<<Entre deux coeurs qui s'aiment, nul besoin de paroles>>
~Marceline Desbordes(Due cuori che si amano non
hanno bisogno di parole.)CALLIOPE.
Il sole stava sorgendo appena oltre il profilo del mare, tingendo il cielo di un tenue rosa che si rifletteva sulle pietroline della spiaggia.
Oggi è il primo giorno del quinto anno di liceo.
L'ultimo.Il pensiero si posa leggero nella mia mente, come una foglia d'autunno sospesa nell'aria prima di toccare terra. Mentre mi preparo per affrontare questa giornata, sento un misto di eccitazione e malinconia, un'inquietudine sottile che si insinua tra le pieghe dei miei pensieri. Ogni gesto del mattino -lavarmi il viso con l'acqua fredda, legarmi i capelli in una coda tirata, infilare alcuni dei miei vestiti più belli- è carico di un significato nuovo, come se la consapevolezza della fine imminente conferisse a ogni momento una sorta di solennità.
La casa è silenziosa, immersa nella quiete del mattino. Mia mamma è già usciti per lavoro, lasciandomi sola con i miei pensieri e con il lieve fruscio delle lenzuola mentre rifaccio il letto. Nella penombra della cucina, accendo la macchinetta del caffè, godendomi l'aroma pungente che riempe l'aria, e mi chiedo, per l'ennesima volta, cosa mi aspetta in quest'ultimo anno.
Non ci sono lezioni particolarmente temute, nessun esame imminente di cui preoccuparsi: solo l'ombra lunga e opprimente dell'ultimo anno che, inevitabilmente, prelude a scelte e cambiamenti che, in questo momento, preferisco non affrontare.È forse per questo che le lezioni di francese mi sono sempre parse una parentesi noiosa, un'interruzione di cui farei volentieri a meno. La lingua stessa, con le sue assonanze delicate e le sue regole grammaticali insidiose, non mi ispira alcuna passione o simpatia. I verbi irregolari mi sembrano inutili arabeschi tracciati da mani troppo pretenziose, e le poesie di Baudelaire non mi evocano altro che il ricordo di pomeriggi sprecati a cercare di decifrarne il significato nascosto.
Ma questa mattina, mentre cammino lungo il viale alberato che porta alla scuola, qualcosa nell'aria mi suggerisce che quest'anno sarà diverso. Non so ancora in che modo, ma avverto una sorta di presagio, un mormorio silenzioso tra le foglie mosse dal vento. Quando varco il cancello del liceo, i miei passi risuonano sul selciato, accompagnati dal rumore sommesso delle conversazioni tra gli altri studenti, che come me sono appena arrivati.
L'aula è come l'avevo lasciata l'anno prima: file ordinate di banchi, le pareti adornate di cartelloni sbiaditi e la lavagna bianca già solcata da qualche segno di gesso. Mi siedo al mio solito posto: secondo banco vicino alla finestra, e guardo fuori, cercando di distrarmi con la vista del cortile che si stende al di là del vetro. Tuttavia, la mia attenzione è presto catturata da un dettaglio insolito: la cattedra, solitamente vuota prima dell'inizio delle lezioni, è già occupata.
Una figura femminile siede al centro della stanza, e la sua presenza emana un'aura di severità che è impossibile ignorare. Non si tratta della solita insegnante di francese, quella di cui conoscevo ogni abitudine e ogni debolezza. No, questa donna è diversa: più giovane, ma anche più austera. I capelli biondi sono raccolti in un perfetto chignon, e i suoi occhi -di un grigio intenso, come un cielo in tempesta- scandagliano la stanza con una precisione chirurgica.
La mia migliore amica, Vanessa, si siede sulla sedia accanto alla mia, abbracciandomi energicamente, come se non ci fossimo viste nemmeno dodici ore fa. Ricambio il suo gesto con tutto l'affetto che provo per lei, e prima che possa dirle qualcosa, la donna seduta dietro la cattedra ci gela sul posto.
«Buongiorno,» dice, con una voce che sembra tagliare l'aria come una lama affilata.
«Mi chiamo Lauren Dubois, e sarò la vostra insegnante di francese, quest'anno.»
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Il sottile Fil Rouge.
RomanceCalliope, una vivace studentessa del quinto anno di liceo linguistico, ha sempre considerato le sue lezioni di francese come una noiosa parentesi nella sua giornata scolastica. Ma tutto cambia quando la professoressa Lauren Dubois, un'insegnante di...