LV - lunch & lust

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PRAY, JRY 

[SMUT ALLERT]

"Succedevano a scuola" disse Harry un giorno, all'improvviso "I miei episodi. Il mio cervello non mi permetteva di farlo a casa. Come se sapesse che non ero al sicuro"

"Questo ha senso" concordò Louis, favorevole come sempre alle piccole informazioni di Harry. Fece passare le mani intrecciate tra loro mentre camminavano lungo il marciapiede deserto, sperando di alleggerire l'umore pesante.

Avevano un appuntamento a pranzo con la madre di Harry nel piccolo caffè accanto alla libreria. Fuori pioveva e il cielo era cupo e sfumava in alcune perfette tonalità di grigio. Il campanello tintinnò gioiosamente quando Louis aprì la porta a Harry, che non poté fare a meno di guardarlo.

La madre di Harry si alzò quando entrarono e li accompagnò al suo tavolino nell'angolo "Oh, cari! È così bello vedervi" disse con entusiasmo. Prese la spalla di Harry e la strinse un paio di volte prima di lasciarla.

Harry sorrise. La sua presa sulla mano di Louis si fece più salda "Ciao, mamma. Hai trovato facilmente il posto?"

"Nessun problema. Il mio navigatore mi ha portato qui senza problemi"

"Bene. Bene"

"Harry, tesoro" Rivolse la sua attenzione scrupolosa al figlio, i suoi occhi lo scrutarono spudoratamente su e giù. Allungò una mano per strattonare l'orlo della sua felpa troppo grande, facendogli un sorriso di compatimento "Cosa ti ho detto riguardo all'indossare questo tipo di vestiti?"

"Oh..." Harry balbettò un paio di volte, riuscendo a borbottare "Non dovrei uscirci di casa"

"Sei stato un po' sottotono, però, non è vero, amore?" Intervenne subito Louis, offrendo a Harry un sorriso rassicurante.

"Già. Sì, lo sono stato"

"Quindi qualsiasi cosa va bene, purché ti tenga al caldo" lo stuzzicò il ragazzo più grande, baciandogli la tempia. Mantenne un tono scherzoso e leggero, ma Harry sapeva che era il modo sottile di Louis di tenere testa alla madre di Harry a nome suo.

Mentre tornavano verso il tavolo, lei si lanciò in una tiritera sugli abiti professionali, ma a nessuno dei due importava davvero: non stava più attaccando direttamente Harry, e quella era l'unica cosa che a Louis interessava davvero.

L'ora successiva fu una delle più lunghe della vita di Louis. Ascoltò la madre di Harry che continuava a parlare di cose che non gli interessavano minimamente, interrompendola solo quando cominciava a punzecchiare Harry su qualcosa. Harry si aggrappò alla mano di Louis per tutto il tempo, ma la sua attenzione rimase soprattutto sulla madre.

"Faccio un salto in bagno" annunciò Louis. Si chinò per dare un bacio al lato della testa di Harry, mormorando "Va bene?"

Harry annuì, sorridendogli mentre si alzava dal tavolo, lasciando a malincuore la sua mano. Louis si assicurò di fare in fretta il bagno, tornando di corsa al tavolo in meno di cinque minuti, ancora scuotendo l'acqua dalle mani. Le sue orecchie si drizzarono quando tornò nella parte principale del caffè e i suoi occhi si restrinsero.

"Sei fortunata ad avere quel ragazzo" stava dicendo. Un passante innocente avrebbe probabilmente pensato che il suo tono fosse gentile, al limite dell'orgoglio, ma Louis lo sapeva bene "Se lo perderai, sarà l'errore più grande che tu abbia mai fatto... e questo è tutto dire, no?" disse lei ridendo piano, con un suono sottile e vuoto "Basta che non sia te stesso e sarai sicuro di tenertelo stretto"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 22 ⏰

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