11. vergogna

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Changbin's pov

La voglia di accostare le mie labbra alle sue però era troppa.

Mi alzai e mi misi a sedere accanto al corpo addormentato di Minho.

Il mio sguardo era fisso su di lui, si spostava dai sui suoi occhi alla sua bocca, ma a volte scendeva un po' troppo e quando me ne accorgevo mi tiravo un schiaffo, non troppo forte, sulla guancia.

"Come può essere così perfetto?"
Pensai.

Guardai il suo corpo e pensai che se solo non avesse avuto quella maglietta a coprirlo...
Sentì un rumore doloroso quando mi arrivò uno schiaffo sulla guancia dalla mia stessa mano.

《Basta, basta...》
Imposi a me stesso di smetterla, senza urlare troppo così da non svegliare Minho.

Qualche attimo dopo, il ragazzo davanti a me si girò di lato; adesso mi dava la schiena e nel suo movimento si era portato con sé tutta la coperta.

Continuai a guardarlo senza dire nulla quando ad un certo punto si rigirò nuovamente, ma si riposizionò sul fianco con la sua schiena rivolta verso di me, con un'unica differenza rispetto a prima: la maglia che prima lo copriva si era alzata leggermente creando delle piccole grinze e lasciando scoperto il suo dorso.

《Tu mi vuoi uccidere》.
Affermai sapendo comunque che il ragazzo di fronte a me non mi avrebbe sentito.

Mi portai una mano alla fronte chiudendo gli occhi e dissi:《Smettila di pensare a lui in quel modo, smettila, smettila...》
Accompagnai poi quelle parole con delle piccole pacche sulla fronte.

A causa dei movimenti involontari del suo corpo Minho si avvicinava sempre di più a me; i miei occhi erano ancora fissi sulla sua schiena nuda.

Allungai una mano verso di lui e iniziai ad accarezzarlo leggermente, partii dalla testa e arrivai fino alla schiena.

Erano movimenti lenti e pieni di affetto.
Decisi poi di allungare il dito e tracciare con esso, sopra la sua schiena, il percorso della sua colonna vertebrale, partii dal collo e arrivai in fondo, fino alla vita, la mia mano continuò poi e arrivò all'elastico dei suoi pantaloni.

Restò in quel punto per qualche secondo, se non qualche minuto, quest'ultima  si aggrappò alla vita dei suoi pantaloni.

Rimasi a ragionare sulla mossa che stavo per fare per molti secondi ma alla fine cedetti.

Le mie dita entrarono nello spazio che divideva la pelle di Minho dai suoi pantaloni, lasciando però il pollice all'esterno; a causa di questa posizione non potei infilare la mano completamente, ma quella vicinanza mi bastava, almeno così pensavo in quel momento.

Iniziai a spostarmi, un po' a destra e un po' a sinistra, finché non sentii il tessuto di un altro indumento, le mie dita erano appena entrante in contatto con l'elastico dei suoi boxer.

A quel contatto un brivido di freddo mi attraversò il corpo e ritrassi la mano velocemente, togliendola dai suoi pantaloni.

《Che cazzo sto facendo?》
Dissi a me stesso mentre la vergogna si impossessava di me.

《Sono un pessimo amico, sono una persona orribile!》
Quelle parole mi uscirono troppi forti e decise che controllai che Minho non si fosse svegliato.
Fortunatamente stava ancora dormendo.

Mi dimenai nel letto cercando di alleviare la tensione, ma ormai avevo fatto tutto quello che avevo fatto.

Minho, prima di addormentarsi, mi aveva detto che si fidava di me... questo è il mio modo per ringraziarlo della sua fiducia? Questo è il mio modo per dimostrargliela?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 29 ⏰

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