Capitolo 7: Waterfall

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Giunti nei pressi di una cascata, i Fryin si calarono giù da una scala fatta della stessa lega delle loro armature, nascosta tra i cespugli.
La scala, costruita appositamente per loro, era di dimensioni ridotte.
Per Leoris, percorrere quei 873 scalini stretti e ripidi era stata un'impresa faticosa, ma la fatica era stata ampiamente ripagata dalla vista della meravigliosa città nascosta dietro la cascata. Waterfall, una maestosa città immersa nel verde, era situata all'interno di una grotta tanto grande da contenerla perfettamente.

Le case, costruite nello stile tipico dei nani, erano alte la metà di quelle umane e realizzate principalmente in pietra, ma sorprendentemente presentavano forme sferiche, anziché rettangolari come ci si aspetterebbe. La città era animata da una gran quantità di persone: pescatori, minatori, venditori di utensili, e molti altri.
Leoris si fermò davanti a una casa rettangolare, l'unica della città con una forma tradizionale. Del si avvicinò a lui e spiegò: "Quella è l'unica casa rettangolare di Waterfall. Appartiene a un nano di nome Ralph, l'unico della sua razza qui a Waterfall.
Dicono che sia un ottimo fabbro, anche se è un peccato che abbia a disposizione così pochi materiali nella grotta; è sprecato qui."
Incuriosito, Leoris si staccò dal gruppo per bussare alla porta del nano, ma non ottenne risposta.
"Probabilmente è andato alla miniera per cercare qualche nuova lega. Potrai provare a incontrarlo domani alla sua bottega." disse Del.
Mentre si dirigevano verso la dimora del capo tribù dei Fryin, Del mostrava interesse per Nymeria, essendo cresciuto nella convinzione che le streghe fossero estinte.
"Dicono che siete estinte da duecento anni, dall'ultima eclissi." disse Del.
"È vero, con alcune eccezioni." rispose Nymeria.
"Quindi non sei l'unica?"
"No, ma sono una delle poche che ancora ha il coraggio di ammettere di essere una strega. Le altre, dopo la sanguinosa battaglia sulle terre del Drago contro gli eredi di Mytrax, si fanno chiamare maghe di corte, ma in fondo sono sempre streghe."
"Gli eredi di Mytrax? Il drago primordiale, signore dell'oscurità?" chiese Del, visibilmente incuriosito.
"Esattamente. Dopo la disgregazione, si formò il culto degli eredi di Mytrax, che sognano un mondo dominato dall'oscurità."
"Mytrax aveva degli eredi?"
"Mytrax sapeva di non poter vincere contro Syriel, così creò una discendenza: draghi minori con aspetti umanoidi, intrisi del potere dell'oscurità." spiegò Nymeria con tono serio.
"Syriel sapeva che poteva sconfiggerlo, ma anche lui concesse il potere della Luce ai suoi seguaci, sapendo che per porre fine allo scontro avrebbe dovuto sacrificarsi." aggiunse la strega.
"Pensavo fossero solo leggende." mormorò il Fryin, con voce tremante.
"Le leggende hanno sempre un fondo di verità," replicò Nymeria.
"Siamo arrivati, entrate pure, senza cerimonie, e accomodatevi." disse Del.
All'interno della casa, Leoris e Nymeria dovettero abbassarsi per entrare: l'abitazione era alta appena meno di due metri, con porte di un metro e cinquanta circa.
I due si sedettero per terra, essendo che le sedie non erano costruite per loro e, per stare più comodi Del gli porse dei cuscini per ammorbidire il pavimento.
Del portò in tavola del pane, carne di cervo stufata e birra scura di loro produzione.
"Mangiate e bevete, così vi rimetterete in forze. Mia moglie sta per tornare e curerà quella ferita causata dal Crandil."
"Grazie." rispose Leoris.
Dopo alcuni minuti di silenzio, interrotto solo dal rumore del cibo masticato e della birra inghiottita, entrò Fery, la moglie di Del.
Era più bassa di lui di circa dieci centimetri, con un viso paffuto, e sembrava almeno dieci anni più giovane, anche se in realtà avevano quasi la stessa età.
"Vuoi presentarmi i nostri ospiti, caro?" chiese incuriosita.
"Lei è Nymeria, una strega dei monti Klarion e lui è Leoris, un abile guerriero che ha affrontato un Crandil. Lo scontro è stato rapido, e ti lascio immaginare chi ne è uscito vittorioso, anche se con qualche ferita. Lei invece e mia moglie Fer..."
Quando Del stava per finire la frase, la moglie corse subito da Leoris.
"Fammi vedere dove sei ferito!" disse con tono materno.
Leoris mostrò la ferita fresca sulla gamba.
"Nulla di grave." constatò la Fryin, chiedendogli di togliersi gli indumenti per fasciare la ferita.
"Ora dovrai riposarti un po', così la ferita potrà rimarginarsi senza movimenti bruschi." e  concluse la medicazione.
"Grazie mille." disse Leoris, riconoscente.
Fery si unì alla tavola, e la serata proseguì tra discorsi leggeri, finché la stanchezza non colse tutti.
"Abbiamo una camera per gli ospiti, è piccola per voi, ma con due sacchi a pelo dovreste starci."
Leoris e Nymeria, ringraziando la coppia, si prepararono per la notte, stendendo i sacchi a pelo e coricandosi.

"Nymeria, dimmi la verità. Posso recuperare la mia memoria? La mia confusione aumenta e capisco solo la metà di ciò che dite." chiese il paladino.
"Ci vuole tempo." rispose Nymeria.
"Quanto?" replicò Leoris, amareggiato.
"Devi continuare il tuo cammino. Io ti guiderò come un faro, ma devi vedere certi luoghi con i tuoi occhi e affrontare le sfide che ti aspettano."
I pensieri di Leoris si fecero sempre più intensi, ma una luce interiore gli ricordò che era un paladino, un esempio di giustizia e bontà per tutti.
Con questo pensiero in mente, Leoris si addormentò con un sorriso.

La mattina seguente, nella sala, c'era un dolce tipico di Waterfall: il Loshvar, una ciambella con una glassa di bacche di bosco di Waterfall, dal sapore dolce con un piacevole retrogusto amaro.
"Dormito bene?" chiesero in coro Del e Fery.
"Ho dormito in posti migliori e in posti peggiori." rispose Nymeria.
"Sì, grazie mille!" replicò Leoris.
Dopo quella notte, Leoris comprese che la sua bontà e gratitudine per le piccole cose erano parte integrante del suo essere paladino.
"Ora cosa farete?" chiese Del.
"Dobbiamo dirigerci ad Ashkar, c'è una vecchia conoscenza che dobbiamo incontrare." rispose Nymeria.
"Da qui vi conviene andare a nord-est, verso il mare del nord. Una volta usciti da Waterfall, c'è un sentiero sterrato che conduce al mare; prima di raggiungerlo, troverete un cartello con l'indicazione per Ashkar sulla destra. In teoria, è un sentiero piuttosto sicuro." consigliò Del. "Prima di partire, passa dal fabbro; magari può riparare quell'armatura malconcia che ti porti dietro." aggiunse.
Così, pieno di speranza nel poter vedere l'unica cosa che apparteneva al suo passato poter essere riparata, Leoris e Nymeria si avviarono verso la bottega del fabbro.
La città, illuminata dalle prime luci del mattino, era ancora più bella e sembrava brillare di luce propria.
La città era piena di Fryin che si riunivano per commerciare o semplicemente per scambiare qualche parola, sebbene non mancassero sguardi di diffidenza verso di loro, Leoris e Nymeria rimasero impassibili, concentrati sul loro cammino.

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