17- i'm dying

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Passò qualche settimana, e finalmente mi dissi che se avessi continuato a stare sul letto, fumando e bevendo non avrei risolto un cazzo, Richard non sarebbe tornato così.

Mi mancava così tanto.

Non sopportavo l'idea che non l'avrei mai più rivisto.

Mi decisi ad uscire a fare qualcosa di costruttivo, il che consisteva nell'andare su una panchina a fumare, almeno non ero a casa.

Arrivò un ragazzo da me, era disperato, mi disse di chiamarsi Dylan e mi chiese se cercassi un lavoro, perché era finito nei guai e aveva bisogno di una che lavorava per lui, altrimenti l'avrebbero ucciso.

Io gli dissi immediatamente di si, un lavoro era quello che mi serviva, magari sarei riuscita a distrarmi dal pensare sempre a Richard, gli chiesi che tipo di lavoro fosse, rimasi impietrita davanti a lui, appena me lo disse.

<<il sicario>>

tutto quello che sentivo, mi ricordava Richard,
gli dissi di si, non sapendo che in quell'esatto momento Rich stava passando un incubo.

Richard povs

<<SEI IN ARRESTO POSA L'ARMA E MANI IN ALTO!>>

sentì queste parole, prima di girarmi e trovarmi almeno dieci pattuglie della polizia, li per me, in quel momento volevo soltanto Violet, mi mancava così tanto.

Mi arresi.

<<L'HO DELUSA DI NUOVO!>>

pensai.

e ripensai.

Vivi, cosa ho fatto di sbagliato?

erano circa le 17 di pomeriggio, mezz'ora dopo mi ritrovai in quella cella, buia, fredda e senza nessuna speranza.

chiesi due semplici cose: un foglio e una penna.

volevo scrivere a Vivi, i miei impulsi non li controllavo, chissà cosa poteva succedere, magari quella era l'ultima mia lettera che le avrei mandato.

<<violet, mia dolce e bella violet, mi piace ricordarti così, come ti ho incontrato, ti ho resa un mostro, ne sono consapevole, tutti gli errori che hai commesso, è stata colpa mia.
Non sopporterò questo dolore ancora per tanto, ho bisogno di liberarmene, non so cosa succederà, voglio solo farti sapere che sono in carcere, di nuovo, mi manchi come l'aria e odio doverlo dire, ma senza di te mi sento perso, sono stato un coglione Violet, a tradirti e a trattarti come se non valessi nulla, sei l'unica ragazza che mi ha dimostrato davvero cos'è l'amore e per questo te ne sarò sempre grato,

per sempre tuo,
Richard >>

Scrissi quelle parole con le lacrime agli occhi, avevo gli occhi così rossi che facevo fatica a tenerli aperti, Violet era tutto ciò che avevo, ma l'ho persa, come un coglione, ho giocato con i suoi sentimenti e ora ne sto pagando le conseguenze, potessi tornare indietro, ricomincerei da zero con Vivi.

Una delle guardie prese la lettera, la lesse, e mi disse che era consona al regolamento della prigione, presto l'avrebbero inviata alla mia Vivi.

violet's pov

giorni dopo aver ricevuto quell'incarico da “sicario”

Suonò il postino, chissà cosa voleva, andai ad aprire, sbuffando fuori il fumo dalla bocca perché stavo fumando, mi diede una lettera.

<<carcere di San Quinteen, Greenbae>>

conoscevo troppo bene quella prigione, un brivido mi passò lungo la schiena mentre lessi la lettera, involontariamente, le lacrime iniziarono a scendere dai miei occhi, amavo così tanto quell'uomo, ma il destino aveva altri piani per noi due.

Mesi dopo, continuavo ripetutamente a rileggermi quella lettera, alla fine mandai a fanculo Dylan, non mi interessava più, non sarei riuscita a lavorare pensando solo a Richard, qualche giorno dopo mi ritrovai una notizia sul giornale, Dylan era stato ucciso, mah, prevedibile.

Non mi interessava.

Il mio pensiero fisso era Richard.

Richard povs

Arrivò una nuova guardia assegnata a me, si chiamava Lysa, devo ammettere che era proprio bella.

Lysa ogni volta mi guardava con occhi sognanti, e io ricambiavo quegli sguardi, pensandoci, mi incantavo a guardarla, era così bella.. Più bella di Violet, almeno credo.

<<Richie... Vieni con me>>

disse Lysa prendendomi per mano, conducendomi in una vecchia stanza per le riunioni a cui io non avrei dovuto mai avere accesso.

<<Sei così bello oggi Richard, che non meriti di essere qua dentro, hai bisogno di amore>>

mi disse frasi del genere, e io le dissi che avevo bisogno di lei, in quel momento, la presi per la gola e la iniziai a baciare, sempre più violentemente, fino a finire per terra, io sopra di lei, con l'intenzione di scopare.

Mi tolsi la maglia rivelando il mio petto, lei fece un gemito appena me la tolsi.

E fu in quel momento, che mi resi conto di essere sempre lo stesso schifoso di sempre, aprì una guardia, accanto a lui c'era Violet, che era stanca di pensarmi, così voleva farmi una sorpresa e venirmi e trovare in carcere.

Violet appena vide quella scena, venne verso di me tirandomi un pugno in pieno volto, facendomi sanguinare il naso, la guardia andò a chiamare rinforzi.

<<Ti ucciderò con le mie mani, puttana>>
le dissi

mi disse che non aveva paura di me, io non risposi.

Mi fiondai su di lei mettendo in pratica tutti gli insegnamenti di Richard di tempo prima,

Ma a poco servirono, visto che Richard mi passò un coltello che teneva sempre in tasca, iniziai a pugnalarla, finché la lama del coltello non si piegò, mi misi a ridere, mandando a fanculo Richard e uscendo dalla finestra, scappando.

Richard cercò di seguirmi, riuscì a prendermi e iniziammo prima a parlare, poi a litigare violentemente, lui mi diede alcuni pugni in faccia facendomi cadere a terra, singhiozzai perché quel gesto probabilmente, era stato l'ultimo, pensavo che non l'avrei più rivisto.

Tornò in carcere, e io scappai, non sapevo dove, mi ritrovai molto vicino a casa mia per fortuna, ero stanchissima.

Incolparono Richard per la morte di Lysa, aumentarono la sua pena, da quel momento Richard cadde in una brutta depressione, era riuscito a procurarsi una pistola, tramite un suo vecchio amico fuori dal cercere.

Scrisse un ultima lettera, indirizzata a me, che poggiò delicatamente sul tavolo.

Incise
<<Ti amo Violet>>

con il sangue, sul muro, si puntò la pistola al cuore, ma prima di riuscire a spararsi...

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SPAZIO AUTRICE

im baaackkk, dai non mi odiate che ho fatto finire la parte così HAHAHAHAHAHA,
-jane

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