Appena mi sveglio mi rendo conto che qualcosa,anzi qualcuno mi sta bloccando stringendomi la vita,è il braccio di Davide,così glielo sollevo e piano piano scendo dal letto,cercando di non svegliarlo.Esco dalla camera e neanche il tempo che mi arriva una chiamata da Alexander,il mio braccio destro«salve capo,volevo informarla che stasera c'è una gara a mezz'ora da lei,l'ho già inscritta»,«grande Xander,ciao»,«arrivederci»nel momento che chiudo la chiamata entro in cucina e vedo che sono sola"meglio così",faccio colazione e poi torno in camera e prendo un cambio per allenarmi,e mi chiudo in bagno,quando esco mi rendo conto che Davide è sveglio e lo saluto«buongiorno»,«ciao,dove stai andando?»,«in palestra»,«ok».
Dopo un po' trovo la sala per allenarmi e per iniziare faccio un'ora e mezza di corsa,e intanto ho le air pods con THE WEEKND, gli ARTIC MONKEYS e i THE NEIGHBOURHOOD,sparati nelle orecchie,appena ho finito con la corsa mi fascio le mani e mi metto i guantoni da boxe,per poi tirare al sacco,a un certo punto però qualcuno sbuca davanti a me,e dallo spavento gli tiro un pugno in faccia«oh cazzo,Alessandro tutto bene?ti sei fatto male?»,«si sto bene,però,che bel destro,chi ti ha insegnato a tirare?»appena mi fa la domanda mi irrigidisco e dico«ho imparato da sola»,«vuoi combattere con me»,«certo»,cosí aspetto che anche lui si metta i guantoni e poi saliamo sul ring,inizia lui cercando di darmi un pugno sulla pancia ma lo schivo e contrabbatto con la stessa mossa,a differenza che io lo colpisco,andiamo avanti per un po' e a un certo punto si sentono degli applausi nel momento in cui ho messo al tappeto Ale,così mi giro e mi rendo conto che tutti i miei fratelli e mio padre mi stavano applaudendo,subito mi spunta un sorriso sul volto ma l'attimo dopo mi rendo conto che potrebbero aver visto le cicatrici e il tatuaggio sulla schiena,così mi alzo velocemente e mi prendo l'asciugamano e praticamente correndo me ne vado in camera mia.
Non scendo fino all'ora di cena,e quando mi seggo a tavola mi guardano tutti con uno sguardo confuso e Sebastian dice«scusa se ti abbiamo infastidito o fatta spaventare oggi,non era la nostra intenzione,è soltanto che nessuno aveva mai messo al tappeto Alessandro,eravamo scioccati e meravigliati,sei bravissima a combattere»io così borbotto un grazie,per poi iniziare la cena.Quando finiamo Marco mi chiede se voglio vedere un film con lui ma rifiuto dicendo che sono stanca.
Alle dieci mi inizio a preparare mettendomi una tutina nera lunga con sopra la giacca della ferrari e ai piedi delle loubuten nere classiche.A mezzanotte sono pronta e scendo dalla finestra per non farmi scoprire,appena arrivo alla mia macchina mi infilo e mi metto subito la mia maschera per non farmi riconoscere e parto.Quando arrivo c'è la confusione più totale,ma credo abbiano capito chi sia arrivata,infatti si apre un varco per farmi passare per poi accostare sulla striscia di partenza.Accanto a me si mette una Lamborghini,sempre nera,con i finestrini oscurati,subito dopo si mette al centro della pista una ragazza semi nuda e alza al cielo una pistola,io un secondo prima di partire faccio partire the hills a tutto volume,per poi accelerare di botto appena sento lo sparo,ho l'adrenalina a mille,è per questo che gareggio,non per i soldi,ma per il senso di libertà,insieme al ritornello della canzone faccio una curva a tutta velocità,considerata la curva impossibile perché è così tanto stretta che devi per forza andare piano,ma non io,quando la supero mi rendo conto che la lamborghini è dietro di me così continuano ad accelerare,tralaltro con con le stesso ritmo della musica,una cosa spettacolare,THE WEEKND + il rombo del motore=perfezione.Quando mancano dieci metri alla fine la macchina avversaria mi affianca,ma io riesco a superarla e vinco,la folla mi acclama,c'è chi urla,chi fischia e chi si dispera per aver puntato sulla macchina sbagliata,io così scendo dalla macchina con un sorriso e vado a ritirare i soldi,ma mi blocco appena vedo chi esce dall'altra macchina,un ragazzo bello,no bellissimo,occhi azzurri,moro e altissimo,uno che ti affascina fin da subito,lui però mi nota,così distolgo lo sguardo e rientro in macchina per poi sfrecciare e ritornare a casa,però la macchina la posteggio distante senó si sentirebbe,così mi faccio l'ultimo tratto a piedi,per poi risalire dalla finestra,appena salgo,mi faccio una doccia,mi strucco e mi metto il pigiama per poi addormentarmi,però non come vorrei.
La mattina dopo mi sveglio frastornata,non ho dormito molto,e purtroppo oggi è il mio primo giorno di scuola,così mi preparo e mi metto la divisa per poi scendere a fare colazione.Quando arrivo in cucina noto che sono tutti lì ma la maggior parte è ancora in pigiama,così capisco di poter fare con calma e mi inizio a preparare un caffè,perché senó non riuscirei neanche a parlare,però il silenzio viene interrotto da uno dei miei fratelli,di preciso Marco che dice«ma da quando hai gli occhiali?comunque stai benissimo»,«grazie,eh da quando sono piccola siccome mi mancano un bel po' di gradi,solitamente però metto le lentine,le trovo più comode»
Appena sono tutti pronti io salgo sulla mia moto e gli altri sulle loro o le loro macchine e partiamo,io li seguo siccome non so dove andare,quando arriviamo mi rendo conto che la scuola è gigante,sembra una reggia,così posteggio,tralaltro nel posto riservato a noi Imperatore,per poi affiancarmi ai miei fratelli ed entrare a scuola e dirigerci in segreteria per prendere il mio orario scolastico,così chiedo alla segretaria«buongiorno sono la signorina Vittoria Imperatore,potrei avere il mio orario scolastico»,ma la tizia difronte a me non mi calcola così ripeto però con il tono di voce un poco più alto,però ancora niente,così sbatto una mano sul bancone e a quel punto la segretaria si degna di guardarmi e ripeto«salve sono la signorina Vittoria Imperatore,desidero avere il mio orario scolastico»?la tizia appena sente il mio cognome sbianca e in 0,5 secondi mi ritrovo in mano un foglio,così le rispondo«vede non era così tanto difficile»,poi esco dalla segreteria e mi dirigo verso la mia classe,prima però i miei fratelli mi dicono«mi raccomando comportati bene,se qualcuno ti da fastidio diccelo e niente ragazzi,va bene?»,«si si,va bene,ciaoo»dico mentre mi allontano.
Appena trovo difronte la mia prima classe,cioè storia,busso e sento un avanti,così entro e l'insegnate,che mi dice di chiamarsi di cognome bilancia,di accomodarmi e presentarmi alla classe«ciao a tutti sono vittoria,ho 18 anni e nient'altro»,«cara il tuo cognome»«Imperatore»,nel momento in cui pronuncio il mio cognome anche lei sbianca e si sentono dei mormorii in classe,fortunatamente però smettono subito,e poi si inizia la lezione.
Quando finisco tutte le lezioni vado in mensa,ma mentre cammino sento qualcuno tirarmi dal braccio per poi sbattermi contro gli armadietti,però è successo tutto così velocemente che non mi sono potuta difendere,appena riapro gli occhi,che li avevo chiusi per la botta mi ritrovo davanti 3 ragazza che mi dicono«senti bella,anzi sgorbio,stai lontana dai fratelli Imperatore,sono nostri,chiaro?!?!?,se non lo fai sono guai»io però le rido in faccia e dico«senti io non so chi tu sia,ma non ti conviene metterti contro di me»,e intanto provavo a liberarmi e ci stavo riuscendo fino a quanto le tre galline non mi iniziano a tirare dei pugni in pancia e mi tirano i capelli,così mi inizio a difendere,tirando un pugno a una sul naso per poi sentire crack,un calcio in pancia a un'altra che si accascia e l'ultima la inizio a riempire di pugni,appena però ho finito la sfortuna vuole che di lì passi il preside che mi manda subito nel suo ufficio,appena trovo mi informa che mio padre è già stato chiamato e qualche minuto dopo entra dalla porta tutto incazzato e mi dice di uscire così lo faccio,appena esco mi ritrovo tutti i miei fratelli,sembrano delusi,e quando esce mio padre,provo a parlargli«papà fammi spiegare non è come cred...»,ma lui mi blocca subito«Vittoria non mi parlare,sono troppo arrabbiato con te,ti dico soltanto che mi hai veramente deluso e adesso andiamo tutti a casa e poi lí discuteremo della tua punizione,intanto andrai in macchina con uno dei tuoi fratelli e la tua moto per ora è sequestrata»a sentire quelle parole il mio cuore ha fatto crack,l'ho deluso,anzi li ho delusi,così senza fiatare mi infilo in macchina.
Quando arriviamo a casa Albert mi dice di andare nel suo ufficio,appena entro mi inizia a urlare contro«MA TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI FATTO,COSÌ ROVINI LA REPUTAZIONE DELLA FAMIGLIA,SEI UN'INCOSCIENTE,NON TI VOGLIO VEDERE FINO A STASERA,ANZI NON CENI,ADESSO VAI IN CAMERA TUA»,cosí mi alzo e corro dritta in camera mia,ma appena chiuso la porta inizio a piangere,e il respiro mi si mozza,così chiamo l'unica persona che mi può almeno un po' aiutare,Alexander«Xander,p-per favore v-ien-i,i-o non respiro,ti pr-ego a-iut-o»,«Vittoria sto arrivando,segui quello che ti dico,inspira per otto secondi,trattieni per quatto e poi espira per otto secondi,e poi continua«n-on f-unzi-ona»sono qui sto arrivando tu continua lo stesso>>a un certo punto sento una porta sbattere e delle urla per poi vedere la mia porta essere buttata giù e Alexander venite verso di me e abbracciarmi«va tutto bene,sono qui,respira,inspira ed espira,così da brava» ,in quel momento mi calmo e prima di crollare fra le sue braccia vedo tutta la mia famiglia che mi guarda con terrore da fuori camera mia,per poi addormentarmi.Quando mi risveglio vedo xander sulla sedia che mi fissa per poi avvicinarsi e abbracciarmi aspettando che io parli,però appena inizio piango pure«li ho delusi xander,adesso non mi vorranno più,non hanno manco voluto ascoltare la mia versione dei fatti,se erano disgustati per così poco,cosa succederebbe se scoprissero tutta la verità,io non voglio di nuovo passare l'inferno,ti prego pure tu non lasciarmi sola»per poi singhiozzare«shhh,va tutto bene,più tardi gli spiegherai tutto»Passiamo tutto il pomeriggio assieme però poi lui di sera se ne è dovuto andare,così mi lascia sola e quel punto sento qualcuno bussare e dico avanti,entra mio padre che si siede sul letto e dice«scusa se oggi ti ho urlato,c'è stato un problema a lavoro ed ero nervoso,poi mi hanno chiamato dalla scuola e lì non ci ho più visto,inoltre da quando soffri di attacchi di panico,non lo sapevo,mi dispiace anche di avertene innescato uno,posso abbracciarti»e io mormoro un si,per poi dire«mi dispiace di averti fatto infuriare,e riguardo a oggi quelle tre ragazze mi hanno sbattuta al muro e accerchiata per poi prendermi a pugni,io mi sono solo difesa e per l'attacco di panico,non era niente è passato,adesso sto bene»,«va bene bambina,vuoi venire a mangiare»,«va bene»,cosí ci dirigiamo in sala da pranzo e quando arrivo spiego la situazione anche agli altri e loro si scusano per poi iniziare la cena.Appena finiamo i cenare io me ne vado in camera iniziato a preparami,perché stasera ho un combattimento,così mi metto la maglietta della mia mafia e dei semplici leggins neri per poi uscire sempre dalla finestra,prima però mi metto la mia maschera per non farmi scoprire.
Appena arrivo vedo che mancano cinque minuti a me così mi riscaldo,a un certo punto sento«signori e signore,adesso è il momento di Black contro la rosa nera,il campione imbattuto d'america contro la campionessa italiana»,cosí salgo sul ring,ma rimango scioccata,dovrò combattere contro mio fratello Sebastian,e subito penso se papà lo sappia,credo di no,ma vabbè.
Il round inizia e deve dire che è molto bravo,ma fortunatamente riesco a vincere,però appena mi giro verso la folla che mi acclama si sente uno sparo per poi sentire qualcosa che mi trapassa e un dolore atroce,mi hanno sparato,e nel giro di un istante mi sento mancare le forze,ma non so come che prima di svenire sento qualcuno prendermi e togliermi la maschera e sentire«Matteo fermo è mia sorella»e da lì il vuoi più totale.
Quando mi risveglio mi rendo conto che non sono in camera mia,così inizio ad aggitarmi,ma entra un medico nella mia stanza e mio padre e sebastian ,"aspetta che sta succedendo",il medico però mi chiedo«buon risvegliata Vittoria,come stai?»,«mi fa male la pancia»,«è normale ti hanno sparato,ti abbiamo sottoposto a una operazione per rimuovere il proiettile,che per fortuna non ha colpito niente di grave,ma oltre a visitarti devo chiederti una cosa,mentre l'infermiera ti spogliava per metterti il camice e prepararti all'operazione ha trovato diverse ferite,lividi,una costola incrinata,e diversi taglia,alcuni vecchi e altri nuovi,e volevo chiederti come ti sei procurata tutte queste ferite»,io in quell'istante mi immobilizzo,loro sanno tutto,adesso sono spacciata,così senza neanche pensare mi alzo velocemente e scappo dalla camera e intanto frego dalla tasca posteriore mio padre una pistola per poi correre in salone,ma li trovo una persona a me sconosciuta,il tizio della corsa,lui però si gira e mi vede e nello stesso instante ci puntiamo le pistole a vicenda e diciamo«e tu chi cazzo sei»,ma neanche il tempo di rispondere che si aprono le porte del salone ed entrano altre minimo quaranta persone che puntano le pistole su di noi,ma istantaneamente si sente«fermi tutti abbassate le pistole»,e le abbassano tranne io e il ragazzo difronte a me,ma Sebastian dice«Matteo fermo,non sparare quella è mia sorella,abbassa la pistola,anche tu Vittoria,lui è il nostro migliore amico,vi prego»,cosí entrambi le abbassiamo ma in quell'istante mi compare un dolore atroce alla stomaco,così tanto forte che sto per cadere ,ma qualcuno mi prende,è matteo,credo si chiami così,io intanto inizio a piangere sebastian si avvicina subito a me dicendomi di alzare la maglia,io però scuoto la testa,così me la alza lui di forza e nota che mi si sono riaperti i punti così mi prende in braccio e mi porta dov'ero prima per poi attaccarmi alla flebo per mettermi un antidolorifico e suturami la ferita,appena ha finito dalla porta entra mio padre insieme ai miei fratelli e altre persone che non conoscono che mi iniziano a bombardare di domande,«come stai?»,«come te lo sei fatto?»,ti fa tanto male?»,«vuoi qualcosa?>>,è così via,fortunatamente James si rende conto che sono confusa così urla di stare zitti e di lasciarmi spiegare,«allora,ero andata in un posto per combattere,dove poi mi sono battuta contro Sebastian e l'ho sconfitto,ma appena mi sono girata qualcuno mi ha sparato,e adesso mi potete lasciare da sola con la mia famiglia,grazie»,«non glielo hai ancora detto,ma sei coglione?!?»ma papà dice«tesoro loro sono anche la tua famiglia,sono i tuoi nonni e i tuoi zii e i tuoi cugini»,«ah,peró comunque posso rimanere solo con miei fratelli e mio padre»,«si certo»,ed escono dalla stanza.
Inizio a raccontare«fin da quando sono piccola Celine non mi hai mai trattato bene,non mi considerava,ma la situazione peggiorò quando si sposò con Fabio Gruno,credo per costrizione,non era felice,e lui ci picchiava entrambe,tutto però cambió quando ...»,ma non riuscì a finire che scoppiai a piangere,e subito i miei fratelli credo abbiano capito che mi abbracciano,tranne mio padre che ha i pugni chiusi e guarda il muro come se lo volesse spaccare,per poi dire«è tutta colpa mia,se non ti avesse portato via adesso staresti bene,senza nessuna ferita,mi dispiace,perdonami»,«tranquillo non è colpa tua,non potevi prevederlo e saperlo,vieni qua»e anche lui mi abbraccia,«ragazzi devo dirvi altro»«dicci»,«allora forse non siete pronti ma ve lo devi dire,sono a capo della mafia italiana,vi prego non siate spaventati»,dovreste vedere le loro facce,sono immobili,però poi sebastian dice«anche noi ti dovremmo dire una cosa,noi siamo a capo della mafia inglese e russa»,«ah lo so»,«lo sai?!,ma come»,«l'ho capito dal vostro cognome,comunque è meglio perché dovevo fare una collaborazione con voi per un problema con la mafia giapponese,sempre se per voi va bene»,«certo,ah comunque quel ragazzo che già visto in soggiorno è l'erede della mafia spagnola,e le restante persone sono la sua famiglia,è stato matteo a salvarti e prenderti quando sei svenuta»ah».
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Hellfire
Romanceuna ragazza all'apparenza normale,ma con una vita segreta alla spalle che nessuno si aspetta. Vittoria Moore ha 18 anni e vive sin da quando ha memoria in Italia con il suo presunto padre e sua madre; e se un giorno venisse a conoscenza di 8 fratell...