7- mi hai rovinata

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Non appena gli gridai, lui rise

Richard: <<sei solo una lurida figlia di puttana, questo è quello che meriti.>>

Quelle parole mi rimbombarono in testa, mentre piangevo dentro di me sperando che quella specie di sentimento che provavo per lui svanisse, non potevo essere innamorata di lui, cazzo.

Ero lì da appena una settimana e già mi aveva distrutta psicologicamente e fisicamente, lo odiavo, volevo picchiarlo ma allo stesso tempo lo volevo.. baciare, mi mancava quella sensazione che provai nel baciarlo, le sue labbra, calde e il modo di baciare, non era violento, mi faceva sentire al sicuro.

Ero lì rannicchiata sul letto mentre lo guardavo iniettarsi l'eroina nel braccio, sembrava un sadico, aveva uno sguardo perso nel vuoto.

irruppe Daisy, aveva una pistola in mano e senza pensarci due volte sparò alla gamba a Richard, mi prese per mano e mi sussurrò che sarebbe andato tutto meglio, che c'era lei al mio fianco, era davvero una persona fantastica, era un ottima amica, davvero.

Mi portò a casa sua e mi chiese cosa fosse successo, avevo un grosso livido sul collo e alcuni sulle braccia, avevo tanto male a tutto il corpo e piangevo e singhiozzavo, non avevo il coraggio di raccontarle tutto quello che quel mostro mi aveva fatto.

Ero terrorizzata, le raccontai anche che provavo una sorta di sentimento per lui, non sapevo cosa fosse, forse il fatto che fosse attraente, bello, era davvero bello.

Lei mi sapeva capire, era una bellissima ragazza dai capelli neri con le mesh rosse e degli occhiali bellissimi che le stavano da dio, occhi verdi brillanti come lo smeraldo aveva delle lentiggini spettacolari, sembrava uscita da un libro, aveva un carattere stupendo, era una persona d'oro.

Parlavamo da ore, mi raccontò la sua vita, lei veniva da una famiglia disfunzionale, il padre la violentava e la madre non era da meno, scappò di casa a 15 anni, ora ne aveva 17, in questi due anni visse per strada praticamente, un giorno incontrò Richard il mostro. La distrusse in poco tempo come aveva fatto con me, la picchiava ogni volta che ne aveva voglia, era una persona orribile.

Mentre parlavamo mi sentii male, corsi nel bagno e vomitai, piansi e le dissi di non sentirmi bene, avevo paura. Tanta paura.

*skip time, due settimane dopo*

In queste due settimane ero rimasta con Daisy, lei si prese cura di me, ormai era come una sorella per me, la adoravo.

Quel pomeriggio ero in casa, parlavamo quando io svenni. Mi portò in ospedale, ero al terzo piano nella stanza 483.

Con me c'era anche un altro paziente, quando mi svegliai notai qualcosa di familiare, quel.. quel profumo.. quei capelli... richard.. era qui.

mi ricordai solo allora che Daisy gli sparò alla gamba per proteggermi, OH CAZZO! SE MI AVESSE VISTA LI.. MERDA!

Daisy era sulla sedia accanto al lettino che dormiva, la svegliai di colpo e le sussurrai che accanto c'era Richard.

Arrivò il medico

X: <<signorina, ho una notizia da comunicarle.>>
Violet: <<Si! mi dica.>>
X: <<lei è.. INCINTA!>>
Violet: <<C..COSA?! INCINTA?!>>

Urlai io, non accorgendomi di Richard che vide tutta la scena e sentì tutto, mi riconobbe, merda, ero nella fottuta merda.

-spazio scrittrice-
MI STA PIACENDO UN BOTTO SCRIVERE STA STORIAAA COMUNQUE LA GENTILEZZA DI DAISY>>>>
-Kami🫶🏻

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