Capitolo 22

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Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni.

-William Shakespeare

Il sogno è un fenomeno psichico legato al sonno, in particolare alla fase REM, caratterizzato dalla percezione di immagini e suoni riconosciuti come apparentemente reali dal soggetto sognante.

Rose e la madre si fecero strada verso l'interno della stanza in cui era presente il corpo ancora incosciente di Rose.

La ragazza era sola in quella stanza, ogni tanto dei medici facevano avanti e indietro per controllare la sua situazione, quando all'improvviso Rose si fermò.

Vide una figura comparire davanti ai suoi occhi e sedersi accanto al suo corpo sul lettino bianco.

Sbatté le ciglia più volte mentre sul volto della madre si insinuò un sorriso riconoscente, entrambe erano sconvolte, soprattutto Rose.

"Luke" Mormorò più a sé stessa che a sua madre.

La ragazza corse verso il ragazzo nella speranza che la potesse vedere, ma non fu così.

"Rose, lui non può vederti, nessuno qui può vederti, se non io. Ora ascolta ciò che Luke ha da dirti, lui ci tiene a te."

"Tu conosci Luke?" Chiese Rose alzando un sopracciglio e camminando verso la madre.

"Si tesoro, io e lui siamo fatti della stessa materia pura e cristallina, noi siamo uguali" Rispose la madre senza mezzi termini.

"Ma-"

"Shh, ascolta quello che ha da dirti il ragazzo, sono parole che potrebbero aiutarti" Disse la madre zittendo la figlia curiosa.

La ragazza si avvicinò al suo corpo e a Luke che le strinse la mano.

Poteva sentire sulla sua pelle le mani fredde di Luke, stringevano le sue dita e accarezzavano le nocche pallide, erano del suo stesso colore ora.

Luke si spostò sul letto per mettersi più comodo e iniziò a parlare.
Aveva un'espressione triste sul volto, e se  avesse avuto la possibilità di piangere, avrebbe sicuramente lasciato scorrere le lacrime sulle sue guance.

Rose -iniziò facendo una breve pausa- ho sentito i medici pochi minuti fa parlare tra di loro, hanno accennato ad un tentato suicidio e che tu abbia ingerito delle pillole insieme ad un bicchiere di Vodka. Vedo i tuoi polsi stretti tra delle garze bianche come la tua pelle e mi chiedo perché, per quale motivo tu abbia potuto ridurre il tuo corpo così.

Rose, tu non capisci come sia essere come me, vorrei poter respirare ancora l'aria fresca e vorrei poter dormire e svegliarmi come ogni persona, se possibile accanto a te. Lo so che non hai amici qui a Sydney e vorresti poter tornare indietro nel tempo, ma non puoi.

Il motivo per cui ho deciso di venire sulla terra e farmi vedere da te per la prima volta è semplice, volevo farti sentire come quando eri piccola, volevo solo portarti a fare qualche amicizia in più e magari aiutarti a conoscere qualche bel ragazzo.

Ma non ce l'ho fatta, io mi sono innamorato di te, anche se non ho la sensibilità e non posso tastare le cose materiali, ciò non significa che non abbia dei sentimenti. Anzi forse ne ho anche fin troppi, tutti i sentimenti repressi li ho sfogati su di te, portandoti a farti affezionare a me. Perché sì, qualche volta ti ho letta nella mente, anche se tecnicamente non dovevo -fece un debole sorriso prima di abbassarsi a lasciare un lieve bacio sulla fronte della ragazza, lui sapeva quanto fosse importante il contatto per lei- Rose io so che tu puoi farcela, non sarò egoista e non voglio portarti con me nel regno della purezza,.
Io voglio che tu viva la tua vita, voglio vederti invecchiare, voglio vedere il tuo matrimonio, voglio vederti fare la mamma e quando sarà la tua ora ci rivedremo, ma adesso l'importante è che tu apra i tuoi bellissimi occhi.

Non posso vederti così Rose, se non vuoi farlo per te stessa, almeno fallo per me.

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Hoola, questo capitolo è..boh non so come definirlo hahaha spero vi piaccia. Stellinate e commentate cosa ne pensate.

Vi è piaciuto il Luke sensibile e fragile? Ditemi secondo voi cosa accadrà nel prossimo capitolo byebye.

-Marts

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