11. You look...perfect tonight

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🔴Questo capitolo sarà più lungo🔴
Siete pronti?👀
Iniziamo✨️

☁️M a l i a☁️

Sei così. Ti lascio toccare solo da chi ha l'anima più in fiamme della tua

Charles Bukowsky


Sono sempre stata la tipica persona ferma nelle sue decisioni. Quella che quando dice no rimane no anche dopo mesi. Ora però, mi ritrovo in un disaccordo con la mia mente.
Il calore del tocco di Cayden sembra essersi cucito sulla mia pelle, impedendomi di ragionare lucidamente.
Da quando gli ho chiesto di lasciarmi stare, lui mi evita, ma riesco a sentire il suo sguardo addosso ogni secondo.

Per quanto la mia testa mi dice di aver fatto la cosa giusta, il mio cuore strepita ogni volta che qualcuno lo nomina.
<Stasera c'è una festa da un mio compagno di corso. Andiamo?>
Arya si siede accanto a me, dandomi un bacio sulla guancia. C'è qualcosa che non mi torna. Ultimamente è sempre così spenta, come se ci fosse qualcosa che la tormenta. Ho provato a chiederle più volta cosa avesse, ma cambia sempre discorso.

<Che tipo di festa?>
Tyler mi passa la bottiglia d'acqua che mi ha preso per poi sedersi davanti a me. Vorrei dire che tra noi va bene, ma in realtà quella sera ha segnato anche lui.
<In maschera> sorride Rya.
<In maschera?> Carina non sembra molto convinta.
<Si, tesoro. Siamo a fine ottobre, quindi si deve festeggiare!>
Arya sembra riuscire a convincere tutti quanti, o meglio..
<Io passo> dice Blake, senza neanche guardarci. Continua a scorrere sul cellulare. Rya abbassa lo sguardo, delusa. Cosa cavolo è successo?

<Tu che non vuoi fare festa?> gli chiedo con un sopracciglio inarcato.
<Non mi va, Malia. Non c'è nulla di strano> sentenzia serio.
Io e Will ci guardiamo immediatamente. Lui non mi chiama mai col nome intero.
<Blake cosa..> prova Will, ma lui l'ho interrompe subito.
<Io vado, ho lezione. Ci vediamo in giro>
Will fa per alzarsi, ma io lo blocco. Dopo una veloce occhiata al nostro tavolo, o meglio, ad Arya, mi alzo per seguire mio fratello.

<Blake, aspetta!>
So che mo ha sentito, ma lui continua a camminare come se niente fosse.
<Blake Liam Johansen!> lo chiamo col nome completo, aspettando la sua solita reazione da cane bastonato, ma non arriva. Continua a camminare senza mai girarsi. I corridoi sono sempre più affollati che seguirlo sta diventando difficile. Un ragazzo mi passa accanto, spingendomi. Perdo l'equilibrio e cado a terra, sbattendo la testa contro il muro.
All'inizio cerco di alzarmi, ma il colpo dev'essere stato forte perché non riesco a sollevarmi. La testa mi gira tantissimo ed io non riesco più a vedere Blake.

<Malia stai bene?>
Una ragazza dai capelli rossi si avvicina a me, dandomi una mano ad alzarmi.
La riconosco. È la ragazza che stava suonando con Cayden quella sera.
<Si, ti ringrazio>
<Hai sbattuto la testa. Dovresti farti visitare. Se vuoi ti accompagno in infermieria> propone, con tono gentile. I suoi occhi verdi mi fissano preoccupati, in attesa di una risposta.
<No, non ti preoccupare. Non è niente> sorrido appena. La ragazza mi aiuta a raggiungere una panchina, dove mi fa sedere. Prede dell'acqua dalla sua borsa e me la porge. Rimane con me fino a quando non mi sono ripresa.

<Non devi restare qui con me. Non voglio che tu arrivi tardi a lezione per colpa mia> le dico.
<In realtà, non m'interessa arrivare tardi> ammette, guardandomi negli occhi. La rossa prende dal borsa una sigaretta e fa qualche tiro.
<Perché no?>
<Non è quello che voglio> sorride triste.
<Vorrei suonare e basta, ma nessuno crede davvero in me>
Fa un altro tiro, interrompendo così la nostra conversazione. Vedo come il suo umore sia peggiorato, così cerco di tirarle su il morale.

Sotto lo stesso cielo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora