Capitolo 5

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Nel mentre tornavo a casa, ho approfittato per fare la spesa, dato che siamo arrivate ieri sera, non avevamo avuto molto tempo per farla, e poi fare la spesa mi rilassa, e mi sono concentrata in quella piuttosto che pensare a Mirko, il nonno al confronto, è un tesoro,ma lui non so da chi ha preso, e dovevo proprio imbattermi in lui con tutti i nipoti che può avere Gilberto, proprio in quel pallone gonfiato, manipolatore dovevo imbattermi e per di più andarci a letto, ok non sapevo chi fosse, e speravo che non lo avrei più rivisto, mi sbagliavo questo è certo,purtroppo se voglio aiutare Gilberto devo lavorare con il nipote.

Preparo un'insalatona, come prevedevo non c'è nessuno in casa, spero che la mia pazza amica non si metta nei casini, comunque è grande e vaccinata.

Dopo pranzo decido di sfruttare la piscina e così mi metto un bikini e vado a stendermi nello sdraio per cercare di rilassarmi, ma non faccio in tempo, perché mi arriva un messaggio spero sia Elena, ma no e il caro Mirko.

"ciao dolcezza, stai già facendo la ricerca?" che nervoso e poi dolcezza sul serio?

"No non sto cercando nessuno mi sto rilassando in piscina almeno fin che non mi hai scritto tu, ah un altra cosa, dolcezza chiami tua sorella", invio il messaggio ma neanche due minuti dopo suonano al campanello, Elena ha le chiavi chi può essere, fa che non sia quel pallone gonfiato ti prego anche perché l'accordo era di rivederci tra qualche giorno, comunque è inutile pensare chi possa essere l'unico modo è aprire.

"ancora tu???"

"ciao dolcezza ti sono mancato??"

"in realtà no speravo di non vederti per un bel po', che vuoi"

" a me mancavi e così sono venuto a trovarti"

"senti Mirko, standomi a dosso, non è che mi diventi meno antipatico, e non ricominciare con la storia che siamo stati a letto insieme, perché nel canto mio io non ricordo nulla, ero troppo ubriaca, e per fortuna che abbiamo solo fatto quello"

"lo so per te è stato sesso, lo capisco con uno bello come me, ma non sono qui per questo, a mio nonno non so perché piaci, gli ho detto come sono andate le cose, perché non è stupido e ne rimbambito e mi ha detto di venire da te per chiederti scusa, o meglio mi ha minacciato"

"tu cosa hai fatto, gli hai detto di noi, cioè di cosa abbiamo fatto ieri sera, ma dico ma sei impazzito? Che vergogna" infatti sono rossa, d'imbarazzo ma questo cos'ha al posto del cervello cerume?

"ma perché gliel'hai detto, potevi dirgli che eravamo vecchi amici"

"non amo mentire a mio nonno"

"be non era mentire, era una bugia bianca, sai cosa sono? Omettere dove ci siamo conosciuti per esempio e cosa sia successo"

"tranquilla non mi ha detto di fare un matrimonio riparatore, solo di farmi perdonare"

"bene ora che ti sei scusato te ne puoi anche andare, come ben vedi volevo rilassarmi, da sola"

"la tua amica non c'è?" lui non molla, ma cosa non ha capito nel voglio stare sola?

"no sarà con il tuo amico Lorenzo, ora te ne vai?"

"dai fammi entrare, prometto che non ti disturbo"

"non hai un lavoro da fare? Non sei un imprenditore?"

"si lo sono ma ho chi lavora per me, io ho voglia di stare con la mia dottoressa preferita"

"io non sono la tua dottoressa e poi ho preso un'anno sabbatico"

Lo faccio entrare perché cominciamo a dare spettacolo, e io odio fare spettacolo.

"ecco contento ora la casa è grande puoi andare dove vuoi, ma non invadere il mio spazio, ci siamo capiti?"

Amore trovato in bottigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora