Nicola's pov
Dopo che la campanella suonò uscii dalla classe e mi recai all'uscita dove dovevo incontrare Ettore.
N:"<bella lyon>"
E:"<bella nick,che si dice>"
N:"<pensavo di fare una festa a casa mia oggi,vieni?>"
E:"<e me lo chiedi pure?>"
N:"<ci sarà anche Anna>"
E:"<DAVVERO,COME LO SAI>"
N:"<ehhh ho i miei metodi.
comunque,secondo me oggi dovresti approfittare della festa e parlarle>"E:"<noo amico non me la sento,non penso di piacerle>"
N:"<ma non puoi saperlo se non ci provi,si vive una volta sola,non fasciarti la testa prima di romperla>"
E:"<e queste frasi 2016 come ti vengono in mente? vuoi mettere anche la scritta Y.O.L.O come sfondo del telefono>"
N:"<saranno anche frasi da 2016 era,però alcune sono vere>"
E:"<ok va bene Petrarca ascolterò i tuoi consigli,a che ora vengo da te>"
N:"<egregio signor Dante Alighieri,la prego di venire da me all'incirca verso le 20:00>"
Gli dissi prendendolo per il culoE:"<a dopo coglione>"
Disse sorridendoN:"<a dopo>"
Dissi andando verso la mia macchinaSalii in macchina e la accesi,misi alla radio,collegandola con il mio telefono,qualche canzone di Tedua.
Una delle mie preferite é "pensa se piove" per me é molto importante per il suo significato.
Arrivato a destinazione parcheggiai ed entrai a casa.
Non c'era nessuno perché come già detto i miei erano fuori,o meglio,mia madre,però a Federico mica potevo dire che mio padre fosse.. vabbè,non importa.Andai in cucina e provai a cucinare qualcosa,diciamo che non sono propio uno chef,però qualcosa lo so fare,così optai per un insalata di riso.
Così dopo aver quasi mandato a fuoco la cucina,riuscì a mangiare la mia amata insalata.
Mentre mangiavo mi arrivò una chiamata da parte di mia madre,così risposi.N:"<pronto>"
M.N:"<ciao tesoro,come stai?>"
N:"<bene mamma,te e Alice?>
M.N:"<io un po' stanca per il lavoro però bene,anche Ali>"
Ali:"<ciaoo fratellonee,mi manchi tanto>"
Disse mia sorella inapropriandosi del telefono di mia madreN:"<anche tu mi manchi amore>"
M.N:"<scusa Nico,lo sai come é tua sorella>" Disse mia madre riprendendosi il telefono
M.N:"<a proposito,hai programmi per questi per questi giorni?">
N:"<stasera devo uscire con un "amico"diciamo>"
M.N:"<Alex o Ettore?
voglio propio bene a quei ragazzi>"N:"<no,é uno nuovo,ci siamo conosciuti una settimana fa>"
M.N:"<oh,non pensavo che volessi conoscere altre persone>
N:"<si in effetti non volevo più essere amico di nessun altro,però lui non mi sembra una cattiva persona,sembra diverso dagli altri>"
M.N:"<e come si chiama?">
N:"<Federico,però..>"
M.N:"<però...?>"
N:"<no niente,ora devo andare,ci sentiamo dopo>"
M.N:"<vabene,a dopo>"
Dopo aver attaccato continuai a mangiare e dopo aver finito lavai il piatto.
Andai in camera mia per rilassarmi un oretta,quando entrai nella mia camera,interamente di colore bianca,nera e rossa,mi sdraiai sul letto e con la coda dell'occhio vidi la mia chitarra,o meglio,di mio padre.Lui ha sempre amato la musica e questa passione la trasmise anche a me.
Ogni volta che volevo mi faceva suonare la sua chitarra e insieme,anche con mamma,cantavamo alcune delle nostre canzoni preferite.Mi alzai dal letto e presi la chitarra,inizia a suonare e a canticchiare la canzone "Albachiara" di Vasco Rossi.
È la canzone preferita di mamma.
Mi ricordo che ad ogni anniversario lui le faceva sempre un milione di sorprese,e per concludere la serata,le cantava sempre questa canzone.Dopo aver finito suonare restai in silenzio e immobile per circa un minuto.
Sentii la faccia bagnarsi,stavo piangendo?Non piango mai e quelle poche volte che lo faccio é quando mi trovo da solo.
Non voglio che nessuno mi veda così e che veda questo lato di me che nascondo a tutti.
Agli occhi degli altri mi faccio vedere sempre come quello sorridente e che ha sempre la battuta pronta,ma sotto questo strato c'è un ragazzo che ha sofferto le pene dell'inferno e che vorrebbe solo un po' d'amore.
Non voglio farmi vedere così perché non voglio che gli altri provino compassione,o dicendomi frasi come "va tutto bene" o che "ti guarda da lassù fiero di te" o altre stronzate simili,no cazzo,io volevo che mi guardasse e che fosse fiero di me alla mia stessa altezza dove mi trovo io,non 100 metri più in alto.Odio quando in passato mi hanno detto "queste cose ti renderanno più forte" no cazzo.
Un ragazzino di 10 anni non aveva bisogno di essere più forte,aveva bisogno solo di un cazzo di padre che venisse alle sue partite di calcio e alle sue recite scolastiche.
Quando facevo le recite e tutti i miei compagni avevano un padre che li assisteva tranne me,loro non sapevano e non potranno mai capire quanto ho sofferto e quanto soffro ancora oggi,rifugiandomi nei miei ricordi soltanto per vederlo un'altra volta.Mi risvegliai sul mio letto,ancora con le lacrime agli occhi,spensi la sveglia che avevo messo e andai al bagno a sciacquarmi la faccia.
Dovevo andare in palestra,io faccio box,e si dia il caso che mio zio lavori lì.
Lui é il fratello di mio padre,è sempre stato come un secondo padre per me,quando io e mia sorella eravamo piccoli stava sempre a casa da noi soprattutto quando mamma lavorava,ci ha sempre aiutati sia emotivamente che economicamente nonostante anche lui soffrisse molto per la perdita del fratello.Mi cambiai mettendomi un pantalone della tuta grigio con una canottiera.
Presi il borsone mettendoci i guantoni,bende,asciugamano e altre cose.Presi le chiavi di casa ed uscii incamminandomi verso la palestra.
Arrivato lì aprii la porta ed andai negli spogliatoi per poggiare il borsone e prepararmi.
Mi diressi verso il ring pronto per l'allenamento.Z.N:"<Nic ragazzo mio,ti stavo aspettando>"
N:"<ciao zio,scusami per il ritardo>"
Z.N:"<macchè,sta tranquillo,adesso sali sul ring e fai vedere chi comanda>" Mi disse dandomi una pacca sulla spalla
———Finito l'allenamento riandai a prendere il mio borsone e dopo che tutti gli altri se ne andarono rimasi lì per un po' a parlare con mio zio del più e del meno.
N:"<sono le 19 cazzo,devo andare è tardissimo>"Dissi sul punto di andarmene
Z.N:"<che devi fare?>"
N:"<una sorpresa>"
Z.N:"<per chi? per la tua ragazza>"Mi disse con un sorrisetto
N:"<no non c'è l'ho una ragazza.
È per un mio amico,devo aiutarlo a mettersi con una ragazza>"Z.N:"<beh allora vai,non voglio prendermi nessuna responsabilità se non dovessi fare in tempo ad organizzarla>" Disse ridendo
N:"<ok,scappo>"
Dissi andando a passo sveltoZ.N:"<ciao Nic,ci vediamo>"
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il sole dentro|ˢᵗʳᵉᶜⁱᶜᵒ
Fanfiction----- Federico e Nicola non si erano mai visti prima d'ora,o almeno é quello che credevano. Si incontreranno casualmente alla festa dell'amica del primo,Anna. Federico pensa che lui sia soltanto un arrogante,ma pian piano imparerà a capirlo e conos...