4. Lo zio

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Jisung's pov

Direi che adesso possiamo iniziare...
《Per favore! N-non voglio.》

Lo supplicai.

Nel frattempo con le mie mani cercavo di staccare le sue dai miei fianchi, ma ogni volta che gli sfioravo la pelle aumentava la forza della presa.

《Non ti agitare, non ti farò male se ti rilassi.》
Cercò di farmi stare buono, ma quelle parole, dette in quel contesto e con quel tono, non fecero altro che aumentare la mia ansia.

Staccò una mano dal mio fianco e me la poggiò in faccia, accarezzandomi una guancia, mentre mi asciugava una lacrima.

《Non piangere o il tuo bel volto si rovinerà》.
《Si rovina di più con i tuoi schiaffi.》
《Mmhh, vuoi fare il cattivo vedo. Bene, lo farò anche io.》
Si alzò da sopra di me e aprì il mio cassetto dei pantaloni.
Cercai di alzarmi, ma lui capendo le mie intenzioni si diresse verso la porta e una volta chiusa sentii il rumore della chiave che girava dentro la serratura.
《Di qui non si esce. Almeno finché non ho avuto quello che desidero, mettiti pure comodo.》

Quando ebbe finito di dire questa frase tornò a rovistare nel mio cassetto e nel frattempo tornai a sedermi sul letto.

La mia schiena era attaccata al muro a cui era poggiato il letto.
Era già successo una volta, più o meno due giorni prima e stava per succedere di nuovo.

Guardavo mio zio rovistare nel mio cassetto senza sapere cosa stesse cercando.

Sollevò le mani.
La vidi.
Una cintura, aveva preso UNA CINTURA???

Si avvicinò al letto e salì sopra, avvicinandosi a me.
Lo guardai con la paura che mi stava mangiando il cuore.

《Per favore...basta..ho detto che non voglio》
Le lacrime non volevano cessare e la mia voce tremava.
《Ma tesoro, se tu non vuoi, a me non interessa, qui faccio quello che voglio io.》

Mi afferrò le caviglie e le tirò giù, adesso ero sdraiato sul letto e lui si trovava sopra di me.

Con una mano si reggeva, per non cadermi addosso, mentre l'altra la alzò e mi mostrò la cintura.

《La vedi questa?》
Mossi il capo su e giù.
《Bene, non la userò se non sarà necessario. Dovrai fare il bravo e fare solo quello che ti dico io. Hai capito?》

《Ma io..》
《Forse non mi sono spiegato bene, ho detto HAI CAPITO?!]》

Con un movimento veloce alzò la cintura e la fece sbattere sul letto, proprio accanto a me, per mettermi paura.

《S~si, si ho capito, ho capito.》
La mia voce era immersa in un lago di terrore, era quasi irriconoscibile.

《Bene》.
Disse questo e poi poggiò la cintura di lato e abbassò il suo volto sul mio.
Fece scontrare le nostre labbra e iniziò a muoverle.
《Apri la bocca》
Mi ordinò.
Obbedii immediatamente.
Fece scotrare la sua lingua con la mia e a quel contatto chiusi gli occhi, gli stringevo forte, provando a dimenticare quella sensazione

Ogni singola parte di me veniva toccata dall'uomo che mi stava sovrastando.
Le sue mani esploravano il mio corpo; non c'era un solo punto che lui non avesse toccato.

《Togliti la maglia!》
Mi ordinò alzandosi leggermente, lasciandomi lo spazio per fare quello che mi aveva chiesto.

Lo feci, non volevo, ma lo feci lo stesso.
Dopodiché mi passai il dorso della mano su tutta la bocca, per pulirla dalla sua saliva.

《Sbaglio o al ragazzo non è piaciuto il bacio?》
Non risposi, avevo paura che avrebbe potuto usare la cintura.

《Togliti anche i pantaloni.》
Mi guardava sempre dritto negli occhi, il suo sguardo mi faceva paura, uno sguardo da pazzo.

♡Un filo rosso♡~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora