CAPITOLO IV~ Paura e Verità.

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Quarto giorno di scuola, speravo che quel giorno non andasse male. Seduta sulla mia scomoda sedia di legno, ascoltavo la lezione di Storia non molto interessante. Mentre le mie orecchie erano rivolte alla professoressa, la mia mano iniziò a scarabocchiare sul foglio bianco con una matita consumata.
Si capisce che non sono una brava disegnatrice pensai quello che per me era la verità, guardai l'orologio impaziente. Suonò e tutti i miei compagni di corsa se ne andarono verso la mensa, anche se io ancora, ero in classe, fissando fuori dalla finestra.
Vedevo lei sola, a camminare accanto a persone che non conosceva.
Mi venne normalmente il fatto di seguirla, ma la persi di vista, sentivo qualcun'altro seguirmi.
Arrivai a quella stanza piena di cibo e ragazzi che chiarlavano del più e del meno, guardando Juliette come se fosse un giullare di corte.
Ringhiai, guardandoli male e prendendo dei inutili spaghetti all'amatriciana che non mi gustavano molto.
Ero sola mentre mangiavo, ma quando mi girai...era la al mio fianco, la rossa dai occhi di serpe.
- Ehi, buono il pranzo Angelica? - mi spaurai, e saltai dalla sedia vedendo Shally sorridermi in modo strano.
- Più o meno.. - dissi io, guardandola a mala pena. Sentì la campanella suonò in modo vivace, scattai in piedi e corsi verso la classe, schivando ogni persona davanti a me.
- Devo subito tornare in classe! O farò ta...ghyay!! -
Caddi addosso a qualcuno, ed imbarazzata mi scusai, non notando chi era.
- Scusami, scusami! Non ti ave-...Juliette...-
Lei mi guardava, mi aveva avvolto i fianchi per proteggermi e sorrideva solo da un angolo della bocca, per non far vedere che era felice.
- Tutto bene? - mi disse lei, guardandomi e alzandomi - Si..solo che... - mi morsi il labbro, prima che sputai tutto quelo che avevo da dire.
- Shally sembra una stalker! Mi segue ovunque e poi quel so...- Lei mi guardò stranamente, come se avesse ragione, ma era vero. Con sguardo vipero, la castana se ne andò in classe e come sempre si sedette nella sua posizione sgarbata.
Entrai e mi sedetti, aspettando che la lessione finisse, guardando impaziente quell'orologio che ticchettava ad ogni secondo, ad ogni minuto ed a ogni ora.
Quest' ultima suonò e io me ne andai verso il mio armadietto.
Poggiai i libri dentro e corsi verso casa mia...peccato che dei miei compagni mi hanno fermata per darmi i compiti di Storia.
Sono le 19 e già é buio pesto, per colpa loro ora devo rifare la strada per casa mia.
Sopirai e tenendo la mia cartella davanti le ginocchia, mentre pian piano l'oscutità della notte si faceva sempre di più.
Arrivata a casa mi chiusi in casa, temendo il peggio con quella notte, e con quella mattinata.
Mi cambiai e mi sdraiai sul divano, immersa tra i tanti pensieri i suoi occhi si chiusero per un sonno poco duraturo.
Sentivo qualcuno toccarmi la schiena, quasi come se qualcuno stesse tamburellando le propria dita su di.
Vidi qualcosa, nell'ombra del buio, un sorriso maniaco con denti bianchi.
Si avvicinava sempre di più, ed urlai, più forte che potevo.
- Ghyaaaaa! -
Con il fiatone mi svegliai da quell'incubo, grondante del sudore sulla fronte.
Ansimante, risi poco.
Era soltanto un sogno, non dovrei preoccuparmi, offondai il mio corpo nel materasso del divano di cuoio lucido nero.
Chinai la testa e... - Ahhhhhh! -
Era lei, si era nascosta dentro casa mia e mi ha seguito sempre.
Juliette aveva ragione...perché non mi sono fidata di lei.
Che idiota...
- Juliette aveva ragione! Tu sei malata! - dissi io, quasi urlando verso di lei.
Ella rise, rise in modo acuto e sgradevole - Eheheheh, piccola ingenua ragazzina. Ti fidi di più di una bulla che ti ha menato, che una come me?
Che ti ha salvato da lei? -
Strinsi mani e denti, piena di rabbia verso di li. - Sei una bugiarda! Mi hai sempre mentito! - le risposi io, anche se lei, aveva già una frase in pugno.
- Oh...oh si, che ti ho mentito. Solo per averti con me. - mi si avvicinò, mi allontanai da lei, cercando di stare il più lontana possibile da lei.
Come un lampo nel ciel sereno, a quasi spaccare la porta di casa mia fu Juliette.
Non sentivo più niente, come il vuoto fosse attorno a me, in quel momento...
Senti un CRACK.
Una sirena, che si avvicinava a noi, ma io non riuscivo a vedere.
- Ci incontreremo...ragaaaazze.~ -

Amicizia, Amore, Sesso e Violenza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora