CAPITOLO III~ Nuovi amici.

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Dopo quella notte, non ebbi più voglia di uscire fuori di casa...ho iniziato ad avere paura di lei.
Quella mattina io, ero immersa nei miei pensieri e prima che la campanella suonasse mi ero messa ai banchi infondo e tra le mani, tenevo il mio libro preferito.
- Leggi i romanzi adolescenziali piccola bamboccia? - mi disse e io la guardai, non riuscivo a risponderle - Che hai tappa? I l gatto ti ha mangiato la lingua?! - rise nel vedermi in quel modo e io chiusi il libro ed abbassai la testa, lei mi guardò, sembrava triste di avermi offesa...voleva dirmi qualcosa ma... - Ehi! Smettila di romperle le scatole! Sei sempre la solita, Juliette Donald. - disse una ragazza, dai riccioli capelli rossi, Juliette la guardò male e poi mi guardò come se fossi un cagnolino abbandonato.
Se ne andò, e la sconosciuta mi guardò sorridendo solamente - Spero stai bene cara. - mi disse mentre io guardavo il libro in silenzio e lo misi in borsa annuendo. - Hai paura...vero? - continuò a dirmi, e io stetti in silenzio.
Passarono le ore, la ragazza si era messa vicino a me ed ogni vol TR a che giravo la testa a destro, la vedevo fissarmi...era inquietante la cosa. - Perché mi fissi...? - sussurrai io, guardandola da cima a fondo - Sei davvero bella. - mi disse lei, sorridedomi in modo strano. La campanella suonò e io stavo per andarmene ma la rossa, mi seguì.
- Come ti chiami piccolina? - io esitai nel rispondere alla rossa, ma poi dissi - ...Angelica... - la guardai e poi continuai - E tu? - lei mi sorrise e mi rispose in modo solare - Sally Jonhson - un nome comune per loro americani, Io non mi ricordo nemmeno il mio cognome, oltre ai miei genitori. Pensai io mentre la guardavo e lei continuava a parlarmi con la sua voce allegra - Facciamo una passeggiatina? Ti accompagno al tuo armadietto. - io mi sorpresi e sorrisi dolcemente esultando - Va benissimo! - Mi prese la mano e iniziammo a correre per la scuola, ridevo...Sono felice di averla incontrata io sorrisi, pensando e arrivammo al mio armadietto.
- Bhe, meglio che io vada. Ci vediamo domani a scuola, ciao ciao! - mi sorrise e se ne andò e io guardai il lucchetto del mio armadietto e misi il codice per aprirlo. 25-02-03 pensai il codice e l'armadietto si aprì con un foglietto che cadde da dentro, lo raccolsi e lo lessi " Vediamoci alle 16 in palestra e non tardare. Lawliet~ " arrossì e non sapevo se andare o meno, ma lo feci.
Davanti a quell'orologio che rintoccava le 15.55, stavo impazzendo perché lei non arrivava, ma sentì dei passi, eccola qui.
- Ehi piccoletta. - mi disse guardandomi in strano modo, lei mi si avvicinò in modo serio e mi parlò - Angelica, devi stare lontana da Sally non é quella che si fa vedere. É una stalker, ti potrebbe seguire! - m disse, non sapevo che dire...Sally é stata gentile, così gentile con me. Perché mai dovrei smettere di stare con lei?! Pensai io, stringendo forte i denti e i pugni, guardandola male. - Perché mai dovrei evitarla eh?! Non é una Stalker, é una persona gentile! - Juliette mi guardò male e si avvicinò - Te lo dico per l'ultima volta, ti voglio aiutare imbecille! - Ero piena di rabbia alle sue parole, iniziai pure ha ringhiare. - Smettila! Smettila! SMETTI-....- Mi aveva dato uno schiaffo, davvero in modo forte. Lei mi fissava in malo modo. Le mie lacrime mi rigarono il viso, mentre fermavo la mia lingua - Sei proprio una bambina Angelica... - la guardai male e le urlai contro - Sei cattiva! Ti detesto! Ti detesto! - corsi via tra le miei lacrime che brillavano alla luce del tramonto, ero poco lontana da casa.
Ho imparato una cosa...non mi videro mai più di nessuno e devo sempre sfogarmi con qualcosa.

Amicizia, Amore, Sesso e Violenza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora