Capitolo 13

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Sembra sempre impossibile finché non viene realizzato.

-Nelson Mandela

Rose aveva gli occhi chiusi e teneva le sue esili braccia strette attorno al busto di Luke, era freddo, ma poco le importava.

"Piccola puoi aprire gli occhi ora" guardò la ragazza che continuava a tenere gli occhi serrati.

"Dove siamo? Mi trovo in paradiso?" disse Rose aprendo lentamente gli occhi.

"No stupida-" Ridacchiò, "-siamo nel luogo in cui andavo io, quando ero in vita, serviva per calmarmi e estraniarmi dal mondo."

Rose si guardò attorno ammaliata, l'aria debole le soffiava tra i capelli portandoglieli davanti agli occhi, si sentiva piccola circondata da quegli alberi alti e possenti.

La ragazza prese la mano fredda di Luke "Sono senza parole...questo posto è magico"

"Lo so, ha sempre avuto quest'aria misteriosa e rassicurante, però ora vieni che ti faccio vedere il lago." sorrise portandosi il piercing tra i denti e guardandosi attorno.

La trascinò attraverso il sottile strato d'erba verde, conducendola davanti un piccolo lago ovale e splendente.
Si sedettero sul bordo del terreno, immergendo le gambe in quell'acqua fin troppo ghiacciata, tuttavia Rose non notava neanche più la differenza di temperatura.

"Luke posso farti una domanda?" chiese Rose abbastanza a disagio.

"Certo piccola, dimmi tutto, sono qui per risolvere i tuoi dubbi" sorrise, mentre i suoi occhi erano luminosi come diamanti rari.

"Ma tu non hai mai freddo? Cioè il tuo corpo lo è, quindi è strano il fatto che tu vada in giro in manica corta senza problemi" disse Rose guardando l'orizzonte davanti a sé.

"Vedi Rose..è complicato da spiegare.
Nonostante io sia in contatto con te, quindi con il mondo terrestre, questo non cambia ciò che sono, ovvero un angelo, e non essendo in vita io non ho la sensibilità.
Non ho più quel senso che solitamente chiamiamo tatto."

La ragazza lo studiò attentamente notando la tristezza nella sua voce. "Quindi quando ci abbracciamo, oppure quando ci diamo la mano, tu non senti nulla?" Chiese delusa la ragazza.

"Esatto..ma non sai quanto io vorrei tornare ad avere la sensibilità" disse Luke con un fil di voce.

Si sdraiarono sull'erba sempre con i piedi ammollo e guardarono le nuvole sopra i loro corpi.
Rose si concentrò sull'azzurro del cielo, prendendo atto del fatto che Luke arrivasse proprio da lì, dall'infinito, dall'ignoto.
Eppure era come se si conoscessero da una vita, lui non era più l'ignoto per lei.

La ragazza doveva solo capire per quale motivo Luke era sceso sulla terra ed era andato proprio da lei.
Magari un giorno glielo avrebbe chiesto, ma per ora non voleva rovinare l'atmosfera serena che si era creata.

Luke..quel ragazzo era giunto nella sua vita senza preavviso, stravolgendo le sue giornate monotone e ponendo in lei radici solide e profonde, che non se ne sarebbero mai andate.

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Hoolaa gente ho aggiornato, cosa ne pensate del capitolo? Se avete domande chiedetemi pure, se avete bisogno di chiarimenti oppure curiosità non esitate perché io sono disponibile a chiarire i vostri dubbi.

Vorrei ringraziare tutti coloro che seguono questa storia, significa molto per me e il solo pensiero che la dovrò concludere mi viene da piangere, comunque gracias gentes

-Marts

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