Mi ero svegliata sul suo letto soffice e caldo, girata verso il suo volto stanco e sudato. Sorrisi nel vederla al mio fianco, ma non avendo più sonno mi alzai senza far rumore, guardandomi allo specchio e vedendo il mio riflesso.
L'ho fatto...ho fatto l'amore con lei.
Pensai io, mentre mi toccavo la pancia con leggerezza. Aprì l'armadio prendendo delle mutandine e indossarle, per poi prendere una maglietta di Micheal Jackson e metterla.
Andai in cucina, ci stavano tutti gli amici di Juliette, che mi guardavano stranamente.
Sentì un certo languorino e mi misi a cucinare i Pancake per tutti, - Ehm...Angelica? Che é successo? - mi chiese Gabriel guardandomi sempre più strano.
- Non ho nulla. - risposi io, ridacchiando un po', mentre qualcuno dietro di me mi abbracciò i fianchi, appoggiando le labbra sul mio collo. - Ehi piccola, che cucini di buono? - mise il dito nell'impasto, assaggiandolo.
- Uhhhh~ Pancake! - io risi annuendo, mentre mi dava piccoli bacetti sulla guancia.
Eliza arrossendo, incominciò a ridere, mentre Clara le guardava dolcemente, - Insomma...state insieme? - io feci un piccolo sorriso, mentre Juliette annui, guardando tutti con sguardo freddo, come se dicesse ''Lei é mia.''
Risi nel vederla in quel modo e la baciai sulla guancia, per darle quasi tranquillità.
La guardai, e quando le parlai le feci un piccolo sorriso - Io esco ora, devo fare delle commissioni. Torno presto. - lei annui, ed io uscì.
Le mie commissioni erano a scuola, dovevo incontrare il preside della scuola per firmare i contratti di ammissione ai club, anche se ero una nuova, il preside già si fidava.
Arrivata davanti alla scuola, vidi solo un edificio completamente scuro, senza luce, ma dovetti entrare...anche se mi incuteva un po' di timore.
Entrata li dentro, sentivo solo i miei passi contri alcuni fogli a terra e il pavimento gelato. Tra i tanti passi, arrivai alla presidenza e bussai.
Spero che ci sia il preside, se no ho fatto tutta questa strada per nulla.
Un ''avanti'' detto da una voce femminile mi fece entrare, la poltrona era girata, non facendomi vedere chi stava seduto la. Notai solo una ciocca rossa, che sporgeva lungo la sedia as rotelle.
Scossi la testa e mi avvicinai per girare colui che stava li, ma si girò prima che io lo feci.
- Shally....- Sgranai gli occhi incredula, ancora il mio pensiero era messo sulla rottura della sua gamba. Come fa ad essere qui.
- Oh, ma chi abbiamo qui? - disse facendo una risatina maligna, tra il leccarsi le labbra quasi in segno di piacere.
- Dov'è il preside? Perché sei qui? - gli chiesi io con un ringhio tra i denti. - Il preside sta a casa sua, e io sono qui...per te mia cara. E per una ''Dolce vendetta'' riguardo a Juliette. -
Arricciai il naso in segno di disapprovazione e la guardai irritata - Senti, io non voglio avere niente a che fare con te, lo vuoi capire? -
Lei rise in modo frenetico, mentre io me ne andai verso l'uscita, ma quest'ultima era stranamente bloccata.
- Che gli hai fatto Shally?! - piena di rabbia diedi un calcio alla porta, fallendo, ma facendo una crepa sul vetro.
- Sai, qui alla sala Presidenza ci sono molti bottoni. Uno per aprire l'aria condizionata, uno per la prova incendio...e una per chiudere la porta di Ingresso, assieme a quelle dell'uscita di sicurezza. - mi disse dal microfono della presidenza.
Piena di rabbia e di disgusto, strinsi i pugni in una presa fatale per la mia pelle che incominciava a rifarsi, ma appunto io smisi...per non sentirmi rimproveri da parte di Clara e dai altri.
- Sei una persona orrenda. - presi il mio cellulare e chiamai il numero di Juliette.
Tuh...Tuh...Tuh...
Al terzo squillo lei rispose, producendo una piccola tosse proveniente da una gola secca.
- Dimmi Angelica, che c'è? -
- Devi aiutarmi! Vieni qui alla scuola...Io....Shally....bloccata...Ai-...- Non mi poteva più sentire, non vi era più segnale li dentro, chiusi la chiamata e portai il cellulare alla mia tasca.
Juliette stava ferma con il cellulare ancora attaccato all'orecchio, mentre stringeva i denti per frenare la rabbia.
Poggio il cellulare ed abbassò la testa, diede due pugni al tavolo, guardando a terra.
- SHALLY TI UCCIDO. -
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