CAPITOLO 12

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Coraline
-Måneskin

Skye
La Sunrise Academy è certamente una scuola fantastica, ma la nostra è a dir poco irraggiungibile.
Tra progetti, il servizio alla biblioteca della scuola, giornate dedicate a uno sport, ai libri e a molte e altre cose c'è l'imbarazzo della scelta.
Abbiamo tutte le carte in regola per fare un figurone e vincere il titolo di scuola migliore di questa zona.
Soprattutto quest'anno, che ci sono anche innumerevoli corsi per approfondire gli argomenti che interessano maggiormente gli alunni.
Almeno quest'anno dobbiamo vincere. Vogliamo vincere!

Scendo rapidamente dal traghetto, che sta per ripartire con me a bordo, e mi becco subito una bella sgridata da Mr Swift, l'insegnante di chimica, che oggi, insieme a Miss Evans, l'insegnante di fisica, ci accompagna in gita.
<<Signorina White, rapida! Non abbiamo tempo da perdere!>> mi dice in modo molto scocciato.

Dopo 5 minuti di camminata arriviamo alla Sunrise Academy.
È sviluppata su tre piani, come la Silverlake Academy e le facciate gialle conferiscono alla struttura una certa solarità.
I serramenti sembrano nuovi, e la cancellata è molto bella, ma soprattutto ben tenuta.
I giardini sono immensi, ma c'è solo una fontana, da noi ce ne sono tre.

Insieme agli insegnanti ci avviamo all'entrata.
L'interno di questa scuola non si dimostra all'altezza del relativo esterno.
Le pareti sono bianche e ci sono poche finestre. Sembra di stare in gabbia.
Io sono un po' claustrofobica, ed ora sono leggermente in difficoltà.
Mi manca il respiro, e comincia a farmi male la testa.
Gli studenti escono dalle varie aule per dirigersi a quella dedicata all'ora successiva, affolando ancora di più la stanza.
Il mio mal di testa comincia a trasformarsi in capogiri.
Le gambe cominciano a cedere.
E in un attimo, la vista si offusca e vedo tutto nero.

...

Apro gli occhi e vedo qualcuno piegato su di me che mi muove una mano davanti agli occhi e io, d'istinto, senza nemmeno vedere chi sia, gli tiro un pugno.
<<Ahiiii!>> dice quello.
Aspetta, quello ha la voce di Liam.
Spalanco gli occhi e lo vedo contorcersi dal dolore per colpa mia.
<<Ehm, scusa, io... io non volevo farti male...>>
<<Tranquilla, per colpa tua dovranno farmi un trapianto di rene...>> dice ironicamente.
Rido alla sua battuta mentre mi metto bene a sedere.

Sono in infermeria.
Ci sono Lexy, Rhys, Liam e Kylee, che in questo momento sta aiutando Liam ad alzarsi visto che con il mio destro l'ho "steso".
Manca solo lui.
Da quando siamo scesi dal traghetto mi è stato distante almeno 2 metri.
Non lo capisco proprio.
Prima mi trascina via dal gruppetto di Leonard, poi mi parla, siamo a meno di due centimetri, poi, puff, sparito!
O ho qualche problema io o il problema ce l'ha Theo...
Ogni volta che penso a lui mi spunta un sorriso ebete in faccia ma allo stesso tempo vorrei trovarlo e scaraventarlo giù da un ponte.
Mi fa perdere la pazienza il rompiscatole.

<<Posso andare?>> chiedo all'infermiera dopo tutti gli accertamenti del caso.
Lei annuisce e poi si raccomanda di riprendermi.
La ringrazio, prendo le mie cose ed esco, seguita da Kylee, Liam, Lexy e Rhys.
Raggiungiamo i nostri compagni di classe e chi c'è?! Chi?!
Quel brutto, farabutto, rompiscatole che sta parlando con Chanel!
Capite? Con Chanel. La persona peggiore che esista.
In poche parole ci prova con chiunque, letteralmente chiunque.
Con ogni essere di sesso maschile esistente.
Non è possibile.

E Theo ci parla amichevolmente come se nulla fosse.
Anzi, come se nulla fosse un corno, le sta parlando come fossero migliori amici se non altro...
Prima mi parla, mi abbraccia addirittura e poi non mi degna nemmeno di uno sguardo sapendo che ho avuto un mancamento.
Dovrebbe vergognarsi!
Che non provi a rivolgermi la parola mai più.
Anzi, che me la rivolga, così gliene dico quattro.

THE SIX STARS OF PAINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora