Non riusciva più a scorgere il sole. I raggi si impigliavano nella fitta trama di linee uggiose. Si contorcevano invano, immobilizzati dalle catene di grafite che riempivano la stanza.
Dan si lasciò cullare da quei tentacoli, avvolto nel buio. Sconfitto, aspettò che penetrassero nel corpo fino a giungere all'anima, corrosa dalla pazzia.
Sprofondava sempre più in una disperazione inesorabile.
Quando Jessie spalancò la porta, entrò uno spiraglio di luce nella stanza. Le linee caddero sulla scrivania, di colpo private della vita che le muoveva, arse.
"Amore, è l'Ora" esordì con il sorriso.
Dan si asciugò le lacrime e fissò Jessie imbambolato. La luce che la ragazza emanava riuscì a riscaldare il suo cuore inquieto.
"Andiamo" gli sussurrò con dolcezza, afferrandogli la mano.
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L'apparenza
General FictionUna volpe si avvicinò con passi felpati. Dan la vide solo quando sbucò da un cespuglio lì vicino. Si fermò a fianco dell'uomo, priva di alcun timore. Fissava assorta le iniziali incise nella corteccia. I suoi occhi brillavano di una luce sinistra.