Iris e Chris pt.2

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Mi eccitava il modo in cui mi guardava
mentre seduta davanti a me mi teneva il ca*zo in mano
lo leccava lentamente
dalla punta alla base
saliva
scendeva
con quella sinuosa lingua rosa
e quello sguardo innocente
molto simile a quello che aveva quando gustava il gelato al pistacchio,
il suo preferito...

Sembrava una scriciola
tenera ed innocente
ma non era né piccola, né innocente
anzi
sapeva che mi faceva uscire pazzo
quando prendendolo in bocca
giù fino in gola
alzava lo sguardo
poi lo abbassava
e continuava
sú e giù
avanti ed indietro
sempre più veloce,
fino a farmi intesire,
fino a trattenere lo spasmo
rischiando di venire.

La presi per i capelli
lisci, castani,
vellutati,
tirai lentamente,
lei indietreggiò,
le sue labbra sulla mia cappella,
prese un respiro,
sapeva cosa volevo,
la spinsi in profondità
sempre più a fondo
con calma,
sentì la sua gola stringersi attorno al mio ca*zo
sempre più duro
sempre più grosso,
la riportai indietro
poi avanti,
poi indietro,
tenendola per i capelli la guidai
mentre prendeva in bocca il mio uccello
bagnandosi le labbra
bagnandomi le palle
tra saliva e piacere,
riusciva ancora a fissarmi.

"Ca*zo..."

Più forte,
avanti
indietro
le sue morbide ciocche tra le dita della mia mano
che ora premeva contro la sua nuca
per portarla più affondo;
non riuscivo a guardarla,
quegli occhi nocciola,
quelle labbra morbide e rosa,
le sue guance piene di me...

"Cristo Iris..."

La staccai da me di getto, rischiando di venire:

"... Mi fai morire"

le dissi,
poi le salì sopra lentamente,
nello sganciarla da me l'avevo stesa sul letto,
aveva ancora quelle dannate mutandine,
avrei dovuto togliergliele prima... Fa' nulla;

Le presi le mani
gliele portai sulla testa
e le bloccai i polsi con una mano sola

(Dio
che scriciola che era,
veramente, la mia cucciola...)

mentre con l'altra scesi tra le sue cosce
e le spostai le mutande;
lei sobbalzò
ma non le diedi un secondo,
mi infilai con forza in quella stretta fich*tta bagnata
senza fatica.

Il mio ca*zo arrivò fino in fondo
gemette
inarcò la schiena e mi strinse le gambe attorno al busto

"Ancora..."

disse con voce strozzata

"ancora ti prego..."

spinsi di nuovo
spinsi di più
spinsi più a fondo
spinsi più forte
mentre Lei si bagnava,
la sentivo calda
fremere e tremare
ad ogni nuovo colpo
sotto il mio corpo...

"Più forte"

Si, più forte bimba
ed iniziai a scop*rmela come se non potesse sentirmi,
come se il ca*zo che la penetrava non fosse al massimo della sua prontezza
duro
teso
e non andasse diritto
infliggendo ogni colpo
facendola sobbalzare ad ogni sferzata,
costringendola a stringere le gambe attorno ai miei fianchi
sempre più forte
per resistere al piacere,
a quel dolore proibito e ricco di gusto e passione...

Ir:"Così, vai così, così ti prego... Così..."

Spinsi,
spinsi e continuai
sempre più duro
sempre più forte
finché non la sentì urlare
gemere
imprecare sotto il mio corpo
con le gambe che tremavano
la pelle d'oca a vista
e quel velo di trucco ormai colato...
Continuai
ma rallentando il ritmo

"Che bella che sei Iris"

era venuta,
lo sentivo,
il liquido tra le nostre cosce,
il letto bagnato,
lo sguardo perso nel vuoto, il sorriso sul volto...
Mi staccai
ma mi prese immediatamente al collo e mi ribaltò sul letto
pancia in sú,
la mia asta in bella mostra
e ci si fiondò prepotente
golosa,
mi ritrovai il caz*o nella sua gola
assetata
morbida
profonda ed avida come non mai...

"Piano..."

Ero delicato,
il se*so mi aveva reso la cappella sensibile...

"...Iris, ti prego..."

su e giù sempre più forte,
quella lingua,
le labbra morbide a languirmi
veloce
affamata

giù

"...ti prego, Iris...Iriiis..."
.. ... ..
...
E venni
venni prepotentemente anche io
riempiendole la bocca
mentre quella stronzetta mi fissava
soddisfatta
ingoiando il mio succo
per poi lanciarsi su di me
stendermi
abbracciarmi
stringendosi forte a me
al mio petto
per poi baciarmi...

"Dio Iris, quanto ca*zo sei bella..."

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