Enemies to lovers or something else...

Karaoke night

B. I. G, yeah, we bang like this
Modu da gachi chong majeun geotcheoreom
Bang! bang! bang!
Bang! bang! bang!
Ppangya, ppangya, ppangya

-BANG BANG BANG!!!-

Tutti alzarono le mani al cielo aggiungendosi alla voce di Namjoon, che più che cantare interpretava la straziante morte di una cornacchia alle prese con il ritornello.
Jin era un ammasso piagnucolante rannicchiato a terra, troppo preso ad asciugarsi le lacrime agli occhi per preoccuparsi di fermare il suo ragazzo dal rompergli i timpani con il prossimo acuto.
Hoseok aveva trascinato Jimin in un'improvvisazione della coreografia un po' scoordinata e osé a causa delle risa e di qualche bicchierino di soju, ma soprattutto dello strusciamento esplicito dei loro bacini, che avrebbe fatto arrossire persino la versione alticcia e sfacciata di Namjoon.
Sarebbe stata una classica serata karaoke se non fosse che anche Kim era stato invitato e, in quel momento, si teneva la pancia esponendo la dentatura bianca e perfetta rotolandosi a terra in preda ad un attacco di risarella.
Jungkook gli concesse solo una breve occhiata mentre prendeva un sorso di birra e si chiedeva come lo avessero convinto a partecipare, invece di starsene in dormitorio ad ammazzarsi di HoverCraft.
Il pensiero di Hoseok che, qualche ora prima, gli calava i pantaloni del pigiama lanciandogli le prime cose trovate nell'armadio poteva essere un indizio, ma non toglieva che avesse protestato con le unghie e con i denti mentre valutava di incatenarsi allo schermo del pc.

-Signori! È arrivato il momento di far brillare la nostra stella, il futuro del k-pop, la voce delle voci, l'unico e solo Jeon Jungkook!- Hoseok lo spinse davanti allo schermo gesticolando animatamente, mentre Jin e suo fratello si univano agli schiamazzi in un'orribile imitazione di una folla in visibilio.

-Uh, questa sera credo che passerò Hobi-

Normalmente, non si sarebbe fatto problemi a cantare. Era intonato, aveva una bella voce e ne era consapevole, ma non ci teneva per niente a mostrare la sua dote davanti a Kim e Park.
Non era una questione di timidezza, era solo che...
Okay, forse era timido ma non era decisamente quello il punto!

-Non farti pregare Kook! - Hoseok lo aveva urlato al microfono, riducendo in brandelli i suoi poveri timpani già provati.

Namjoon gli aveva passato un braccio intorno alle spalle strofinandogli con il pugno la zazzera scura e facendo valere i due centimetri in più di altezza.

-Forza Kookie, facci sentire la tua ugola d'oro- lo spinse davanti allo schermo su cui iniziavano a scorrere le parole di una canzone americana.

-Non ti vergognerai mica Jungkookie...- incrociò lo sguardo con Kim, che sogghignava perfido mentre gli si affiancava sbattendogli in faccia la sua insopportabile perfezione.

Prese un profondo respiro, perché no, non avrebbe ceduto così facilmente.
Non avrebbe accantonato per l'ennesima volta una sua convinzione solo per un nomignolo e uno battito di ciglia un po' più intenso.
Piuttosto, avrebbe ascoltato tutti gli acuti di Hoseok con il volume al massimo rischiando di frantumare i vetri dell'intero edificio, o avrebbe elogiato Jin per la sua imitazione di Eminem.
Per nessuna ragione in tutto l'universo avrebbe in alcun modo...

Afferrò il microfono portandoselo alla bocca e intonando la prima strofa.
Il fastidio per aver ceduto troppo velocemente e la vergogna che gli aveva colorato le guance, sostituite dalla soddisfazione di vedere lo sguardo di Kim cambiare, passando dal malefico allo stupito.
Incoraggiato, eseguì anche qualche breve passo durante il ritornello e non si trattenne dal rendersi tutto tronfio di fronte a quella che era chiaramente una vittoria in suo favore.
Terminò con un acuto niente male inchinandosi davanti al suo piccolo pubblico, che ululava e applaudiva con il suo migliore amico che imitava il gesto di slacciarsi il reggiseno e lanciarglielo addosso.