☁️M a l i a☁️
La tristezza è causata dell'intelligenza. Più comprendi certe cose, e più vorresti non comprendere
Charles Bukowski
Mentre mi guardo allo specchio, sento un po' di ansia e nervosismo, ma anche eccitazione e curiosità.Mi chiedo se tutto andrà bene..
Dopo una giornata così estenuante, l'uscita con Tyler mi serviva.
Arya mi ha detto che non tornerà prima di domenica perché sua sorella ha partorito, così ho chiesto a Carina di darmi una mano. Ovviamente Rya è in viedochiamata.<Quello blu non ti sta male, Lia>
<Sembra una scappata di casa>
Le due iniziano a litigare per il mio vestito, mentre io sfilo davanti a loro con l'ennesimo abito di Carina.
Questa volto ne provo uno verde acqua aderente con lo scollo a cuore.
<Che ne dite di questo?> chiedo. Arya scatta in aria, scioccata.
<Carina tu hai un vestito del genere?!>
<Mia sorella non lo usava più così me l'ha dato, ma non l'ho mai indossato> spiega. Io faccio qualche passo verso lo specchio. Fascia perfettamente il mio fisico asciutto e minuto.<Ti sta bene, tesoro. Metti questo>
<D'accordo. Sistema il trucco che tra poco arriva il tuo cavaliere> mi fa l'occhiolino Rya.
Il mio cuore batte più forte sapendo che Tyler arriverà tra pochi minuti.
<Secondo voi lui è nervoso?> domando alle ragazze sentendo l'ansia crescere.
<Sicuramente, ma tu stai tranquilla va bene?> sorride Carina.
Annuisco, mentre continuo ad appiattire il vestito con le mani.
<Rina ci pensi tu ad abbracciarla? Io non posso> il tono di voce di Arya sembra triste, ma quando la vedo sorridere mi tranquillizzo.
Carina si alza dal letto, venendo da per stringermi forte.
<Andrà tutto bene, vedrai..> mi sussura.
<Grazie>Dopo venti minuti, Tyler mi scrive che mi aspetta direttamente fuori.
<Ora vado. Ci vediamo ragazze>
<Divertiti, Lia> dice Carina.
<Almeno cerca di farte->
<Smetilla Arya!>
Mi scappa una risata nel vederle così. Esco dalla stanza lasciandole discutere.
Mentre percorro il corridoio continuo a pensare a cosa potrei dirgli. Non so perché io sia così preoccupata visto che solitamente parliamo tranquillamente.
Forse è perché non ci siamo mai visti in questa situazione. Si, sicuramente.La prima cosa che vedo quando esco è Tyler, appoggiato sullo sportello di una Mustang blu elettrico.
Indossa una camicia bianca, arrotolata sulle braccia. Le gambe sono fasciate da un paio di jeans blu scuri stretti. In mano ha una rosa che, guarda caso, è dello stesso colore del mio vestito.
Si sistema i capelli più volte, ma in realtà li sta solo disordinando di più.
Non mi vede arrivare, così decido di osservarlo finché non si accorge.All'inizio non capisco cosa stia combinando, ma quando lo vedo aprire la portiera mi scappa una risata.
Prova anche delle battute e sorride come se stesse parlando con qualcuno.
<Vedo che sei già impegnato. Se vuoi vado via> gli dico, facendolo spaventare.
Giurerei di averlo visto arrossire, ma non ne sono sicura.
<È molto carina, sai? Non mi prende in giro come fai tu> risponde sorridendomi.Ci veniamo incontro, un po' impacciati.
<Ciao Sherlock> lo saluto come una cretina.
<Ciao piccola peste> si inchina per darmi un bacio sulla guancia. Ammetto che avrei preferito che mi bacissse sulle labbra, ma non importa.
<Direi che ho azzeccato il colore della rosa> indica il mio vestito
<Sei bellissima>
Non spendo che dire, abbasso lo sguardo imbarazzata. Tyler mi solleva il viso con le dita, dandomi un bacio inzialmente casto per poi renderlo più rude.
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Sotto lo stesso cielo
ChickLitMalia ha sempre vissuto con la consapevolezza di essere un errore, ma c'è qualcuno che non la fa sentire come tale. Un ragazzino dai capelli biondi e gli occhi immensi come il cielo. Ma non tutto dura per sempre. Entrata a Stanford, Malia farà cono...