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Non riesco ad aprire gli occhi,è come e avessi un macigno su di essi e un martello pneumatico puntato alla testa.
Il corpo mi fa malissimo e non riesco a muovere la gamba destra,mi sento le coste fasciate e ho un loro re lancinante in mezzo alle gambe.
Mentre provo ancora ad aprire gli occhi,mi rendo conto che ho un tubo in gola che dovrebbe aiutarmi a respirare,tecnicamente,ma non è così,perché mi prende il panico.
Inizio a sbattere le palpebre e cerco di muovermi,anche se con dolore.
All' improvviso sento:
<<Vittoria,mi senti?Guarda la luce,seguila>>
Dopo poco riesco ad aprire completamente gli occhi e mi rendo conto che mentre l medico mi sta controllando i parametri,dietro di lui ci sono i miei fratelli e mio padre.<<Allora Vittoria adesso tolgo questo tubo,sentirai un senso di nausea. secchezza,ma è assolutamente normale,accanto te trovi inoltre un bicchiere d'acqua,ok?>>
Muovo la testa come per dire di si e successivamente tolgono quel coso. dalla mia bocca,ma stavo letteralmente per vomitare sul medico,poverino.
Appena la fortuna finisce,alzo lo sguardo verso la mia famiglia e li osservo meglio.
Hanno tutti le borse e le occhiaie sotto gli occhi,che hanno uno sguardo stanco.Alcuni sembrano più magri,altri addirittura piangevano.
Vedendoli fermi come statuine con un gesto della mano li invito ad avvicinarsi a me,inoltre dico anche:
<<tranquilli non mordo mica>>
Subito dopo sento non so quante braccia attorno a me,però siccome mi stanno letteralmente schiacciando e sento dolore,dico:
<<io vi voglio bene,ma mi state stringendo troppo e mi fate male>>
<<si si scusa>>
<<mi dispiace>>
<<oh dio scusami>>
Mente si allontanano velocemente sento tutte quest scuse,infatti gli dico di stare tranquilli e. che non è colpa loro.
Successivamente rientra il medico nella stanza,poiché prima era uscito per darci un pò di privacy,e dice:
<<Vittoria ti ricordi cosa è successo?>>
<<non proprio>>
<<è. normale tranquilla,adesso ti dico cosa hai riscontrato,so che può essere molto,quindi se è troppo fermarmi>>
<<ok>>
<<allora hai tre costole rotte,la gamba destra pure,inoltre abbiamo trovato diversi lividi,grandi e meno,tagli,alcuni pure profondi,graffi e quando sei arrivata avevi del sangue che ti colava da in mezzo le gambe.Non so se lo sapevi,ma eri incita,stavi avendo un aborto spontaneo>>
A quella parola mi blocco.
Ero incinta
incinta
incinta
incinta
Era riuscito nel suo intento,ma l'aveva anche distrutto.
Il medico vedendomi fissare il vuoto mi chiese:
<<ne eri a conoscenza della tua condizione?>>
<<in realtà no,almeno non lo speravo>>
<<in che senso?>>
<<potete lasciarmi sola?>>
Papà comprendendo come mi stessi sentendo disse:
<<tesoro non c'è bisogno che tu ci dica tutto adesso,riposati,ne parliamo in un altro momento>>.
Detto ciò tutti uscirono dalla stanza lasciandomi sola come da me richiesto.
L'emozioni mi sovrastano,sento un sento di rabbia,tristezza,ma anche molto dolore.
Cerco di mettermi di lato,ma non ci riesco,così presa dalla rabbia,per tutto ciò che mi è accaduto,mi dò uno slancio e ci riesco.
IL dolore è fortissimo,ma fa niente adesso l'unica cosa che voglio fare è spegnere il cervello e dormire.Prima di addormentarmi,però mi prometto che non mi succederà mai più una cosa del genere,e per farlo devo ritornare come prima che conoscessi la mia attuale,e vera famiglia.Hellfire è tornata,buona fortuna a tutti,e si salvi chi può.
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Hellfire
Romanceuna ragazza all'apparenza normale,ma con una vita segreta alla spalle che nessuno si aspetta. Vittoria Moore ha 18 anni e vive sin da quando ha memoria in Italia con il suo presunto padre e sua madre; e se un giorno venisse a conoscenza di 8 fratell...