Capitolo 4

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Mi sveglio che sono le 7:30, per fortuna ho già fatto la doccia, quindi decido di prepararmi, non mi vesto molto sofisticata, un paio di pantaloni a campana neri e una camicia bianca a maniche corte,sandali bassi, un filo di trucco e sono pronta, esco dalla mia stanza e vado in giardino.

"ciao amica, sei in ritardo" mi dice Ele "solo di 5 minuti, non farne un dramma dai usciamo a cena, ho una fame"

decidiamo di andare a cena in un ristorante di Trastevere, per poi trovare un altro locale per far serata.

Entriamo in questo ristorante molto carino, pieno di gente ma comunque riescono a trovare un tavolo per due, decidiamo cosa bere e poi prendiamo io una carbonara e la mia amica cacio e pepe.

Arrivano poco dopo le ordinazioni e iniziamo a cenare, la pasta è buonissima, anche alla mia amica non dispiace, chiacchieriamo del più e del meno, fin che non decidiamo di pagare ed uscire, per trovare un localino nei dintorni per fare serata.

Abbiamo trovato un bellissimo locale vicino, ci siamo ordinate due bei cocktail e abbiamo iniziato a ballare, c'era anche della bella musica quindi io e la mia amica iniziamo a ballare tranquillamente, ad un certo punto il mio sguardo si fissa negli occhi oceano di un ragazzo mozza fiato, carnagione olivastra occhi azzurro oceano con dei capelli nero corvino da far invidia a chiunque.

"cosa guardi?" mi chiede Ele ma io non riesco a dire nulla, il ragazzo sta venendo verso di noi, merda e ora? Calma Gin hai trentanni rilassati fai finta di nulla continua a ballare.

"ciao ragazze, siete qui da sole? Merda è qui e adesso per fortuna ho il mio palo che risponde perché io ho perso la voce e non so dove sia.

"ciao si io solo Elena e la mia amica con mutismo selettivo e Ginevra, saluta Gin" mi dice, io faccio un bel respiro sorrido "ciao scusami con la musica non sento molto" dico ad entrambi, per riprendermi"

"e tu sei solo?" dice sempre la mia amica.

"No in realtà sono con un amico, vi và di sedervi al nostro tavolo, per fare amicizia?" ci dice la mia amica acconsente trascinando anche me e te pareva.

Passiamo la serata con Mirko cosi si chiama il ragazzo e Lorenzo l'amico commercialista, Mirko invece è un imprenditore.

Alla fine non sono male, io flirto con Mirko la mia amica con Lorenzo, poi non ricordo più nulla abbiamo bevuto moltissimo, io mai così tanto neanche ai tempi dell'università.

Mi sveglio, o meglio apro un occhio, mi guardo e sono nuda, oh merda guardo alla mia sinistra e vedo, Mirko, non mi dire che c'ho dato dentro con lui, manco lo conosco.

Mi alzo piano, senza svegliarlo, vado in bagno per cercare di riprendermi, cavolo o male ovunque, ma perché mi sono fatta prendere cosi cosa mi prende sono quasi in lacrime mentre faccio la doccia, ma mi riprendo perché sento battere la porta.

"Ginevra, posso?" è Mirko che vuole entrare in bagno.

"No, sto facendo la doccia se devi andare in bagno c'e ne uno in corridoio" dico sperando che se ne vada ma lui entra

"Ho visto tutto di te ieri sera" mi dice mentre io cerco di coprirmi con le mani e lui mi guarda voglioso.

"Ti prego perché tu ricordi tutto?"

"certo bambolina ogni cosa"

"stupendo ma ora esci" gli dico mentre cerco di prendere un asciugamano per asciugarmi ma lui è più veloce, lo prende e me lo strofina delicatamente sul mio corpo, poi mi mette un dito sulle labbra "sssh" e poi mi bacia e io non riesco a muovermi, esige di più e io accetto, da lui accetterei ogni cosa.

Amore trovato in bottigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora