Cap. 21: Padre?

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Lorenzo 's Pov
Sono le dieci di mattina, oggi devo incontrare Giorgia. Sono agitato, ho paura della sua reazione quando le dirò che l'ho spinta io. Ho i nervi a fior di pelle, quando Giorgia mi manda un messaggio su messenger:' lori, ci vediamo al bar principale, alle undici. ;)' Le rispondo con un emoticon, in particolare quella del Like, e vado in cucina. Comincio a preparare la colazione, quando arriva Elena. Le dico: Vado fra poco da Giorgia.' Sussurra:' Beh, non tornare se non hai risolto', e se ne va.
***
Sono le undici, e sono appena arrivato in centro. Cerco il bar, e appena lo vedo, cammino frettolosamente verso l'entrata. Appena entro, sento una voce familiare:' Lori!'. Mi volto e vedo Giorgia. Non è cambiata per niente, e con sé ha portato il bambino.. Cosa?! cammino verso il suo tavolo, e la saluto. Lei dice:' siediti qui!' Mi siedo di fronte a lei, e dico:' Giorgia.. io devo rivelarti una cosa.' Lei mi anticipa e dice:' prima io!' Indica il bambino, e appena lo dice, mi sento svenire:' Lui è Giulio, nostro figlio.' Dannazione! Ed ora cosa dico, che faccio?! Continua:' Ricordi tre anni fa? Quando caddi dalle scale, ero incinta di nostro figlio. Pensavo l'avessimo perso, ma lui era ancora vivo. Poi tu sei sparito e non ti sei fatto più sentire. Poi ieri mi hai mandato quel messaggio, e mi sono sentita la ragazza più felice del mondo.' Mi prende la mano. Dio. sono imbarazzato, anche perché sto per spezzare il suo cuore. Sussurro:' Non é stato un incidente... ti ho spinta io, non volevo un figlio.' Toglie subito la mano, e mi guarda. Scoppia in lacrime e dice:' io non mi aspettavo che tu facessi questo! Sei un mostro!' Le dico:' mi sono pentito! io.. mi dispiace. sono stato egoista!' Lei si asciuga le lacrime e dice, con la voce rotta dal pianto:' se ti sei pentito, allora non avrai problemi , dato che voglio affidartelo nei week-end.' Scatto:' Sono fidanzato, ormai ho una nuova vita! sono venuto qui solo per chiederti scusa, non per riprendere il titolo di padre!' Ci guardano tutti. imbarazzato esco fuori, e lei mi segue, con il bambino in braccio. Urla, fuori dal locale:' no Lorenzo! ora hai vent'anni! non puoi scappare così dai problemi! Credi che sia stato facile accudire Giulio da sola?! Senza una figura paterna, senza un secondo punto di riferimento!' Giulio comincia a piangere, spaventato dalle urla. Giorgia cerca di calmarlo, poi dice:'ti chiedo solo di stare con lui per due giorni! Non mi interessa se hai una ragazza, se hai una nuova vita! Tu sei padre, e non puoi allontanarti così da tuo figlio.' Mi porge il bambino, ed io comincio ad accarezzarli i capelli, per farlo calmare. Sussurra:' fallo per lui, Lorenzo.' Annuisco mogio e dice:' oggi è venerdì. Domattina te lo porto, con tutto l'occorrente.' Il piccolo mi sorride, gli sto simpatico. Dico:' okay.' le porgo il bambino, e mi allontano verso casa, con Giulio che piange, perché è stato separato dal papà non solo adesso, ma per tre anni.

Scusa se ti amo. ||FavijDove le storie prendono vita. Scoprilo ora