capitolo 1

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Cinema di Hemcity, 10 novembre 2020.

La fila davanti al cinema era impressionante. Centinaia di persone attendevano impazienti sotto il neon scintillante che illuminava la scritta "DOORS". L'uscita del film aveva portato un'ondata di fan accaniti dell'horror, e l'eccitazione era palpabile. Tra di loro erano presenti Michele e Lorenzo, stretti nei loro cappotti per proteggersi dal freddo, si tenevano a poca distanza l'uno dall'altro, il contatto fugace delle loro mani quasi impercettibile, ma confortante. Erano insieme da qualche mese, e pur con le loro differenze, il legame tra loro era cresciuto in fretta.

"Dai, Michi, se non ci sbrighiamo, ci toccheranno i posti peggiori!" esclamò Lorenzo, gettando un'occhiata impaziente alla fila.

Michele sospirò, tirandosi la sciarpa fino al mento. "Non capisco come fai a essere così entusiasta di un film che parla di un mostro che uccide la gente... mi fa venire i brividi."

"È proprio questo il bello! Un po' di adrenalina non ha mai fatto male a nessuno." Lorenzo gli lanciò un'occhiata divertita, tirandolo per il braccio verso l'ingresso. "E comunque, se non ti piace, perché hai insistito tanto per venire con me?"

Michele si strinse nelle spalle, accennando un sorriso timido. "Volevo solo passare del tempo con te, anche se non mi piace l'horror..."

Entrati nella sala, i due ragazzi si ritrovarono circondati da una folla di spettatori ansiosi. Si sistemarono nei loro posti, mentre la luce fioca del proiettore cominciava a illuminare lo schermo. L'atmosfera era densa di aspettativa, e il mormorio di fondo creava un sottofondo continuo di eccitazione e tensione.

Quando le luci si spensero completamente, l'aria parve farsi più pesante. Il film iniziò in modo cupo e inquietante, con lunghi silenzi rotti solo da rumori improvvisi e angoscianti. Sullo schermo, un gruppo di ragazzi entrava in un vecchio hotel, ignaro di ciò che li aspettava. Michele si strinse nel suo posto, visibilmente a disagio, mentre Lorenzo rideva piano, divertito dalla sua reazione.

La scena si fece sempre più violenta. Il mostro, un essere terrificante chiamato "Hide", iniziò a fare la sua comparsa, massacrando brutalmente i personaggi uno ad uno. Michele si voltò di scatto, incapace di guardare, mentre Lorenzo, con occhi sgranati, non riusciva a distogliere lo sguardo.

"Questo è il migliore film horror che abbia mai visto!" bisbigliò Lorenzo a metà proiezione, esultando silenziosamente. Michele si limitò a scuotere la testa, non riuscendo a condividere lo stesso entusiasmo.

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Usciti dal cinema, la pioggia aveva smesso di cadere, lasciando nell'aria un odore di asfalto bagnato. Le strade erano deserte e le poche luci dei negozi chiusi riflettevano sulle pozzanghere. Michele e Lorenzo camminavano fianco a fianco, con i loro respiri visibili nel freddo della sera.

"Non so come fai a guardare quei film e poi riderci sopra." disse Michele, ancora scosso. "A me lasciano sempre un senso di disagio."

"È proprio questo il bello! Un po' di tensione, un po' di adrenalina. E poi è tutto finto, lo sai." rispose Lorenzo, con un sorrisetto. "E tu, perché sei venuto se non ti piace?"

Michele alzò lo sguardo verso il cielo nuvoloso. "Volevo passare del tempo con te. E poi, meglio stare qui che a casa da solo."

"Già, sarebbe stato peggio pensare a "Hide" mentre sei da solo al buio." lo prese in giro Lorenzo, dandogli una leggera spinta.

Michele sorrise debolmente, poi cambiò discorso. "Domani devo ridare gli appunti di storia a Natasha, la mia compagna di classe. Me li aveva prestati per farmi recuperare."

"Ah, è lei quella che ti dà sempre una mano a scuola? Dovresti ringraziarla di più, sembri un secchione grazie a lei." disse Lorenzo ridacchiando.

"Sì, forse dovrei. Magari le offro un caffè." scherzò Michele.

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