Capitolo 8

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E' passato qualche giorno, ma finalmente ho l'ok scritto dal medico di base di Gilberto, per partire alla ricerca della sua Clara, finalmente direi, ho prenotato un volo per tre e un albergo vicino all'aeroporto, non è stato semplice ma ci sono riuscita, ognuno con la sua camera, potevo anche prenderne solo due, Mirko ne sarebbe stato felice, ma diciamo, che il nonno non sa di noi, e meno sa meglio è, non so come la prenderebbe.

La mia amica ha deciso di convivere già con Lorenzo e quindi non posso fare altro che avvertire la proprietaria che la nostra vacanza giunge al termine, e pago il soggiorno, mi mancherà questa casa, soprattutto la piscina, ma devo andare in America, e non so per quanto, fin che non la troviamo, e spero viva e vedova, anche se è brutto da dire.

Abbiamo deciso di trovarci direttamente in aeroporto, per non perdere tempo, mi hanno accompagnato Lorenzo ed Elena, a Lorenzo continuo ad non essere particolarmente simpatica, perché a detta sua faccio soffrire l'amico, ma non è mia intenzione, comunque al momento non me ne preoccupo, ho una persona da trovare, ringrazio Lorenzo saluto la mia passa migliore amica, gli dico di farsi sentire "nel weekend vado dai miei in macchina per licenziarmi, e gli presento Lorenzo" la guardo ridendo "caspita ai tuoi verrà un infarto" ridiamo insieme mi abbraccia e ci diciamo di volerci bene come sempre.

Dopo interminabili ore siamo atterrati in aeroporto, >America, finalmente, dire che non ci sono mai venuta, non è assolutamente vero, ci sono venuta ma sempre per lavoro, ho viaggiato moltissimo, ma non mi sono mai goduta i viaggi, dato che erano per lavoro, non ho mai messo il naso fuori dagli alberghi, le conferenze erano sempre all'interno dell'albergo.

"e questa sarebbe la grande mela" dice il nonno "e si Gilberto, la grande mela, ora andiamo in albergo cosi ci riposiamo, poi noi andiamo a cercare la tua Clara e quando l'abbiamo trovata te la riporteremo da te và bene?" lui mi guarda con gli occhi pieni di speranza "d'accordo dottoressa" e cosi prendiamo un taxi per l'albergo, arrivati vado alla reception, parlo il mio inglese fluente per farmi dare le chiavi, poi prendiamo le valigie e andiamo nelle nostre stanza, prima entra Gilberto nella sua,Mirko ha la stanza vicino alla mia, mi ferma "sai che sei sexy quando parli in inglese?" lo guardo e gli sorrido, quanto è bello quest'uomo "so parlare inglese, francese e spagnolo, un po' di tedesco ma dato che non vado mai in Germania non mi serve molto" "vorrei sentirti parlare in altre lingue scommetto che sei sexy comunque" "che adulatore che sei, ora vai nella tua stanza e io nella mia mi faccio la doccia mi riposo e ci vediamo qui per le 8 ma credo che oggi non facciamo nulla" "no in effetti no, è troppo tardi" già dieci ore di volo, sono veramente stanchissima, comunque entro nella stanza mi preparo le cose per la doccia, e mi rilasso, poi mi asciugo, mi vesto e vado nel letto, e qui mi addormento, dimenticandomi di mettere la sveglia.

Sento battere la porta, mi sveglio, cavolo sono le 8:15, mi alzo di scatto e vado subito alla porta, "scusami Mirko non ho messo la sveglia, mi dispiace tantissimo" gli dico, implorandolo "tesoro calma avevo capito che ti sei addormentata non preoccuparti ho avvisato il nonno che oggi non si faranno ricerche" lo ringrazio con gli occhi, questo viaggio mi ha messa a ko e non so il perché.

"quindi cosa si fa?" gli chiedo "semplice, a mio nonno ho ordinato la cena in camera, anche lui è stanco, e ha preferito cosi, noi andiamo a cena fuori, dato che non abbiamo mai visto New York, è giunto il momento di vederla" "giusto, allora mi vesto, puoi stare qui, mentre mi vesto và bene, ma non sbirciare" lui mi guarda come se gli avessi detto qualcosa di scandaloso "come no, sto qui solo per questo" "mi dispiace ma il mio corpo lo hai visto una volta e ti dovrà bastare" lui ci pensa "in realtà due ma una più approfondita"

"Mirko non farmene pentire, hai visto di più di quello che ti è acconsentito"cosi dicendo vado in bagno con il vestito che indosserò un semplice tubino argento con la gonna che arriva alle ginocchia, orecchini abbinati, scarpe con il tacco non troppo alte, mi trucco leggermente e decido di lasciare i capelli sciolti, ho dei bei ricci lunghi color rosso fuoco, ho degli occhi verdi e un po' di lentiggini, avete presente ribelle? Ecco uguale solo che i capelli sono meno accesi e non sono per niente ribelli.

Amore trovato in bottigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora