Attraverso la tenda riuscivo a vedere l'ombra di un grosso ramo dell'albero dietro casa. Scostai la tenda, convinta che quel rumore fosse stato prodotto dal vento. Invece trovai Derek seduto a cavalcioni sul grosso ramo. Aprii la finestra.
"Perché sei appollaiato là?" gli chiesi. Lui fece spallucce, come se salire sugli alberi e bussare alle finestre fosse la cosa più normale di questo mondo.
"Giù c'è una porta, serve a far entrare e uscire la gente" dissi.
"Sei da sola?"
"Sì, mio padre è andato a lavorare. Ma non sono affari tuoi" risposi. "Voglio dormire, okay?"
"Prima dobbiamo parlare". Entrò nella stanza prima che potessi impedirglielo. "Puoi anche sdraiarti"
"No, sto bene in piedi" dissi, anche se non vedevo l'ora di mettermi a letto. C'era qualcosa nel suo modo di fare talmente fastidioso che mi piaceva. Si comportava come se non gli importasse quello che pensavano gli altri, come se l'unica cosa che contasse fosse il suo pensiero.
"Cosa vuoi?" gli chiesi.
"Ringraziarti"
"Ah" mi ero aspettata di tutto fuorché dei ringraziamenti da parte sua. "L'ho già detto, non riuscivo a controllarmi, non credo di meritare alcun tipo di ringraziamento"
"È strano"
"Cosa?"
"Quello che hai fatto"
"Anche trasformarsi in licantropi quando c'è la luna piena è alquanto strano, non credi?" chiesi ironicamente. Derek ignorò la mia domanda, o ritenne inutile rispondervi.
"Come se avessi avvertito il mio dolore per un istante"
"E tu hai avuto quella sensazione per tutto il tempo?"
"Sì"
Di colpo mi dispiacque per lui. Quella fitta che avevo sentito era molto forte, e nonostante fosse durata pochissimo era riuscita a farsi sentire. Derek invece aveva avuto quel dolore per molto più tempo.
"E poi la storia del morso che non c'è più..."
"Secondo te c'entra quello che è successo ieri sera? Se non ho capito male le vostre ferite si rimarginano prima"
"Se avessi subito qualche effetto del morso la ferita sarebbe scomparsa poco dopo, ci avrebbe messo un'ora al massimo. Ma ci ha messo molto di più, e anche molto meno rispetto al normale"
"Dimmi, la telepatia fa parte dell'essere un lupo mannaro?"
Derek mi fissò storto. "No, proprio no"
"Ma quella cosa che hai.. pensato, io l'ho sentita"
"Lo so, non so spiegarmelo. Il morso non c'entra con questo, deve essere qualcos'altro"
"Quando si entra nella riserva, si riesce a sentire il rumore del ruscello?"
Il ragazzo scosse leggermene la testa, poi mi guardò con sufficienza "E questo cosa c'entra?"
"Dimmelo" insistei.
"L'unica cosa che puoi sentire appena entrata è il canto degli uccelli"
"Allora ci sono più ruscelli" la mia era una constatazione, ma volevo comunque una conferma. Quando Derek annuì, mi sentii sollevata. Ricordavo di aver sentito il rumore dell'acqua appena entrata, quando ero con Stiles e Liam.
"Si trovano molto più giù, per arrivarci bisogna entrare da un altro lato" aggiunse.
"Sicuro che non ce ne sia uno vicino all'ingresso?"
"Insomma, perché hai la fissa di quel ruscello?"
"Entrando alla riserva ho sentito chiaramente il rumore dell'acqua" confessai. Avrai voluto capire cosa mi stesse succedendo, cosa significavano quelle cose.
"Non è possibile, non ha senso"
"Non dovrei neanche sentire quello che senti tu. Non ti conosco, non so neanche il tuo cognome, sei un estraneo per me. Adesso è notte, c'è un estraneo nella mia stanza, è entrato dalla finestra, e nulla di tutto ciò è normale"
"Hale"
"Eh?"
"Il mio cognome. Mi chiamo Derek Hale"
Sospirai forte. Possibile che l'unica cosa che gli fosse venuta in mente era il suo cognome? Iniziai a pensare che fosse venuto per passare tempo, per cercare una compagnia diversa dallo zio. Ma aveva scelto la persona sbagliata, nel momento sbagliato.
"Senti, non posso aiutarti in nessun modo, non so cosa mi sta succedendo, nelle ultime ventiquattro ore sono successe cose che fino a due giorni fa reputavo impossibili; ho scoperto che mezza Beacon Hills non è umana, che c'è gente che si trasforma con la luna piena e gente che predice la morte. Sono confusa, ho bisogno di stare da sola e non so cosa dirti. Se non hai nulla da dirmi, puoi anche andare via. Domani ho la scuola, vorrei dormire"
"Ci si vede allora" disse Derek, uscendo da dove era entrato. Lo vidi scendere da quel ramo con un salto e atterrare sui piedi. Guardò verso di me, alzando una mano in segno di saluto. Feci lo stesso, e lo osservai finché con passo svelto non scomparve nel buio della notte.
Andai a sdraiarmi sotto le coperte. Per quale motivo era venuto? Alla fine non avevamo concluso nulla. Non gli avevo detto niente che già non sapesse, e lui non mi aveva detto nulla che già non sapessi. Se possibile, ero ancora più confusa.
Dalla finestra entrava una fredda brezza che faceva muovere la tenda e mi dava i brividi. Mi sarei voluta alzare e chiudere i battenti, ma non lo feci. Non persi tempo a capire perché non volevo farlo, dato che ero sicura che non avrei trovato una motivazione valida. Mi girai su un fianco, cercando di coprirmi il più possibile con la coperta. Ripensai alla visita del ragazzo dai capelli neri. Arrivai alla conclusione che fosse venuto perché sentiva di doverlo fare.
Prima di addormentarmi giurai di aver visto qualcuno accanto a me, o forse dall'altra parte della stanza, o forse fuori. Anzi, non ero sicura di essere ancora sveglia, con ogni probabilità stavo già sognando.
E con ogni probabilità sognai anche una voce che sussurrava "Buonanotte Meg"
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All these supernatural things
FanfictionNuova città, nuova scuola, nuova vita. Megan ha traslocato da poco insieme al padre ed è pronta a ricominciare da zero. Ma qualcosa non va nella tranquilla Beacon Hills: l'aria sa di misteri, segreti e cose non dette. Meg si ritrova in un mondo tot...