Richard's pov
Non so cosa mi stava succedendo.
Ma quel senso di pace mi stava uccidendo, io non ero così, io ero diverso, odio me stesso per non essere più quello di una volta, stavo avendo l'ennesimo attacco di rabbia e per fortuna Vivi non era in casa. Non sapeva nulla. Non l'avrebbe mai accettato, che io non ero perfetto, perfetto come lei pensava.Presi un mobile e lo tirai per terra mentre urlavo per la rabbia, avevo bisogno di uccidere qualcuno cazzo.
Non mi riconoscevo più, erano le 22, Vivi era a dormire da Alyssa, presi e uscii da solo, andai nel locale preferito di me e Violet, ma ero da solo.
Mike, il barista, mi vide da solo, mi chiese dove fosse Violet, non gli risposi, presi una ragazza a caso nel locale e iniziai a baciarmela, sotto gli occhi increduli di Mike e di tutti gli amici di Violet, ma il mio intento non era affatto quello di tradire mia moglie. Per il momento.
La ragazza ci stava, mi invitò in hotel con lei, era una turista quindi viveva in hotel.
Accettai e seguì quella bella ragazza fino in hotel, appena lei chiuse la porta a chiave, la buttai sul letto, lei chissà cosa pensava, che schifo.
D'istinto presi un cuscino e iniziai a soffocarla, ero più forte di lei nonostante lei cercasse di dimenarsi sotto di me non poteva fare nulla, quando si fermò le controllai il polso.
Era morta.
Mi lavai le mani, e uscii dalla stanza, senza dare in osservato riuscii a uscire dicendo che ero solo un amico di una ragazza che alloggiava lì, per fortuna non mi avevano riconosciuto.
Uscii dall'hotel e vagai da solo per le vuote e buie strade di Los Angeles, finché non vidi un uomo uscire dalla sua auto per tornare a casa, una Toyota nera.
Rapidamente, quando la figura di quell'uomo entrò nell'appartamento, mi fiondai sull'auto, rubandola e iniziando a guidare senza meta, mi fermai in varie case, ogni minuto si presentava un occasione per uccidere qualcuno, ma ecco che mi trovai davanti alla casa di Alyssa.
Ebbi un raggio di luce che mi attraversò in testa, scesi dall'auto e iniziai a spiare Vivi e Alyssa dalla finestra, quando vidi Violet allontanarsi dalla camera, probabilmente andando in bagno, entrai velocemente, avevo addosso una maschera, non parlai, non fiatai, presi un coltello che tenevo nella tasca e iniziai a massacrare l'amica di mia moglie.
Senza lasciare traccia, o quasi, lasciando la macchia di un impronta insanguinata, uscii dalla finestra aspettando il ritorno in stanza di Vivi, appena entrò era girata di spalle, non appena si girò fece un sussulto, vedendo il modo in cui era conciata la sua amica, iniziò a piangere istericamente, finché i genitori di Alyssa non entrarono per capire cosa stava succedendo, la madre svenne alla vista della figlia, il padre si avvicinò alla finestra, mi aveva probabilmente visto, così scappai velocemente insieme alla mia auto rubata.
Tornai velocemente a casa, cambiandomi e bruciando i vestiti con cui avevo compiuto l'atto, mi misi sul letto, a leggere qualcosa, quando sentii il telefono squillare, era Vivi, mi disse piangendo ciò che era successo e io cercai di essere comprensivo, e le dissi di tornare a casa, mi disse che non poteva, che doveva giustamente essere interrogata, essendo la sospettata principale, ma io non potevo farmi vedere dalla polizia, mi avrebbero riconosciuto, le dissi che io la aspettavo a casa.
Chiuse la chiamata.
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SPAZIO AUTRICE
si esatto ho aggiornato di nuovoo, scusate il capitolo un po' corto 🥲
-jane
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you belong to me.
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