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Non lo ammetterei mai ad alta voce, ma Siria mi ha sempre fatto girare la testa. Sin dal primo giorno in cui l'ho vista entrare a scuola, c'era qualcosa in lei. Non era come le altre. Non aveva bisogno di mettersi in mostra per essere notata, e questo mi mandava fuori di testa. Era bella, sì, ma c'era altro. Quel misto di innocenza e sicurezza che non trovavi in nessuna delle ragazze che conoscevamo. E forse proprio per questo, sapevo di dover fare di tutto per averla.

Però non era facile. Siria non era il tipo che cade ai piedi di qualcuno solo perché ha il sorriso giusto o una macchina costosa. E questo, a un certo punto, aveva iniziato a diventare una sfida per me. Mi ero convinto che, in qualche modo, sarei riuscito a conquistarla. Ed è lì che era entrata in gioco la scommessa.

Ah, sì, la scommessa.

Una delle idee più stupide che abbiamo mai avuto, ma allo stesso tempo una delle più intriganti.
Sapevo che coinvolgere Ivan sarebbe stato rischioso, ma era l'unico modo per avvicinarmi a Siria senza sembrare troppo disperato. Lui aveva sempre avuto quel fascino distaccato, quella freddezza che le ragazze sembravano trovare irresistibile. E io, beh, io avevo bisogno di un piano.
Era stata una giornata come tante altre, in cui Ivan e io ci eravamo ritrovati a parlare di ragazze, del nostro "dominio" su di loro, come lo chiamavamo. A un certo punto, avevo fatto il suo nome. Siria. Una sfida diversa, perché non era come le altre ragazze che frequentavamo. Non si lasciava abbindolare facilmente, e questo la rendeva ancora più appetibile.
Ivan aveva alzato un sopracciglio quando l'avevo nominata. "Siria? Non pensavo fosse il tuo tipo," aveva commentato con il suo solito tono sprezzante.

"Non è questione di tipo. È che lei è diversa. Nessuno è mai riuscito a conquistarla sul serio."
Ivan, sempre sicuro di sé, aveva accettato la sfida: entro un mese, avrebbe dovuto portarsi a letto Siria. Non era solo questione di sesso, però. Dopo averla
"avuta", l'avrebbe scaricata, come faceva con tutte le altre. Ed è lì che sarei entrato in gioco io. Sapevo che, una volta ferita, Siria sarebbe stata vulnerabile, e io sarei stato lì, pronto a consolarla. Era perfetto, no? Lei avrebbe visto in me il "buono", il ragazzo gentile che l'avrebbe aiutata a rimettersi in piedi dopo il tradimento di Ivan.
Avrei vinto la scommessa e, allo stesso tempo, avrei finalmente avuto Siria.

All'inizio, tutto sembrava andare secondo i piani. Ivan aveva cominciato a passare più tempo con lei, a parlarle, a mandarle messaggi di notte, creando quella connessione emotiva che era essenziale per il suo successo. Ed era un gioco che lui sapeva giocare alla perfezione. lo, dall'altra parte, mi limitavo a osservare da lontano, aspettando pazientemente il mio turno.
Ma, ultimamente, qualcosa mi stava dando sui nervi. Ivan sembrava... diverso. Ero sicuro che stesse iniziando a cambiare atteggiamento verso Siria, e questo mi mandava fuori di testa. Non doveva affezionarsi. Questo era il patto: niente sentimenti, niente complicazioni. Ma ogni volta che lo vedevo con lei, c'era qualcosa nel suo modo di guardarla che non mi piaceva affatto.
Quella mattina, quando Siria si avvicinò alla panchina, Ivan le lanciò uno sguardo che non riuscivo a decifrare. Non era il solito
Ivan, distaccato e cinico. Era più... morbido. E questo mi faceva arrabbiare. Lui doveva portarla a letto, non innamorarsi di lei.

Mi toccava intervenire.

"Finalmente!" dissi, cercando di mascherare la mia frustrazione con una risata. "Pensavamo ti fossi persa!"
Siria sorrise educatamente e si sedette accanto a noi, ma Ivan non perse tempo e cominciò subito a parlarle. La sua voce era bassa, quasi intima. Stavo per scattare, ma dovevo giocare bene le mie carte. Così, decisi di lanciare il mio invito alla festa.
"Comunque, Siria," dissi, cercando di mantenere un tono rilassato, "sto organizzando una festa sabato sera a casa mia. Devi assolutamente venire! Sarà
epico."
Sapevo che una festa come la mia non era il genere di cosa che Siria frequentava abitualmente. Lei non era quel tipo di ragazza, e questo rendeva la sfida ancora più eccitante. Ma dovevo portarla lì.
Dovevo far sì che la situazione sfuggisse di mano, che si sentisse fuori posto, vulnerabile. Solo così Ivan avrebbe potuto fare la sua mossa. E poi, dopo che l'avesse scaricata, io sarei stato lì, pronto a raccogliere i pezzi.
Siria esitò, come mi aspettavo. "Non lo so...
Forse. Devo vedere "

Non era una risposta definitiva, e a me non bastava. "Devi venire!" insistetti. "Ci sarà un sacco di gente. Musica, drink, tutto quello che serve per divertirsi. E poi, ci sarà anche Ivan!" dissi, buttando lì il suo nome con nonchalance.
Lo sguardo che Ivan mi lanciò mi fece capire che non aveva apprezzato. Era come se avessi scoperto qualcosa che lui cercava di tenere nascosto. Forse stava iniziando a rendersi conto di quanto si stesse coinvolgendo con Siria. E questo mi preoccupava.
Dopo pranzo, ci allontanammo tutti verso le nostre lezioni, ma io non riuscivo a smettere di pensare a Ivan e a come si comportava con Siria. La scommessa era chiara: lui doveva conquistarla, portarsela a letto, e poi lasciarla andare. Ma qualcosa mi diceva che non stava più seguendo il piano. Si stava avvicinando troppo a lei, troppo emotivamente. E questo era un problema. Se Ivan si fosse innamorato di Siria, tutto sarebbe andato a rotoli. Non potevo permettere che succedesse.
E poi c'era un altro pensiero che mi tormentava: cosa succedeva se Siria si
fosse innamorata di lui?

Il mio piano, il mio grande piano, sarebbe andato in fumo. Tutto il mio lavoro, tutti i miei sforzi, sarebbero stati vani. E Ivan avrebbe avuto tutto. Non potevo lasciarlo accadere.
Mentre camminavo verso la prossima lezione, decisi che avrei dovuto parlare con Ivan, chiarire la situazione. Doveva ricordarsi qual era il suo ruolo in tutto questo. Era solo una pedina nel mio gioco.
E doveva rimanere tale.
La campanella suonò, e mi diressi verso la mia classe, ma non potevo scuotermi di dosso la sensazione che il tempo stesse per scadere. Se non fossi intervenuto presto, avrei perso Siria per sempre.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 10 ⏰

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