# Friendship

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Jisung rimase rannicchiato nell'angolo della carrozza, incapace di trattenere il tremore che percorreva tutto il suo corpo. Le voci di Minho e Felix si erano affievolite, ma l'eco della loro preoccupazione continuava a rimbombare nella sua testa. Non poteva togliersi di dosso quella sensazione, quel senso di fallimento e solitudine che lo consumava. Ogni fibra del suo essere era stanca, svuotata, ma il dolore continuava a infuriare senza pietà.

Un altro singhiozzo lo colse di sorpresa, più violento del precedente, mentre il suo cuore si contorceva per la morsa di ricordi che non riusciva a scacciare. Aveva creduto in Minho. Aveva confidato in lui come non aveva mai fatto con nessun altro, eppure ora tutto quello che rimaneva erano frammenti di un legame che sembrava irreparabile. Come poteva Minho, la persona che amava più di chiunque altro, averlo abbandonato così brutalmente? Aveva giurato di esserci sempre, di proteggerlo, ma in quel momento le sue promesse sembravano solo parole vuote, sussurrate per convenienza.

Ogni ricordo di Minho lo feriva, ogni gesto affettuoso era diventato un coltello affondato nel suo petto. Quelle notti passate a parlare fino all'alba, quei momenti in cui il mondo esterno non esisteva, erano stati solo un'illusione? L'amarezza lo avvolgeva come un veleno, contaminando tutto ciò che una volta gli aveva dato conforto.

Sospirò, alzando lo sguardo verso il soffitto della vecchia carrozza, le assi di legno marce come le sue speranze. Per un momento, desiderò che quel dolore lo consumasse interamente, che lo lasciasse vuoto, senza più la forza di sentire nulla. Forse sarebbe stato meglio, forse sarebbe stata l'unica via di fuga da quel vortice di angoscia.

Un rumore improvviso lo strappò dai suoi pensieri. Un sussurro di passi, più lievi, più cauti. Questa volta non era Minho. Il cuore di Jisung accelerò, e si raggomitolò ancora di più, temendo di essere stato scoperto.

"Jisung... so che sei qui."

La voce di Felix risuonò come un soffio, dolce ma carica di dolore. Non era come quella di Minho, spezzata dalla colpa. Era una voce che cercava, che implorava di trovare una risposta, una connessione. Jisung si mordette il labbro, stringendo i pugni. Non voleva farsi vedere, non voleva che Felix lo vedesse in quello stato. Non sopportava l'idea di essere ancora più un peso per qualcuno.

Felix avanzava lentamente, i suoi passi delicati sul pavimento arrugginito della stazione. "Non devi farlo da solo. Non devi essere forte per forza..." La sua voce si incrinò leggermente, un riflesso del dolore che stava condividendo con lui. "Non devi nasconderti da me."

Il respiro di Jisung si fece affannoso, mentre le parole di Felix lo colpivano nel profondo. Aveva passato tanto tempo a cercare di essere forte, a indossare una maschera per non pesare sugli altri. Ma ora, quelle maschere erano crollate, e tutto quello che restava era un ragazzo spezzato, troppo ferito per raccogliere i pezzi.

Alla fine, non riuscì a trattenersi più. Un singhiozzo violento esplose dalle sue labbra, riempiendo l'aria gelida della stazione. Felix si fermò, e in quel momento Jisung capì che non poteva più nascondersi. Non aveva più la forza di tenere tutto dentro. Uscì dal suo nascondiglio, barcollando mentre si avvicinava a Felix, le lacrime che continuavano a scorrere senza sosta.

Felix lo guardò per un attimo, con gli occhi colmi di compassione, e poi, senza una parola, lo strinse in un abbraccio stretto, avvolgente. Jisung sentì il calore di quell'abbraccio, ma non era sufficiente a placare il gelo che gli attanagliava il cuore. Eppure, in quel momento, lasciò andare tutto. Lasciò che il suo dolore, la sua frustrazione, la sua paura si riversassero fuori in un'ondata di lacrime incontrollabili.

"Non capisco," sussurrò Jisung tra i singhiozzi, la voce rotta. "Non capisco come possa avermi lasciato così. Felix... non ce la faccio più."

Felix lo strinse ancora più forte, la sua voce gentile mentre gli rispondeva. "So che sembra insopportabile adesso... ma io sono qui. Non devi affrontarlo da solo, Jisung. Non sei solo."

Jisung annuì debolmente, ma dentro di sé sapeva che quelle parole, per quanto sincere, non erano abbastanza a colmare il vuoto che Minho aveva lasciato.

Lay all your love on meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora