I miei occhi si aprirono, assorbendo la vista dello spettacolare viso addormentato di Juliette, cinata sul mio letto a dormire beata come una piccola gattina addomesticata.
Mi alzai con il busto sul cuscino, guardandomi attorno, ero come sempre nella mia camera dal color cielo. Il mio sguardo cadde verso la sveglia, erano le 7.50.
Mi agitai e con brusco effetto mi piombai fuor dal letto, guardandomi attorno e prendendo la divisa scolastica.
- Ehi, non credi che sia troppo presto per andare a scuola. Marmocchia? -
La voce di lei mi diede alla testa, la guardai con ingenuità e le sorrisi dolcemente. - Mancano dieci minuti Juliette, dovremmo essere già la per i miei gusti. -
Dissi io, mentre me ne andavo in bagno, - Che c'è, ti vergogni pure di spogliarti davanti ad una ragazza come te? - mi stoppai, e mi voltai verso di lei. Mi levai la maglia, per fortuna che lei poteva vedere a malapena la schiena per via dei lunghi capelli lunghi, si mise la maglietta e poi si mise la gonnella.
L'altra ragazza, fece un fischio mentre mi guardava stranamente.
- Con il tuo fisico ci credo che i ragazzi ti sbavano dietro. -
Diventai rossa al suo complimento e borbottai qualcosa come ''Se i ragazzi mi vengono dietro allora non hai visto quanta gente ha Katie dietro.''
Ella rise e io ringhiai, cercai di far tutto veloce e con cinque minuti ero pronta, linda e pulita.
Andammo insieme a scuola, stranamente la gente la guardava male, cosa era successo?
Arrivai al mio armadietto, e Juliette se ne andò dritto senza salutarmi.
È sempre così? Non me ne ero accorta...
- Ehi, che cosa fai qui tutta sola? - Mi disse qualcuno, accanto a me. È lui...
Sorrisi, guardando il ragazzo dolcemente - Stavo prendendo i libri, comunque...tu chi sei? - Il biondo passò la mano magra tra i suoi capelli laccati e morbidi fili dorati, accennò un sorriso lucido. Si sistemò il gilett di jeans e la maglietta a righe bianche e rosse, si tirò indietro i folti capelli e rimase in quella posizione.
Come un modello dalla giovane età. - Il mio nome è Ryan Watterson, provengo dalla virginia. Piacere di fare la tua conoscenza. - È stato gentile Ryan, tutta la gente della scuola lo guarda in modo grottesco, ugualmente come Juliette.
- Il mio nome, è Angelica. Ed ho soltanto quindici anni. - Sorrisi dolcemente, ma la campanella ci interruppe, alzai la mano e lo salutai andando nella mia classe.
Sorbì le cinque ore di lezione e subito si alzò dalla sedia sfrecciando davanti a Juliette, superandola, dirigendomi alla mensa dove davano cibo scadente.
Presi il mio vassoio con spezzatino e purè in salsa di manzo, mentre cercavo un tavolo sentì la voce di Ryan, chiamarmi. - Ehi Angy, vieni con noi! - Io sorrisi e mi diressi verso di loro, Juliette mi fissava come se non volesse che io stia con lui.
Prima non le avevo creduto a proposito di Shally, probabile che anche lui...sia un maniaco?
Mi sedetti al suo fianco e incominciai a parlare con loro, sembrano simpatici e dolci.
Chissà se è vero...
Tra le tante chiacchere che abbiamo fatto, sembrano trovare simpatia verso di me. Spero sia vero.
Ryan si voltò verso di me e sorrise in modo strano, ridacchiando appena.
- Ti va se oggi pomeriggio usciamo assieme? Ti vengo a prendere alle otto, fatti vedere pronta davanti a casa tua. - Io divenni rossa, sentì qualcosa dentro di me...come un tamburo che batteva forte forte.
Che avevo?
Che cos'è questa sensazione? Mi brucia il petto, tra poco sputo fuoco.
Tremai alla richiesta/affermazione e giocai con i miei capelli lisci come la seta - S-Si...ne sarei più che felice! -
Mi alzai tutta contenta e me ne andai nel mio armadietto a cercare i libri e il telefonino.
- Che ingenua, una bambina di cinque anni sembra. Sta andando in contro al destino di ogni sedicenne. -
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