Dan barcollò verso il pino e vi cadde di peso. Afferrò le sporgenze della corteccia e strinse il tronco in un abbraccio. Quelle due creature, l'una avvinghiata all'altra, si temevano a vicenda. Il tronco respingeva le braccia di Dan, tagliuzzando la pelle con il legno increspato. Dan, a sua volta, macchiava il pino di lacrime e sangue.
Con la guancia ancora premuta alla corteccia, Dan sentì un dolore acuto alla caviglia. Lasciò la presa e vide di sfuggita una volpe che si tuffava in un cespuglio. La neve, leggerissima, si posò sulle ciglia del ragazzo. Lui stropicciò gli occhi e si diede uno schiaffo, per liberarsi dalla maledizione che lo aveva incatenato all'albero, alle incisioni. Tutto ciò che doveva fare in quel momento era acchiappare la bestiola in fuga.
Qualcosa gli suggeriva che quella volpe sapesse di Jessie.

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L'apparenza
General FictionUna volpe si avvicinò con passi felpati. Dan la vide solo quando sbucò da un cespuglio lì vicino. Si fermò a fianco dell'uomo, priva di alcun timore. Fissava assorta le iniziali incise nella corteccia. I suoi occhi brillavano di una luce sinistra.