"Mi raccomando ragazzi: concentratevi, date il massimo. Domani sera abbiamo l'amichevole, ma non per questo non dovete far vedere quanto valete" la voce del coach era alta e squillante. Tutta la squadra si trovava in campo, pronta ad iniziare gli allenamenti. Kira mi aveva spiegato che l'amichevole era stato fissato settimane fa, e che il coach aveva cercato nuove reclute perché uno degli attaccanti più forti aveva traslocato, lasciando il posto vacante.
Iniziammo a giocare immediatamente, e il coach continuava a dire di passare la palla a me in modo che potessi tirare. Non sbagliai un tiro, facendo goal dopo goal e lasciando tutti a bocca aperta. Kira continuava a farmi gesti di incoraggiamento, e notai che il portiere, Danny, era shoccato dal fatto che una ragazza arrivata da poco potesse essere così brava.
Quando finalmente terminammo l'allenamento, un ragazzo poco più basso di me si avvicinò.
"Sei brava, complimenti"
"Grazie" dissi, con il fiato corto.
"Comunque mi chiamo Liam, piacere" mi porse la mano, e io gliela strinsi. "Ci vediamo domani alla partita"
Lo guardai allontanarsi verso gli spogliatoi maschili, seguito dai suoi compagni.
"Fino a qualche tempo fa era lui la 'novità' qui." Disse Kira, sbucando dal nulla e facendomi sobbalzare. "Credo sia un po' geloso di te"
"Non ha nulla da invidiarmi" le dissi sinceramente. Intanto ci eravamo incamminate verso gli spogliatoi.
"Scherzi? Sei arrivata da due giorni e sei bravissima a lacrosse. Credo che provino tutti un po' di invidia"
"Non faccio nulla di straordinario" le dissi, ed era vero. Non cercavo di superare qualcuno, o di dimostrare qualcosa. Giocavo perché mi piaceva e perché mi faceva star bene con me stessa.
"Comunque vedremo cosa succederà domani. Sono sicura che li stracceremo!" Kira era evidentemente molto emozionata. Le sorrisi, e mi levai la tenuta. Poi andai a farmi una doccia, per lavar via il sudore e la fatica. Il getto d'acqua era gelido, ma nonostante ciò sarei voluta rimanere lì sotto per ore.L'indomani sera gli spalti erano pieni di tifosi. L'altra squadra era arrivata, e io e Kira eravamo negli spogliatoi a cambiarci.
"Sei pronta?" mi chiese, infilandosi le ginocchiere.
"Prontissima" risposi, senza smettere di saltellare sulle punte. Quando uscimmo dagli spogliatoi, i ragazzi si stavano riscaldando. Passammo davanti alla panchina, dove Scott stava parlando con Liam.
"Tutto bene?" gli chiese Kira, fermandosi.
"Sì, adesso andate con gli altri a riscaldarvi, vi raggiungiamo subito" disse il capitano, e sembrò che tra i due ci fosse stata un'intesa, un qualcosa di non detto che convinse la mia compagna ad allontanarsi senza chiedere ulteriori spiegazioni. Iniziammo a fare stretching sedute lontano dalla panchina, ma nonostante ciò riuscii a sentire la conversazione tra Scott e Liam.
"Devi stare calmo, okay? Solo per questa sera, soprattutto per questa sera" disse Scott.
"Sono calmissimo" gli rispose l'altro, ma era palesemente arrabbiato e agitato.
"Liam, devi concentrarti. Non puoi prendertela per una cosa così"
"Ti rendi conto che ieri il coach non mi ha neanche considerato? Continuava a ripetere di passare la palla a quella nuova. Non conto più nulla per la squadra?"
"No, no, conti molto per tutti noi. Ed è per questo che devi rimanere lucido e concentrato. Per favore, Liam"
"Va bene" rispose freddamente il ragazzo.
"Tutto bene?" la voce di Kira mi riportò alla realtà. La guardai, annuendo e farfugliando un sì.
"Liam sembra strano" le dissi. "Non sarà mica la luna piena di stasera?"
La ragazza sgranò gli occhi, come se avessi detto una cosa che non avrei dovuto dire.
"Kira, è solo un modo di dire.. non si usa qua?"
"Oh, sì.. sì" disse lei, emettendo un sospiro di sollievo.
Poco dopo entrò in campo l'altra squadra, e la partita cominciò.
Presi subito la palla, buttandomi a capofitto contro gli avversari. La difesa era difficile da oltrepassare, ma non impossibile: schivai i giocatori che cercavano di bloccarmi, mettendo a segno il primo goal dopo appena cinque minuti. Nell'azione seguente, la palla fu presa da Liam, il quale diede sfoggio della sua abilità e velocità mettendo a segno il secondo goal. Di quel passo avremmo vinto senza problemi.
Continuammo a giocare, e io misi a segno altri due punti. La voce del coach sovrastava gli urli dei tifosi: "Passate a Young, passate a Young!"
Nonostante questo, gli avversari riuscirono a segnare due volte. Provarono a mettere dentro la palla una terza volta, ma Danny la parò immediatamente.
I minuti passarono, finchè non ne rimasero una manciata al termine della partita. Eravamo in vantaggio di tre punti, e a meno che gli avversari non si sarebbero ripresi di punto in bianco la partita era nostra.
Presi la palla, e scattai in avanti verso la porta avversaria. Liam correva accanto a me, e quando fui vicina alla porta lo sentii chiamarmi e incitarmi a passare. Mancava poco al termine, e il coach continuava a urlare di lanciare.
"Passa a me, sono libero!" continuava a ripetere, e per un attimo non seppi cosa fare. Fu quando vidi un giocatore della squadra avversaria avvicinarsi velocemente che capii che se avessi passato la palla a Liam non sarebbe riuscito a segnare, così la lanciai verso l'angolo della porta. La folla esplose in un urlo di gioia, e poco dopo un fischio indicò il termine della partita. Fui travolta dagli abbracci e dalle urla dei miei compagni di squadra, mentre tutta la scuola gioiva per la partita appena vinta.
Poi mi accorsi che Liam era andato a sedersi in panchina, con le spalle chine. Decisi di andare a parlargli, lasciando i miei compagni a festeggiare.
"Hey, Liam" lo chiamai, avvicinandomi. "Abbiamo vinto"
"Potevi passarmi la palla, avrei segnato comunque"
"Il 18 della squadra avversaria era troppo vicino" mi giustificai.
"Avrei segnato comunque" rispose. Dal suo tono di voce si intuiva che era parecchio arrabbiato.
"Abbiamo vinto in ogni caso, è questo che conta. Dai, vieni a festeggiare" mi avvicinai a lui, ma quando si alzò mi diede un colpo alla spalla.
"Ahi, Liam, che ti prende!?"
L'ultima cosa che vidi fu il ragazzo che si avventava su di me, poi il buio.
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All these supernatural things
FanfictionNuova città, nuova scuola, nuova vita. Megan ha traslocato da poco insieme al padre ed è pronta a ricominciare da zero. Ma qualcosa non va nella tranquilla Beacon Hills: l'aria sa di misteri, segreti e cose non dette. Meg si ritrova in un mondo tot...