XLII - there and back again

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-BACK FOR YOU, ONE DIRECTION

 Le parole di Harry non raggiunsero nemmeno il livello di un sussurro quando finalmente parlò "Me lo sono inventato"

Louis sbatté le palpebre "Tu cosa?"

"Me lo sono inventato" disse Harry, un po' più forte questa volta "Ero terrorizzato, così me lo sono inventato"

Il ragazzo più grande si bloccò, le labbra si aprirono per la sorpresa. Afferrò saldamente lo stipite della porta, con la punta delle dita che premevano con forza contro il legno scanalato. Si sentiva come se qualcuno gli avesse appena dato uno schiaffo in faccia. Tra tutte le spiegazioni e le giustificazioni che aveva immaginato nell'ultima settimana, quel pensiero non gli era nemmeno passato per la testa.

E Louis avrebbe dovuto essere arrabbiato. Avrebbe dovuto essere furioso; invece dovette reprimere l'affannoso e straziato "Oh, mio povero bambino" che quasi gli sfuggiva dalla gola.

"Mi dispiace" continuò Harry, riempiendo il silenzio tra loro mentre osservava gli ingranaggi che giravano nella mente di Louis. La sua sincerità traspariva chiaramente dal suo volto e dal suo tono "Mi dispiace tanto, tanto"

La testa gli girava ancora fuori controllo, affollata di domande senza risposta, di risposte incomplete e di ricordi dell'infelicità assoluta dell'ultima settimana. Louis trovava difficile concentrarsi su qualsiasi cosa, in realtà, quando il ragazzo che amava stava proprio di fronte a lui, finalmente abbastanza vicino da poterlo toccare "Mi dispiace" ripeté Harry "Sono stato un tale idiota, ma non sapevo cos'altro fare. Non sto cercando di trovare delle scuse, ma non so ancora cosa fare, perché se Steven ti cerca di nuovo, non posso..."

E l'ultimo pezzo del puzzle andò al suo posto.

"Harry" disse Louis. Portò le mani a coprirsi il viso, strofinando con forza il sottile strato di barba che gli ricopriva le guance "Harry."

Avrebbe dovuto essere arrabbiato; invece si sentiva solo profondamente, profondamente triste, tormentato dall'immagine fin troppo reale di Harry, rannicchiato e tremante di paura dopo un incubo. Harry aveva affrontato il suo terrore da solo con l'obiettivo di proteggere Louis.

E, egoisticamente, era sollevato dal fatto che Harry non lo odiasse davvero come pensava. Anche con tutto il resto, quella era in fondo la sua paura più grande

"Mi dispiace, io..."

"Harry" lo tranquillizzò dolcemente il ragazzo più grande "Va tutto bene"

"Mi dispiace davvero, davvero tanto. Non so nemmeno..." Harry tagliò corto, rendendosi conto per la prima volta che Louis non lo stava sgridando "Come fai a non essere arrabbiato?"

"Sono arrabbiato. Sono furioso" disse Louis seriamente "Sono furioso perché hai dato a qualcuno così tanto potere su di te da fare ancora una volta qualcosa che non volevi fare. Sono arrabbiato perché Steven voleva controllarti e tu glielo hai permesso"

La voce di Harry era piccola, niente più che un lamento in fondo alla gola "Ma ... ma non sei arrabbiato con me? Per quello che ho fatto?"

Louis scosse la testa "Non lo sono. Non proprio. Perché so esattamente cosa stavi pensando. So che ti stavi comportando da idiota altruista quale sei sempre"

"Mi dispiace" ripeté Harry, per quella che sembrava già la centesima volta "Non volevo farti del male... beh, credo che volessi farlo, ma non volevo farti del male. So di averlo fatto"

Next To You  ➳ l.s. | Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora