13 Capitolo

7 1 0
                                    

Era ormai tardi e il silenzio avvolgeva la casa. Shane stava mettendo a letto la piccola Jas, che non sembrava affatto intenzionata a chiudere gli occhi. La bambina si aggrappava al suo braccio, implorando: “Ma io voglio restare ancora con la mia famiglia!”

Shane sorrise, piegandosi verso di lei. “Va bene, piccola. Ma solo per un altro momento. Se prometti di andare a dormire subito dopo,” disse, prendendola in braccio. “Prometto che domani giocheremo di nuovo insieme.”

“Ma Gioia deve venire!” esclamò Jas, gli occhi pieni di aspettativa.

“Gioia!” chiamò Shane. La ragazza si avvicinò, divertita dalla conversazione. “Prometti anche tu di unirti a noi domani?”

“Promesso!” rispose Gioia, allungando il mignolo. Jas fece lo stesso, sigillando l’accordo con un sorriso radioso.

“Dai, andiamo nella tua cameretta,” disse Shane, portando Jas verso la sua stanza. Si sistemò fuori mentre la bambina si cambiava nel suo pigiama. Quando finalmente entrò, trovò Jas nel letto, che lo guardava con occhi pieni di affetto.

“Mamma Shane, rimboccami le coperte!” ordinò, facendo ridere Shane.

“Certo, angioletto,” disse lui, rimboccando le coperte attorno a lei. Le accarezzò delicatamente il viso. “Sei così bella quando dormi.”

“Grazie,” rispose Jas, gli occhi che si illuminavano. “Sono felice di avere uno zio come te al mio fianco.”

Shane si sentì scaldare il cuore a quelle parole. “E io sono lusingato di avere un angioletto come te.”

Jas lo guardò, il suo viso da bimba pieno di sincerità. “Puoi cantarmi una canzone per farmi addormentare?” chiese timidamente.

Shane esitò un attimo, sapendo di essere stonato come una campana. Ma il desiderio di farla felice superò la sua timidezza. “Va bene, piccola. Ma non ridere, okay?” iniziò a cantare una ninna nanna, cercando di fare del suo meglio. La voce era un po' stonata, ma piena di amore.

Jas si addormentò lentamente, i suoi occhi si chiusero piano mentre ascoltava la melodia. Quando la piccola si addormentò, Shane le diede un dolce bacio sulla fronte, sussurrandole: “Buonanotte, angelo.”

Dopo averla guardata dormire serenamente, Shane uscì dalla stanza, un sorriso affettuoso stampato sul volto. Mentre si dirigeva verso il salotto, sentì le voci di Marnie e Gioia provenire da un angolo della casa.

“Non so come ringraziarti, Gioia,” diceva Marnie, la voce calda e sincera. “Sei stata un aiuto incredibile per noi.”

“Non devi ringraziarmi,” rispose Gioia con un sorriso timido. “Io vi adoro! Passare il tempo con voi è sempre così bello!”

Shane si fermò per ascoltare, curioso. Marnie continuò: “Ho notato dei cambiamenti in Shane. Anche se beve ancora, non sembra più così arrabbiato. C’è qualcosa di diverso in lui.”

“Davvero?” chiese Gioia, con gli occhi brillanti. “Mi piace pensare che le cose possano migliorare per lui. È un ragazzo meraviglioso.”

Shane arrossì, imbarazzato per le lodi. Il suo cuore iniziò a battere all'impazzata. "Ma io non sono così speciale," pensò.

Proprio mentre cercava di avvicinarsi per sentire meglio la conversazione, inciampò su un gioco di Jas, perdendo l’equilibrio e cadendo quasi a terra. Marnie e Gioia si voltarono, vedendolo in quella posizione imbarazzante.

“Shane! Che cosa fai, spaventato come un topo?” rise Marnie, mentre Gioia si coprì la bocca per non ridere.

“Ehm, solo... controllavo che tutto andasse bene,” disse, forzando un sorriso.

Un Cuore Da Coltivare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora