you belong to me.

4- scappa

⚠️trigger warning ⚠️
questo capitolo contiene scene esplicite di violenza!

ero distesa sul letto, sembravo morta cazzo.
Mi alzai e decisi di uscire a farmi un giro.

Quando uscii dalla mia stanza, presi le scale invece che l'ascensore e fu lì,
che con mia sorpresa incontrai
Ryan Cooper, un mio vecchio compagno del liceo, di cui ero segretamente innamorata,
ma non riuscii mai a dirglielo.

Ryan: "VIOLET! QUANTO TEMPO!"
Violet: "Oddio Ryan!"

lo abbracciai e gli sorrisi

Ryan: "che ci fai qui a L.A?"
Violet: "a gennaio comincio l'università, diventerò una criminologa"
Ryan: "figo, io mi sono trasferito qui per sfuggire dall'ammiffita Berlino, mi stavo stancando di tutto."

Ryan's pov
avevo sempre avuto una piccola cotta per Violet, non riuscii mai a dirglielo, era carina, simpatica e dolce e molto chiusa in se stessa, lei era mia amica, le volevo molto bene e mi aveva fatto piacere rivederla.

Violet's pov
lo guardai sorridendo mentre parlavamo come due normali amici;
quando ad un certo punto mi crollò il mondo addosso.

Sentii un tonfo davanti ai miei occhi e vidi Ryan cadere in un'enorme pozza di sangue.

Davanti ai miei occhi colmi di paura, lacrimanti e rossi vidi lui. Vidi quel cazzo di mostro di Richard
CHE CAZZO AVEVA FATTO?! AVEVA SPARATO A RYAN, DAVANTI AI MIEI OCCHI CAZZO!

Richard <<Violet, stai lì ferma.>>
Violet: <<RICHARD MA CHE CAZZO HAI FATTO! MA CHE PROBLEMI HAI?!>>
Richard: <<se non sarai mia, non sarai di nessun altro, piccola puttanella.>>

Richard’s pov:
Se quella puttana di Violet non sarà mia, allora non sarà di nessun altro. Lei mi attraeva, non so perché o cosa avesse di particolare ma mi attraeva, non mi era mai successo con altre ragazze, Violet era diversa dalle altre, cazzo! Ho appena sparato ad uno che le stava parlando. Mi sono pentito? No. Io sono Richard Ramirez.
Le afferrai il braccio e la tirai verso di me, baciandola violentemente.

A mia grande sorpresa lei non si staccò.

Violet's pov
Richard mi stava baciando. Non sapevo cosa stesse accadendo in me ma mi piaceva, sentivo di essere al sicuro ma allo stesso tempo ero spaventata da lui. Avrebbe potuto fare qualsiasi cosa. Ero a dir poco terrorizzata.

mi staccai e lo guardai dritto negli occhi, erano occhi vuoti, spenti, rossi pieni di lussuria e rabbia, ne avevo paura. Tanta paura. Lui mi guardò. Quello sguardo mi gelò il sangue.

Mi voltai senza dire una parola e tornai nella mia camera. Poco dopo lo sentii fuori ma non gli aprì. Non volevo.

Lui se ne andò. E io mi stesi sul letto a piangere, ero attratta da un cazzo di assassino; lui era pericoloso. E mi piaceva, sono psicopatica? No, non credo. Avevo tanta paura di lui. Mi misi il pigiama, mi fumai una sigaretta e me ne andai a dormire.

-spazio scrittrice-

Scusatee questo capitolo era un po' violentoo