Architettura." Fece Annabeth alzando lievemente il capo e con sguardo fiero.
"Astronomia." Disse Thalia.
Quindi... le piaceva studiare il cielo, i ricordi dolci e malinconici allo stesso tempo ritornano.
Arrivati alla biblioteca ne apprimmo le porte. E un "Piccolo Paradiso!" esclamato a gran voce fece scatenare un coro di "Shhh" e un'occhiataccia da parte della bibliotecaria.
"Ciao Hermy." Disse la mia ragazza a mio fratello andandolo ad abbracciare.
"Hermes, loro sono Percy, Annabeth e Thalia. Loro due le mie nuove compagne di stanza e Percy quello di Hades."
"Piacere!" Esclamò mio fratello solare come sempre.
Ci accompagnò verso il tavolo su cui erano già seduti tutti quanti.
"Percy, Annabeth e Thalia" dissi indicandoli uno per uno "loro sono i miei fratelli Athena e Apollo e poi i miei cugini Ares, Poseidon, Hera e Zeus. Ah, e poi c'è Liam."
Notai che Percy stava guardando Poseidon con adorazione, indicò la sua testa.
"Adoro i tuoi capelli." Il suo tono era a dir poco incantato mentre si riferiva al capo blu con la ricrescita nera di mio cugino.
"Non avevo dubbi che lo avrebbe detto." Fece Annabeth.
"Grazie amico a me invece piace tantissimo il tuo tatuaggio." Ribatté Poseidon indicando l'avanbraccio destro di Percy.
Tatuaggio? Percy ne aveva uno?
Il mio coinquilino sollevò il braccio esponendone l'interno. Su questo c'erano dei segni neri, un tridente con sotto scritto S.P.Q.R. e poi una linea nera orizzontale.
Quel tatuaggio era davvero particolare, chissà qual'era il suo significato.
"Ahem... grazie." Disse con un espressione che sembrava circa imbarazzata mentre si grattava la nuca con la mano. Era leggermente arrossito.
"Loro invece sono Travis e Connor Stoll, i miei due compagni di stanza." Ci informò Hermes.
"Lui invece è Leo, anche noi siamo capitati in camere insieme." Fece Apollo
"Lei è Clarisse, coinquilina mia e di Athena." Era stata Hera a parlare.
"Ehi, ma Nico e Will dove sono?" Domandò Thalia.
"Te lo dico io dove sono." Le rispose Leo sorridendo maliziosamente.
"Dietro di te Valdez." Quella voce cupa anche se non troppo bassa apparteneva ad un ragazzo basso con la carnagione olivastra e dei capelli neri che gli coprivano il volto.
Percy scoppiò a ridere anche se silenziosamente ricordandosi del luogo in cui ci trovavamo.
"Di Angelo la smetterai mai nel provare gusto a spaventarmi così?!" Fu la risposta di Leo in seguito al salto che aveva fatto per lo spavento.
Il ragazzo fece una risata sarcastica per poi rispondere con un "Mai."
"Ragazzi loro sono Nico e Will." Disse Thalia "Siete in camera insieme.?"
"Già." Fece Will avvolgendo Nico con un braccio. Di conseguenza quest'ultimo arrossì.
Ora era tutto chiaro, ecco a cosa erano dovute le battutine di Leo.
"Che cosa studiate?" Domandò Athena.
Oltre a quello che sapevo già scoprii che Leo studiava ingegneria, Clarisse si limitava a seguire i corsi che più le interessavano essendo che non sapeva ancora in cosa laurearsi, Nico studiava Legge e Will medicina mentre i fratelli Stoll studiavano scienze della comunicazione e psicologia.
Poseidon, Percy, Leo, i gemelli Stoll, Hermes e Liam fecero subito gruppo trovandosi in comune d'accordo su quelle che immaginavo fossero idiozie.
In generale ci trovammo bene tutti insieme.
Però non riuscivo a togliermi dalla testa lo strano tatuaggio di Percy.
Questo capitolo è molto di dialogo ma servivano dei chiarimenti e informazioni di base per la storia. Non vedevo l'ora di far incontrare Percy, Leo e i fratelli Stoll con Hermes, Liam e Poseidon. Con questo gruppo ne vedremo di belle.
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Giochi tra Dei e Semidei
FanfictionFan fiction tra Game of Gods 🍎 e Percy Jackson🗡 Alcuni semidei devono andare a studiare per un anno a Yale per tenere d'occhio dei ragazzi omonimi agli dei dell'Olimpo