Vicki è una ragazza di 17 anni che ama i tramonti, il mare, le serie tv e stare in tranquillità. Dopo anni trascorsi in un ambiente difficile a Chicago, la morte improvvisa della madre la lascia sola con suo padre Robert. Insieme, si trasferiscono a...
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Matthew
Dove cazzo sta!
Non posso credere a quello che è successo l'altra sera. Vicki è proprio una testa di cazzo, e adesso mi tocca cercarla in questa cavolo di scuola. Ma dove diavolo si è nascosta? Sento che sto per esplodere, e non perché abbia voglia di spendere due parole con lei, ma perché non riesco a togliermi dalla testa quel miserabile di Noah. Seriamente, si è permesso di intervenire nel nostro appuntamento? E Vicki, con la sua smania di aiutare tutti, si è messa a stargli dietro come una cagnolina affamata. La cosa mi fa ribollire dalla rabbia.
Mi trascino per i corridoi, infuriato, e cerco di non far notare quanto sia arrabbiato. Finalmente, dopo mezz'ora di ricerca, la avvisto. Esce dal bagno e sembra uno zombie. Ha delle occhiaie assurde, e io non riesco a non pensare quanto possa sembrare ridicola così . Se il suo piano era quello di attirare attenzione con quel look da schifo, ha toppato alla grande.
<< Eh, Vicki! >> le grido, avvicinandomi con passo deciso.
<< Ma che diavolo ti è successo? Sembri una sversata di caffè scaduto >>
lei si limita a sospirare e a girarsi per andarsene
Certo, non posso fermarmi lì.
<< Ascolta un attimo! È inaccettabile che tu ti possa comportare come l'altra sera, e poi sei lì a scodinzolare per quel cretino di Noah, per non parlare di Atlas! Che cosa ti passa per la testa? Ti sembra normale? Anche se hai l'ossessione di aiutare le persone, non me ne sbatte niente! Puoi fare le buone azioni con qualcun altro, non con loro.>>
<< Ma ce la fai Matthew! Cristo non hai nemmeno un po' di sensibilità>> si ferma per un secondo gesticolando visibilmente esausta e rininzia a parlare
<< Non capisco ancora cosa avete tutti e tre per non andare d'accordo! Poi non mi hai nemmeno detto che tu e Atlas siete fratellastri e quello arrabbiato dovresti essere tu no!? >> mi urla lei
non ho mai sentito Vicki rispondermi così male, e la cosa mi sta dando più fastidio del previsto
<< Ma non sono affari tuoi! >> ribatto io alzando ancora di più il tono della voce, richiamando l'attenzione di alcuni studenti. Alcuni di loro si sono fermati divertiti, altri invece sembravano inorriditi.