Scusa se ti amo. ||Favij

Capitolo 10

Lorenzo's Pov          
mesi dopo...
Oggi è il giorno del nostro anniversario,  sono passati sei mesi da quando ci siamo fidanzati.  Il nostro amore è cresciuto troppo in fretta, e spero che non finisca mai. Comunque, sono le sette di sera. Lei è andata in biblioteca e sta per tornare. Stamattina  sono andato a comprarle il regalo.un peluche gigante con una zip, dove  dentro c'è un anello di    fidanzamento. Non mi importa se è presto, ma io la amo e deve capirlo, anche se già lo sa. Intanto ho ordinato due pizze, e la tavola è illuminata da due candele profumate. Sono un romanticone,  eh già. Ora vado a preparmi, sperando che arrivi presto.
***
Sono le sette e mezza di sera, quando suona. Urlo: arrivo!' Apro la porta, e
le dico:' auguri amore!' Lei mi guarda perplessa e dice:' che?'
Elena's Pov
Non l'ho mai visto così arrabbiato. Chiude la porta con uno scatto e urla:' come hai fatto a dimenticarti del nostro anniversario?' Cazzo. Oggi era il nostro anniversario. Merda, me ne sono completamente dimenticata. Sussurro:' Lore.. scusami, io mi sono..' Dice, furioso:' dimenticata?  ah, bene. sei proprio la fidanzata ideale.' Cosa?! Sbotto:' ah si? Io ho fatto di tutto per te. Me ne sono andata dalla mia vecchia vita, per te! e poi, sembri mia madre quando fai il fidanzato iper-prottettivo!' Scaglia a terra un orsacchiotto e dice:' ecco! questo era il tuo regalo. vaffanculo,  ho sprecato solo soldi!' scoppio in lacrime ed esco correndo da quello stupido appartamento.
Lorenzo's Pov
Oddio! Cos'ho combinato! Esco correndo
e la rincorro per le scale. urlo:' fermati!' lei dice:' vattene, stronzo!' Esce fuori dal portone, e corre in strada. La Seguo e con orrore, noto una macchina che sta correndo  verso di lei, mentre sta attraversando!  cristo! le sta per andare addosso! il mio cuore accellera e urlo:' ELENA! ATTENTA ALLA MACCHINA!' Si volta verso di me,  ma è troppo tardi. la macchina l'ha investita e mi sento male, quando urlo il suo nome e la soccorro, sotto gli occhi dei passanti. Urlo:' cazzo! chiamate aiuto!' una signora si precipita con il suo telefono e chiama l'ambulanza. Con le lacrime agli occhi, stringo la mano ad un Elena pallida e sanguinante alla testa.  Quando sale con una barella sull'ambulanza, la seguo e lì singhiozzo forte. Dopo essermi calmato,  chiamo Greta, e passo il resto del tragitto con la paura di perderla. Le sussurro:' ti prego,  non abbandonarmi.'